Mi capita sempre più spesso che, quando sono fuori con amici, qualcuno sia più interessato a sbirciare Facebook, che non a partecipare alla chiacchierata con i presenti.
Mi capita di osservare che due persone allo stesso tavolo si scambiano messaggi virtuali via Whatsapp, cui seguono fugaci occhiatine di complicità.
Osservo gli automobilisti in coda in tangenziale: durante la guida, a rischio della propria e altrui incolumità: almeno uno su due rivolge le proprie attenzioni allo smartphone. Tutti intenti a non perdere neppure un minuto di tempo per raccontare, alle amiche oppure alla fidanzata, quanto sta succedendo.
Come se non ci fosse possibilità di incontrarsi a breve. Come se dal vivo non fosse possibile raccontarsi le stesse cose. Ma cosa succederebbe se, per qualche motivo, non potessimo incontrare fidanzato o amici dal vivo? In altre parole: cosa succederebbe se la nostra relazione, amorosa o di amicizia, consistesse proprio nella chat di Whatsapp? Un’idea simile deve averla avuta anche il regista del film che vi propongo in questo appuntamento di Apertamente.
La pellicola si chiama “Her” e racconta la storia di Theodore, che di professione scrive lettere d’amore per conto di altri, dettandole al computer. Theodore decide di dotare il proprio PC di un nuovo sistema operativo, in grado di evolvere la relazione con l’utente attraverso connotati umani.
Da quel momento, e nel giro di poco tempo, Theodore sviluppa un vero e proprio legame amoroso con il computer, che nel frattempo decide di chiamarsi Samantha. Theodore e Samantha vanno perfino al ristorante con una coppia di amici di Theodore, che accettano Samantha senza problemi.
Theodore parla con il proprio smartphone esattamente come se la fidanzata fosse fisicamente presente. La relazione proseguirà poi in maniera più tortuosa, man mano che Theodore si rende conto di quanto il rapporto totalmente “virtuale” gli stia sfuggendo di mano. Samantha, in quanto intelligenza artificiale attiva 24 ore al giorno, gli rivelerà di essere in contatto contemporaneamente con 8.316 individui e di amarne 641.

Apeetamente_3Il “mondo digitale” fa parte della nostra vita quotidiana, non solo di scolte e rover, ma sempre più anche delle ragazze e dei ragazzi che Dio ci ha affidato. Come dice il nostro Papa Francesco, Internet rappresenta un dono di Dio: altro che “Second Life”… si tratta di “First Life” ed è la nostra! Il digitale ormai è parte integrante della nostra vita quotidiana e della nostra personalità, e comprende i talenti che mettiamo a frutto.
Lupetti e Coccinelle, Guide ed Esploratori ci osservano e prendono spunto da noi: per questo anche nel mondo virtuale dobbiamo sempre essere noi stessi, fieri del nostro stile Scout. La Guida e lo Scout considerano loro onore meritare fiducia e… avere un profilo Facebook dignitoso!
È anche vero che non basta solo essere connessi: la connessione deve essere accompagnata dalla capacità di incontrarsi e ascoltare le esigenze del prossimo. Anche il nostro Papa dice che esistono dei rischi, primo fra tutti quello di finire disorientati: “il desiderio di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo”.
Che sensazione di libertà in Route sapere che il cellulare è spento e in fondo allo zaino, senza che io debba rispondere di continuo ai messaggi di Whatsapp! Che soddisfazione essere capaci di resistere alla tentazione di tirare fuori dalla tasca l’iPhone durante la riunione di Fuoco o di Clan! Vivere con stile Scout il mondo digitale… ecco la mia strada verso il successo!
Siamo noi, Rover e Scolte, gli apostoli moderni: tocca a noi portare il Vangelo anche sulla strada del digitale, accompagnandolo nella vita reale di tutti i giorni.

Apeetamente_2 DATI DEL FILM
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Titolo orig. Her
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Paese USA
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Anno 2013
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Durata 126 min.
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Regia Spike Jonze

Premio Oscar 2014 per la Migliore sceneggiatura originale

“Non abbiate timore di farvi cittadini dell’ambiente digitale” (Papa Francesco)Apeetamente_4

Massimo Pirola