Sol     Re          La – Do
Quale gioia, mi dissero:
  Sol Re            La-Do Re
andremo alla casa del Signore.
Sol Re                La – Do
Ora i piedi, o Gerusalemme,
          Sol     Re     Sol
si fermano davanti a Te.
 Re         La – Do Re 7
Ora Gerusalemme è ricostruita,
Sol Re         La – Do Re 7
come città salda, forte e unita.
rit.
Salgono insieme le tribù di Javè
Per lodare il nome del Dio d’Israel.
rit.
Là sono posti i seggi della sua giustizia
I seggi della casa di Davide.
rit.
Domandate pace per Gerusalemme
Sia pace a chi ti ama, pace alle tue mura.
rit.
Su di te sia pace, chiederò il tuo bene
Per la casa di Dio chiederò la gioia.
rit.
Noi siamo il suo popolo, egli è il nostro Dio
Possa rinnovarci la felicità.
rit.

Torniamo… in cantoria
Quale gioia quando qualcuno ci disse, poco tempo fa, che avremmo potuto ricominciare a vederci dal vivo e non solo attraverso uno schermo? Riprendere le attività, risporcarci le mani e le uniformi assieme ha subito preso un sapore diverso da prima. Tutto seppur con le dovute precauzioni.
E le prove dei cori?
Magari all’inizio una ripresa lenta sezione per sezione oppure con pesanti (lo sono ancora?) lezioni di impostazione vocale giusto per togliere la spessa ruggine dovuta a mesi di fermo.
Ecco, importantissimo reimpostarci, resettarci prima di ripartire. La voce è uno strumento delicato ed ha bisogno di riscaldamento ed accordature se si vuole che il risultato finale sia degno di nota. Quindi torniamo si a cantare, ma con attenzione, con progressione.
Uno “squarciagola” improvviso potrebbe compromettere il resto della serata o delle giornate successive. Esercizi semplici di riscaldamento ve ne sono parecchi: anche il solo espirare pronunciando la lettera “Sssss” facendo finta di srotolare una matassa in bocca con le dita spingendola fuori dal bacino e non dalla gola può essere utilissimo.
Se poi intervalliamo il sibilo con veloci “S-s-ss-s” lavorando di pancia, impareremo col tempo a far partire la voce appunto dalla pancia e non dalla gola. Questo ci farà guadagnare autonomia, volume, stabilità. Il periodo ormai freddo impone inoltre di salvaguardare la gola. Non dimentichiamo quindi, oltre al fazzolettone, uno scaldacollo o di bere qualcosa di tiepido prima del canto.
Che gioia siamo sicuri sarà stato ritrovarvi per cantare al Gesù che nasceva.

Link: https://youtu.be/o_FvnI3nsNk

Marisa Licursi
Federico de Col