Evviva l’a-normalità, l’essere fuori da un mondo normalizzato, da un mondo standardizzato, da chi non ha il coraggio, da chi pensa “debole”, da chi vola basso e non si fa grandi domande. Da chi non crea cose sempre nuove e diverse e generatrici di altro, di ancora più grande. Tempesta di cervelli, corsa verso le scale del Cielo, liberi di andare verso ciò che è Vero. Questa è a-normalità. E a noi piace proprio così… pertanto questa volta l’editoriale non lo faccio io. Facciamo una cosa nuova, a-normale. Qui oggi parlano Papa Francesco e il Fuoco del Frosinone 2, del gruppo Guy de la Rigaudie (un altro a-normale).
Monica D’Atti
“Il pensiero uniforme, il pensiero uguale, il pensiero debole, un pensiero così diffuso. Lo spirito del mondo non vuole che noi ci chiediamo davanti a Dio: ‘Ma perché questo, perché quell’altro, perché accade questo?’.
O anche ci propone un pensiero prêt-à-porter, secondo i propri gusti: ‘Io penso come mi piace!’. Ma quello va bene, dicono loro…
“Qual è la strada che il Signore vuole? Sempre con lo spirito di intelligenza per capire i segni dei tempi. È bello chiedere al Signore Gesù questa grazia, che ci invii il suo spirito di intelligenza, perché noi non abbiamo un pensiero debole, non abbiamo un pensiero uniforme e non abbiamo un pensiero secondo i propri gusti: soltanto abbiamo un pensiero secondo Dio. Con questo pensiero, che è un pensiero di mente, di cuore e di anima. Con questo pensiero, che è dono dello Spirito, cercare cosa significano le cose e capire bene i segni dei tempi”.
Dall’omelia di Papa Francesco a Santa Marta – 29 novembre 2013
A-normalità
Se vi parlassimo di a-normalità cosa vi salterebbe in mente? A-normalità può essere diversità dall’altro e quindi ricchezza? Route, servizio, Fede, comunità, fuochi di bivacco, ci sembrano normali nella nostra vita scout… ma quante volte ci hanno definito “strane”? Quante volte ci siamo sentite in difficoltà con domande del tipo: “Ma ti pagano?”,”Chi te lo fa fare?”, “Ancora a quest’età?” È curioso come si modifica il significato se si cambia prospettiva… eh? Eppure questa a-normalità è una diversità che ci arricchisce. In fondo, altro non è che portare avanti la nostra personalità anche a rischio di non essere condivisi; andare contro corrente. E cos’è allora che ci spinge ad essere diffidenti verso chi adotta comportamenti diversi dai nostri? Spesso la diffidenza deriva dalla mancata conoscenza del prossimo, cosicché tutte le volte in cui la a-normalità non è accompagnata dalla voglia di capire l’altro, si finisce per alzare un muro che rischia di creare ostilità piuttosto che ricchezza.
Abbattiamo questo muro! Come?
Ecco alcuni consigli:
- Sii curiosa/o
- Sotterra le apparenze
- Scopri l’altro
Solo così potrai sperimentare che in fin dei conti la a-normalità è ciò che caratterizza ognuno di noi e che paradossalmente ci unisce. E ora vedi qualcosa di A-NORMALE? Siamo tutte diverse eppure un unico Fuoco!!!
Buona strada, Fuoco Madre Teresa di Calcutta, Gruppo Guy de Larigaudie – Frosinone 2