In uno degli ultimi numeri di Azimuth c’è una interessantissima intervista parallela alla prima Capo Fuoco del mio Gruppo, negli anni 70/80, e a una Scolta di oggi. Dal nostro punto di vista da Custodi la parte importante è tutta in queste due domande, e relative risposte:
Domanda: di quanti giorni di cammino è, o era, una tua Route?
- Nel 1976: 10 – 13 giorni.
- Nel 2016: 5-7 giorni.
Domanda: quando cominci a preparare la Route?
- Nel 1976: Cominciavo a preparare la Route 4 mesi prima. Si ideava in linea di massima il percorso poi si andava a verificare di persona il tutto almeno due mesi prima.
- Nel 2016: La route si comincia a preparare nel periodo di Gennaio/Febbraio.
Da quell’intervista, insomma, sembra che in quarant’anni non sia rimasto invariato solo l’entusiasmo. Sembra essere rimasto lo stesso, se addirittura non è aumentato, anche il tempo necessario per preparare campi mobili e altre attività! Sicuramente, in molti Fuochi e Clan questo è dovuto a ragioni BUONE E NECESSARIE, tipo:
- maggiore attenzione a sicurezza e ad altri aspetti, su cui un tempo si improvvisava oppure, molto più spesso, consapevolezza o alternative praticabili semplicemente non c’erano.
- poiché stampare costa poco e tutti hanno accesso a qualche computer, si possono preparare molti più materiali da portarsi dietro (veglie, documentazione storica e naturalistica del percorso, eccetera).
In altre parole, se oggi, a parità di campo, passano sei mesi fra idea iniziale e preparazione completa solo per motivi del genere, nessun problema! Almeno per quanto riguarda l’aspetto spirituale e metodologico. Nulla di male, in linea di principio, se si passano settimane o mesi a discutere, scrivere e riscrivere tracce di veglie, temi di discussione e altre cose del genere.
Tutt’altra cosa, invece, è trovare e organizzare le informazioni pratiche: qui, diciamolo chiaramente, è facilissimo sprecare molto più tempo di una volta. Mi spiego: negli anni 70 e 80, per comunicare con Comuni e Parchi, procurarsi orari e itinerari aggiornati e cose del genere si poteva soltanto inviare lettere cartacee e aspettare settimane, oppure passare letteralmente ore, ma solo in orario d’ufficio, a fare costose telefonate interurbane. Oggi, fra Internet e tariffe telefoniche molto, molto più basse di un tempo, fare le stesse cose può costare pochissimo tempo e denaro.
Ma allora perché, per l’organizzazione pratica di campi lunghi magari la metà, troppo spesso si impiega ancora, in totale lo stesso tempo di quarant’anni fa? E perché non è affatto raro l’eccesso opposto?
Ovvero, perché, in certi siti italiani di escursionismo si trovano richieste di suggerimenti di percorsi per Route e Campi Mobili… non prima di Pasqua, come sarebbe normalissimo, ma a giugno, se non addirittura a luglio?
Perché domande e risposte via Whatsapp su cosa portare all’uscita.. un’ora prima di ritrovarsi in sede sono diventate una costante in tanti Clan e Fuochi? Perché non si custodisce bene la cosa più preziosa del mondo?
La cosa più preziosa del mondo
La cosa più preziosa che ognuno di noi possiede è il tempo che ha a disposizione su questa terra. Nessuno sa con certezza quanto ne ha, e nessuno potrebbe comprarsene o crearsene di più, nemmeno se fosse la persona più ricca del mondo. La vera ricchezza, il lusso più grande della nostra epoca è il tempo.
Ognuno di noi deve custodire il suo nel modo migliore, per sé e per gli altri, cercando di sprecarne il meno possibile. Questo non significa affatto passare la vita solo a lavorare, studiare o fare altre “cose serie”, tutt’altro! Anzi, a volte è proprio mentre facciamo quelle cose serie, che di tempo ne sprechiamo di più! Passare ore su Internet, per esempio, non è certo un male di per sé, anche quando non è per lavoro, studio o preparazione di attività scout. Conosco Rover del 2016 che scrivono e parlano Inglese molto meglio di me alla loro età, grazie a tutte le ore che han passato su YouTube a guardare Anime, tutorial di videogiochi, o comunque film in lingua originale!
E nemmeno ci sono dubbi che uno smartphone possa essere uno strumento utilissimo. Resta il fatto che, se per preparare attività scout o fare altre cose “sprechiamo” lo stesso tempo che nella preistoria, in buona parte è perché noi Italiani “passiamo sui social media circa due ore al giorno, molto di più rispetto alla media europea”, e perché oltre il 40% dei giovani in età Scolte e Rover usa lo smartphone più di quattro ore al giorno.
O perché ci riempiamo di attività extrascolastiche a partire dalle medie, solo perché è di moda, perché lo fan tutti, perché “sennò non farai carriera”. Pensate a tutti i vostri fratelli e sorelle scout che hanno abbandonato Clan o Fuoco perché “non ho tempo, ho troppi impegni”: quanti, invece, stavano semplicemente sprecando il loro tempo, e probabilmente ancora lo fanno?
Ripeto: nessuno dice di rinunciare agli smartphone, a Internet o in generale a divertirsi.
Ma resta il fatto che nessuno salverà il mondo, e nemmeno si godrà davvero la vita, cercando di fare troppe cose insieme perché sono di moda, o stando attaccato a computer e smartphone come fossero flebo. Se non altro perché, campando così, sarà mezzo rimbambito dal sonno, e magari pure più aggressivo, anche se non se ne accorgerà (vedi link): sono troppi i giovani italiani che, proprio perché sprecano tempo, non dormono il giusto, cioè da otto a dieci ore per notte (non di più!) tutte le notti.
La soluzione?
È semplicissima, almeno a parole:
- Sapere di poter controllare, chiedere o comunicare qualsiasi cosa in qualsiasi momento, istantaneamente, non fa affatto guadagnare tempo. Ne fa perdere un sacco, perché sapendo che potrai fare le cose più tardi, o che potrai rifarle, le farai troppe volte, e male. Provate invece a organizzare una intera uscita usando Internet solo per documentarsi, ma senza comunicare elettronicamente fra voi, cioè senza usare affatto Whatsapp, email o social network, nemmeno all’ultimo minuto. Rimarrete stupiti da quanto tempo in meno vi occorrerà, per ottenere lo stesso risultato. Idem per lo studio.
- Fate una cosa alla volta. In molti casi reali il cosiddetto multitasking fa perdere tempo, anziché risparmiarne.
- Spegnete lo smartphone mentre state facendo qualcosa di importante. Qualsiasi cosa, che sia studiare, giocare, fare attività scout, uscire con la ragazza, vedere un film o dormire.
Da leggere
• Quanto tempo passiamo sui social network? www.wired.it/internet/social-network/2014/04/01/quanto-tempo-passiamo-sui-social-network/
• Poco sonno? ’’Risveglia’’ l’aggressività nei giovani www.huffingtonpost.it/2016/04/29/poco-sonno-aggressivita_n_9803754.html
• Italiani ossessionati www.psicozoo.it/2016/09/21/7-italiani-10-ossessionati-dallo-smartphone/
• Adolescenti: dormono poco per… www.ok-salute.it/psiche-e-cervello/adolescenti-dormono-poco-per-colpa-dello-smartphone-e-rischiano-la-salute/
Marco Fioretti