Nel marzo 2017 è apparsa questa notizia che i vari quotidiani nazionali titolavano così: –

 

Vale la pena riportare alcuni stralci di questi articoli, perché calzano a pennello con il tema di questo numero di Carnet di Marcia “Servizio e Salute e Forza Fisica”.
Si, perché tante volte pensiamo alla salute intesa solo come assenza di malattia, mentre, perfino l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce già nel 1946 la salute come lo “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale”.
“Servizio e Salute e Forza Fisica” quindi non sta a indicare che chi serve deve essere necessariamente un medico o un’infermiera, né tanto meno che per servire bisogna essere semplicemente sani come dei pesci.
Ovvio che se ho la febbre è meglio che me ne stia nel letto piuttosto che andare a tenere compagnia a degli anziani con il rischio di attaccare il mio raffreddore a tutti… ovvio che, se la mia Vocazione mi porterà a scegliere come strada per essere felice quella della laurea in medicina, sicuramente non potrò fare altro che del bene curando con amore i miei pazienti… ovvio anche, però, che il servizio guarda alla “salute” delle persone in un senso molto più ampio e non si limita al solo significato dello stare bene “fisico”… c’è quel “psichico e sociale” che chiama in causa anche te, che magari stai studiando da geometra!

Torniamo all’articolo che citavo in apertura, e che ci riguarda molto da vicino…

“Una laurea honoris causa in Medicina a Papa Francesco”, meritata, come recita la nota ufficiale, “per le sue doti e capacità, universalmente riconosciute, di medico delle anime e di intimo conoscitore dei bisogni delle persone più deboli, più povere, più bisognose della divina misericordia e della umana solidarietà”…
A conferire l’alloro al pontefice è l’università di Salerno, e l’annuncio è stato dato dal rettore e dal direttore del Dipartimento di medicina, chirurgia e odontoiatria della Scuola medica salernitana (la più antica del mondo), durante il convegno ‘Umanizzazione della medicina-Curare e prendersi cura’, promosso dall’Associazione medici cattolici italiani-Amci con il Dipartimento di medicine e chirurgia dell’ateneo salernitano e l’Ordine dei medici di Salerno.
Ai lavori del convegno sono intervenuti, tra gli altri, Francesco Paolo Adorno, docente di Filosofia morale e bioetica dell’università di Salerno, che ha parlato di concetto e funzione della cura, e Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell’Amci, che ha sottolineato come “il dolore umano, sia quello di origine fisica che quello di origine spirituale”, sia “sempre dolore della persona. La sofferenza è sempre globale. Questo fatto ci porta a insistere perché nell’avvicinarsi al dolore e alla sofferenza, sia in ambito medico che in altre situazioni, non si perda mai di vista la dimensione interpersonale, spirituale e sociale”.
Per padre Domenico Marafioti sj, preside della Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale, “bisognerebbe stabilire due tipi di relazione con il paziente, una professionale, di cura e di aiuto, e una di solidarietà umana, prossimità e comprensione. Il medico deve curare con competenza, e farsi prossimo come il samaritano della parabola.”

Ecco, per noi Rover, Scolte e Capi è proprio così… qualsiasi mestiere farai da grande, qualsiasi lavoro troverai, qualsiasi titolo di studio riuscirai a conquistare, ricordati, come scout e come figlio di Dio, la più bella laurea a cui puoi ambire, indipendentemente dal tuo quoziente intellettivo e indipendentemente dai tuoi risultati scolastici, quella che puoi raggiungere sempre e comunque a prescindere dalle tue condizioni economiche è proprio questa laurea in medicina delle anime… basta non perdersi neanche una lezione di servizio, di quelle che hanno come maestro Gesù ;-)

PS: Tanto per la cronaca, il finale è sorprendente: Papa Francesco, ha rifiutato con garbo la prestigiosa laurea, la sua grande umiltà non gli consente di
accettare onorificenze… l’amore gratuito non vuole nulla in cambio, neanche i premi!

Buona Strada, Aline
scolte@fse.it