Quante volte non va tutto come vorremmo!
Quante volte facciamo fatica a trovare il senso di quel che ci accade! Eppure… a volte, il senso esiste, ma noi siamo troppo “dentro” le vicende per coglierlo. A volte, quel che sembra un insuccesso, si rivela essere un evento provvidenziale. La storia di Ibi è una storia di fatica e insuccesso: Ibi nasce in Benin nel 1960, vive in Costa D’Avorio fino al 2000 ed è madre di tre figli.
Nel 2000, si trova in gravi difficoltà economiche e sceglie di lasciare i figli in Benin, per intraprendere un nuovo “lavoro” e dare una speranza ai propri
figli. Accettare di essere “corriere della droga” dalla Nigeria all’Italia. La polizia di frontiera capisce che c’é qualcosa di strano nel suo viaggio, trova la droga e l’arresta, destinandola a 3 anni di carcere a Pozzuoli, Napoli. Alla scadenza della detenzione, Ibi è obbligata a rimanere in Italia senza poter vedere i figli per oltre 15 anni. Per far capire loro la sua nuova vita decide di coltivare la sua grande passione, la fotografia, e di iniziare a filmarsi. Racconta sé stessa, la sua casa a Castel Volturno dove vive con un nuovo compagno, Salami, e l’Italia dove cerca di riavere dignità e speranza. Racconta dei suoi conterranei africani, che abitano le vilette-vacanza spesso abusive del litorale Domizio in Campania e che diventano braccia di un’agricoltura e di un’edilizia troppo spesso legate a potenti clan camorristici della zona. Ibi si dà da fare: aderisce con entusiasmo al Movimento dei Migranti e dei Rifugiati, partecipando a migliaia di manifestazioni per lottare contro le ingiustizie. Soprattutto filma per raccontare la sua vita ai suoi figli, lontani e irraggiungibili: senza permesso di soggiorno Ibi non può raggiungerli.
Nell’aprile del 2015, quando sembra che Ibi possa fare ritorno a casa, il destino è beffardo: Ibi inizia a stare male. Debolezza, stanchezza, giramenti di testa.
Il 19 maggio 2015 Ibi muore senza essere mai riuscita ad avere il diritto di vivere in Italia e di tornare a casa.
Ibi non c’è più e non ce l’ha fatta a vedere esaudite le sue preghiere: la sua scomparsa tuttavia non toglie valore ai suoi drammatici racconti. Quel mondo con cui Ibi si è scontrata c’è ancora: il “servizio” che ha reso ai suoi figli non è morto con lei, ma resta per noi forte esempio di quel “dare senza contare”, di quella goccia in grado di far rifiorire il deserto.

BLOG DELL’AUTRICE: http://www.mymovies.it/film/2017/ibi/

DATI DEL FILM
Titolo: Ibi
Paese: Italia
Anno: 2017
Durata: 64 minuti
Regia: Andrea Segre

 

Massimo Pirola