Chissà quante volte in Fuoco/Clan hai sentito pronunciare la parola “Servizio” e chissà quanti e quali tipi di sentimenti questa parola ha suscitato dentro di te.
Provo a descrivere qualcuna delle reazioni più tipiche:
– Entusiasmo: se sei entrata/o da poco in Fuoco/ Clan son sicura che questo è probabilmente lo stato d’animo prevalente, non vedi l’ora di buttarti nel magico mondo delle prime e seconde branche, sei impaziente che arrivi il giorno in cui diventerai un Aiuto Capo, è come diventare un pochettino più adulto, finalmente non ti tratteranno più da ragazzino perché avrai un ruolo ed una responsabilità ed è questo che ti farà sentire cresciuto. Anche il servizio extraassociativo ti stimola perché ti fa stare bene il sentirti utile ed il sapere che per qualcuno tu sei importante, tu sei un modello da seguire.
– Fatica e stanchezza: se sono questi i sentimenti che provi, probabilmente è già da un bel po’ che fai servizio, è bello ma inizi ad avere anche tanti altri impegni ed il tempo sembra non bastare mai, soprattutto quello “per te” è sempre meno e ti senti tirato da una parte e dall’altra…. ”Eccheccavolo” statevi un po’ buonini tutti quanti!!
– Ansia: ansia di non riuscire a portare a termine il programma, ansia che i ragazzi a te affidati non apprezzino il tuo lavoro, che la tale attività non riesca bene, che qualcuno si possa far male…in tutti i sensi.
– Noia: il servizio tante volte diventa ripetitivo, si fanno le stesse cose per le stesse persone. E non parlo tanto del mondo scout dove c’è sempre un’ampia scelta di attività, ma penso piuttosto a servizi più di routine perché le persone a cui son rivolti hanno bisogno che tutti i giorni qualcuno dia loro da mangiare o li aiuti a svolgere le faccende domestiche o i compiti scolastici, che, con tutta la buona volontà ad essere originali, quelli sono e quelli restano. Personalmente io provo ancora tutti questi sentimenti, sì, sì, proprio tutti! Magari in ordine sparso, magari a volte più uno o più l’altro, ma se ti devo dire la verità a me per prima la parola “Servizio” genera entusiasmo, fatica, ansia, noia, stanchezza, e potrei pure aggiungere turbamenti, stress, sorrisi, lacrime, divertimento, incostanza e chi più ne ha più ne metta! Però c’è un “però” ed è il segreto, il motivo che mi trattiene dal mandare tutto al diavolo.
Ed essendo un segreto prezioso non te lo dico così facile facile, ma, come in qualsiasi caccia al tesoro che si rispetti, la soluzione è criptata…
Aline Cantono di Ceva