“La Guida/lo Scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà”

Uhmm… pare facile! Vai un po’ a spiegare a qualcuno che è stato bocciato ad un esame o a qualcuna mollata dal ragazzo che dovrebbero sforzarsi di essere contenti: come
minimo c’è il rischio di beccarsi una serie di improperi irripetibili… Mi vengono in mente tutti gli sguardi fulminanti lanciati da quella scolta sudata marcia, con lo zaino pesante sulle spalle, su per una salita ripidissima, quando io, Capo Fuoco, la incitavo a proseguire magari canterellando… se non fosse stata così distrutta
mi avrebbe strangolata con le sue stesse mani pur di non sentire le canzoncine esasperanti!
È vero, tra tutti i punti della nostra Legge credo che questo sia decisamente il più snervante… il meritare fiducia, obbedire, veder nella natura l’opera di Dio,
possono essere obiettivi difficili da raggiungere ma non sono “fastidiosi”. Sentire qualcuno che fischietta
mentre tu sei lì a sputare sangue può essere davvero irritante.
B.P. scrive: “Sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere”, “Vedi il peggio ma guarda il meglio”, “Una difficoltà non è più tale dopo che ne abbiate
riso e l’abbiate ascoltata”, “Non ti arrendere perché non trovi tutto ciò di cui hai bisogno fatto su misura a portata di mano, ma prendi ciò che hai, usa il tuo ingegno e servitene al meglio”…
Tutto questo suona come qualcosa di più facile a dirsi che a farsi… ma lo stesso BP ci svela anche il trucchetto per rendere l’impossibile possibile: “Credo che il nostro primo
scopo nella vita sia di essere felici. Questo mondo, con tutte le sue bellezze e lo splendore del sole della felicità, è stato fatto perché noi ne godessimo. Quando vengono nuvole, con preoccupazioni e dolore, esse hanno il solo scopo di farci vedere, per contrasto, che la vera felicità si trova al di là di esse, e di permetterci di apprezzarla
quando viene. Il modo più rapido e sicuro di procurarsi felicità è di rendere felici gli altri. O almeno di aiutarli, se non possiamo farli felici. E, per essere continuamente felici, bisogna prima fare moltissima pratica: ecco perché la Promessa scout contiene un impegno a compiere una Buona Azione ogni giorno. All’inizio può tornarvi un po’ difficile ricordarvi che avete questo dovere da compiere, e può darsi che incontriate qualche difficoltà nel trovare qualcosa da fare che possa aiutare gli altri; ma, se tenete duro e vi sforzate di farlo giorno per giorno, ben presto ne acquisterete l’abitudine e scoprirete quante piccole cose potete fare che, per quanto in se stesse poco importanti, hanno il loro valore come Buone Azioni.”
È tutta una questione di allenamento, capisci?
Ed è anche un’abitudine che ci “conviene” acquisire. Sì! La metto proprio su un piano di mera “convenienza”; cosa è più furbo fare: lamentarsi e vedere tutto nero o imparare a scovare quella Bellezza nascosta tale da rendere piacevole la vita su questo mondo comunque ed in ogni caso?
So che concordi con me, ma ti vedo ancora scettico circa il riuscire a “sorridere nelle difficoltà”, allora ti svelo un altro segreto, il più importante: la “Speranza” è una virtù
teologale. Sai cosa vuol dire? Significa che quest’ottimismo pazzo non è opera tua, non dipende dalla tua indole o predisposizione, non ha nulla a che vedere con il tuo
carattere e proprio per questo è a portata di tutti, anche del più musone! La speranza è la gioia che viene direttamente da Dio, è Lui che te la dà, non sei tu che ti devi sforzare!
A te resta solo il compito di desiderarla e di chiederla! Questa sì che è una bella notizia!

Aline Cantono di Ceva
Comissaria Nazionale Scolte