Giorno 13 novembre, noi del Clan Emmaus del Palermo 12 ci siamo riuniti alle pendici del monte su cui si erge l’Eremo San Felice, all’interno della riserva naturale di Pizzo Cane, per un’uscita programmata con pernottamento.
Per il Clan, questo weekend, è risultato essere un momento di profonda conversione dal punto di vista spirituale.

In un periodo così sconfortante, la gioia dei loro volti la sera riuniti davanti al camino o la voglia incessante di ascoltare e confrontarsi con la nostra guida spirituale, Don Massimo, sul tema della riconciliazione con Dio, ci hanno fatto comprendere ancora una volta, quanto è importante il percorso che ognuno di noi intraprende all’interno di questa grande comunità chiamata scautismo.

Proprio con Don Massimo, scout del nostro gruppo ancora prima di prendere i voti sacerdotali, abbiamo osservato la gioia di partecipare al banchetto del Nostro Signore, senza risparmiarci. Dopo avere discusso delle svariate occasioni in cui ci viene difficile alzarci per ricevere l’Eucaristia, abbiamo riflettuto su quanto questo può dispiacere noi stessi quando invitati degli ospiti per festeggiare, essi si rifiutino di partecipare al nostro banchetto. Da ciò, nasce la gioia dell’incontro, della festa, della riconciliazione come afferma anche il Pontefice, Papa Francesco, durante l’udienza generale parlando della confessione e della parabola del figliol prodigo:
“Ricordiamo la bella parabola del figlio che se n’è andato da casa sua con l’eredità e ha sprecato tutti i soldi, poi quando non aveva più niente si è deciso a tornare a casa come servo. Tanta colpa e tanta vergogna aveva nel suo cuore, ma, sorpresa, quando inizia a parlare il padre lo abbraccia e fa festa. Io vi dico: ogni volta che ci confessiamo, Dio ci abbraccia, e fa festa, andiamo avanti su questa strada”.

Buona Strada, Marco Lisa
Clan Emmaus, Palermo 12

a cura di Giacomo Giovanelli