Preparando questa intervista, come per caso, canticchiavo la strofa di un canto che molti di voi conosceranno:
“Io so suonare la chitarra,
io so dipingere e fare poesie,
io so scrivere e penso molto,
io non so fare niente”…
e pensavo che a questo mondo in realtà ognuno di noi sa fare qualcosa, ha dei talenti, tra i più disparati, che il Signore ci ha donato e che possiamo scoprire e valorizzare mettendoli a servizio degli altri…ed è proprio questo che ci diceva anche B.P.:
“L’abilità manuale comprende
tutto ciò che tende alla formazione
di persone che sappiano adoperare
le proprie mani”.
Questa volta vi presento Aurora, una nostra sorella che rispecchia appieno il titolo di questo articolo.
Ciao Aurora ci parli un po’ di te?
Mi chiamo Aurora classe 1977 e guida dal 1989 nel gruppo Ceprano 1, nel mio lungo sentiero scout ho prestato molti servizi tra cui Capo Riparto, Capo Cerchio e vice Capo Gruppo. Sono sposata con Marco, attuale capogruppo, e ho una futura Coccinella di quasi 5 anni ed un futuro Lupetto di 19 mesi. Sono diplomata all’ISEF de L’Aquila ed attualmente lavoro in un centro socio educativo per minori e centro diurno per disabili, ambito nel quale riesco a mettere a disposizione dei ragazzi il mio bagaglio scout di educatrice.
Quali sono i talenti che il signore ti ha regalato?
Sicuramente la capacità di realizzare lavori con le proprie mani non è fine a se stessa, di solito mi chiedono di realizzare oggetti per momenti importanti, per dimostrare affetto ed amore nei confronti di chi li riceverà, quindi penso di aver ricevuto il talento di saper materializzare questi sentimenti verso un’altra persona. Ritengo tuttavia che queste capacità e l’estro si stiano tramandando di generazione in generazione nella mia famiglia, mia nonna è stata la mia guida e mia mamma rappresenta tutto quello che ancora devo imparare. Chissà se la mia piccola continuerà sulle nostre tracce.
Quando hai scoperto di avere inventiva e “mani abili” e hai deciso di metterle a frutto degli altri, facendo diventare la tua passione anche un lavoro?
Posso dire che l’inventiva e le mani abili sono da sempre state una parte di me, capacità che ho sviluppato negli anni di Riparto e messo a disposizione degli altri negli anni di Fuoco e di servizio nelle varie Unità; non ultima la mia tesina di Brevetto come Capo Riparto era proprio sull’abilità manuale. L’idea di farne un lavoro è nata da pochi anni, gli amici mi chiedevano di realizzare degli oggetti per i loro momenti importanti o da regalare e da li il passaparola è stato veloce a tal punto da avermi spinto a farne una cosa più seria, fino all’apertura della mia pagina Facebook sulla quale pubblico tutti i lavori che faccio e vengo di solito contattata (www.facebook.com/maniabili.aurora).
Conoscendoti e vedendo i tuoi lavori mi è sempre venuto alla mente il 9° articolo della legge scout. È stato difficile o naturale per te viverlo nel tuo lavoro e nella tua vita? Che tipo di reazioni hanno avuto gli altri visto che questo concetto oggi giorno è sempre più controcorrente?
La Guida è laboriosa ed economa: sicuramente riuscire a trasformare in lavoro una tua passione rende il tutto più piacevole e gratificante, ma ciò richiede altrettanta dedizione ed impegno altrimenti si rischia di banalizzare il tutto facendolo diventare un semplice passatempo. Da qui la laboriosità, che è un termine proprio del nostro metodo educativo, ti porta ad essere economa ovvero responsabile delle scelte fatte e dell’impegno profuso nel lavoro.
Sicuramente creare degli oggetti completamente a mano richiede molto tempo ed impegno, figuriamoci con due bimbi in casa, ma portare a termine un impegno preso è sempre una grande soddisfazione. Spesso qualcuno si stupisce del tempo che dedico al mio lavoro piuttosto che allo svago, ma forse il nostro essere controcorrente oggi è essere coerente con le scelte di vita e mantenere fede agli impegni presi.
Che tipo di relazioni si sono create con le persone che incontri o ti contattano per commissionarti i tuoi lavori?
Con alcune persone si sono instaurate amicizie talmente spontanee da sembrare amicizie di vecchia data. Molte volte i contatti avvengono per via telefonica o sui social network e diventano così frequenti tanto che al ritiro dei lavori commissionati, sembra ci si conosca da una vita.
Come ti senti quando capisci che le tue creazioni e il mettere a frutto le tue abilità entrano a far parte della vita degli altri, di momenti importanti della loro vita?
Ti rispondo con una frase che una persona mi ha scritto sulla mia pagina facebook: “Oltre a fare la mamma dovresti fare solo questo. Porti la tenerezza nelle case di tutti”.
Un aspetto positivo e uno negativo della tua attività
L’aspetto positivo è sicuramente la soddisfazione nel creare qualcosa di bello avendo concretizzato l’idea ed il sentimento della persona che me lo ha richiesto.
L’aspetto forse negativo è che talvolta si tende ad equiparare il lavoro artigianale alla produzione di serie annullando completamente la dedizione che si profonde in ogni creazione.
“L’ abilità manuale comprende tutto ciò che tende alla formazione di persone che sappiano adoperare le proprie mani”…
Perchè in ognuno di noi c’è un aspetto creativo che si modella pian piano tra le mani… mani che sanno creare, decorare, tagliare… assumendo mille forme.
a cura di Sara Sperduti