Di seguito troverai alcuni spunti su cosa significa “fare politica”, infine ci saranno alcune domande, prova a leggere tutto durante una riunione con la tua unità.

Il compito di costruire una casa comune in cui tutti abbiano l’opportunità di vivere una vita sempre più umana, non compete soltanto ai politici. Oggi più che mai «tutti siamo veramente responsabili di tutti». (Giovanni Paolo II – Sollicitudo rei socialis -1987)

Oggi i cittadini hanno con i politici un contatto essenzialmente mediatico: dunque inevitabilmente «mediato», e spesso anche in certo qual modo falsato e distorto, più virtuale che reale. Così aumentano la sensazione di distanza dalla politica e la percezione che i politici sono più preoccupati di mantenere i loro privilegi (di «casta») che interessati ad affrontare i problemi concreti della
vita reale. Per chi si occupa della cosa pubblica si presenta quindi la sfida di rinsaldare, o creare, un legame forte con i cittadini comuni, condividendone il vissuto quotidiano per comprendere dall’interno e affrontare i loro problemi e le loro esigenze e formulare programmi adeguati. «Il politico che è svincolato dal rapporto diretto con le persone e le comunità […] non potrà mai
servirle in modo autentico» (TETTAMANZI D.Cristiani in politica. Tutti responsabili di tutti, Centro Ambrosiano, Milano 2010, 12).

“Non può governare gli altri chi prima non conosce e non governa se stesso” questa è la sintesi del pensiero di Caterina sull’uomo
politico. Ma “governare” se stessi non è un espediente psicologico, una sorta di “selfcontrol” utile nella pratica; è, invece, un “dominio di sé”, la vittoria sulle proprie passioni.
Governo di sé, dunque, significa moralità e retta coscienza. “Fa che tu sia fervente, e non tiepido….Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia” (Let. 368)

L’«Allegoria del Buono e del Cattivo Governo» di Ambrogio Lorenzetti è un grandioso ciclo di affreschi che l’artista realizzò, tra il 1337 e il 1339, nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena. In pratica il partito allora al potere volle che l’artista rappresentasse da un lato l’Allegoria del Cattivo Governo con gli effetti che esso produceva (carestia, assassini, saccheggi, violenza, povertà, ecc.) dall’altro l’Allegoria del Buon Governo con i suoi effetti (città prospere, campagne coltivate, benessere, ricchezza, gioia, e così via). L’intento è ben chiaro: solo se l’amministrazione della cosa pubblica avviene su principi di giustizia sociale, il popolo trae beneficio dal governo pubblico. Quello che faccio si propaga nella società e nella storia: io lascio un segno! Ho bisogno delle tue mani per continuare a benedire; ho bisogno del tuo cuore per continuare ad amare; ho bisogno di te per continuare a salvare. (M. Quoist)

1 Aristotele aveva chiamato la giustizia “virtù totale e perfetta, superiore alla stella della sera ed a quella del mattino”: cosa significa per te la giustizia e perché è elevata a questo ruolo di virtù totale e perfetta?
2 “E’ la legge nella giustizia, non la giustizia nella legge: l’uomo ha diritto al rispetto della sua dignità in quanto uomo, creatura razionale, non in quanto cittadino.” Come si pone questa affermazione in una società dove si afferma che molte leggi non sono giuste? Come si può definire una legge ingiusta? Che potere ha il politico nel formulare le leggi?
3 Che rapporto ha la nostra società con l’uomo politico? Secondo te è quello corretto? E se non è corretto come dovrebbe essere “l’uomo politico ideale”? Ed è una cosa possibile?

dal salmo 85
“…Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace per il suo popolo, per i sui fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il cuore. La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la nostra terra. Misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo.
Quando il Signore elargirà il suo bene, la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia e sulla via dei suoi passi la salvezza.”