“La strada ci attende è l’ora di camminar,
la forza e il coraggio per via non ci mancheranno.
Perché tanto a lungo ancora restare al caldo di
questo fuoco o si per noi vita è partir, camminar
per dire, per dire (2 volte) …
… Per dire il nostro amor”.
Le parole di questo canto sono state scritte in occasione del decennale della nostra Associazione. La musica è quella della Prima sinfonia di J. Brahms al quarto movimento.
Portate pazienza quando ascolterete la sinfonia: non sentirete subito la musica della canzone, ci vuole un po’ di pazienza… ma ascoltatela, è molto bella, e quando finalmente sentirete la melodia del canto capirete quanta dolcezza e forza al tempo stesso può trasmettere la musica!
Parole nuove su musica antica perché attingendo dalle nostre radici troviamo il coraggio e la forza per guardare sempre avanti.
Fra un po’ festeggeremo i quarant’anni dell’Associazione ma queste parole mi sembrano ancora molto attuali, credo che ci possano ancora spronare e trovare così la motivazione per accettare la sfida che il nostro essere cristiani e il nostro essere scout ci pone!
“Nel disegno che ho fatto, sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa, non stai remando in una barca. La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te, e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto.
Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo. Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente, veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso. Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada. Guida tu la tua canoa.
Ricorda che tu sei tu. Sei tu che devi vivere la tua vita e se vuoi riuscire a raggiungere la felicità, devi essere tu a guadagnartela. Se saprai manovrare con attenzione, navigando con fedeltà ed allegra tenacia, non c’è motivo perché il tuo viaggio non debba essere un completo successo.”
(Baden Powell – La strada verso il successo)
Accettare le sfide che la vita ci pone sul nostro cammino è sempre difficile, ma anche entusiasmante, ci invita ad essere persone migliori; e a noi, probabilmente per carattere o per insegnamenti ricevuti nel corso della nostra vita, accettare una sfida piace, ci fa sentire vivi, ci fa sentire liberi di dirigere la nostra vita verso dove vogliamo, ma con un progetto, con una meta finale ben scolpita nella mente!
Dobbiamo trovare il coraggio di prendere in mano le redini della nostra vita per condurla nella direzione giusta, sfidando venti e tempeste, e trovando sollievo nella brezza calma della sera che il Signore comunque si premura di farci trovare sul nostro cammino.
Impareremo a guadagnare con fatica e impegno quella felicità e quel successo che in fondo ognuno di noi si augura di trovare.
OSSERVA LE CASCATE:
se togliessimo le rocce dal loro cammino, non avremmo più il loro canto! Sono gli ostacoli che permettono alle nostre acque di procedere. Nessuna roccia, per quanto dura e resistente sia, è capace di trattenere l’acqua. Questa è in grado di circondarla e proseguire, con la forza della dolcezza… Niente è più dolce e, al medesimo tempo, tanto forte come l’acqua, che scorre decisa e lentamente, con la consapevolezza di avere il medesimo destino dell’uomo: andare avanti.
Così è la nostra vita. Gli ostacoli esistono per farci camminare ogni volta in modo più deciso, più determinato, totalmente impegnato, fiduciosi nella vita. Sii flessibile come i fiori e come le farfalle quando affrontano il vento forte… e gusta tutti i profumi. Stendi la tua mano e offri la tua comprensione e il tuo amore!
E tu, quali rocce, quali scogli hai superato o stai cercando di superare? Non perderti d’animo, non è facile!
Ma se farai come l’acqua delle cascate, superando le rocce sentirai il canto della tua vita!
http://riviste.fse.it/carnetdimarcia/2014/10/30/la-collezione-di-canti/
Elena Pillepich