Più di settanta anni fa alcune ragazze italiane, poco più che sedicenni, si riunivano in Fuochi. Non esisteva ancora un metodo, ma avevano intuito già che oltre alla vita all’aperto e alle tecniche scout imparate da Guide, era importante svolgere attività sociali e formative più adatte alla loro età.
Finalmente durante la settimana santa del 1947, 114 tra Scolte e Capo si incontrano per la prima volta ad Assisi per condividere le proprie esperienze e per dare vita ad un’unità operativa.
Si scelgono la Strada e la Spiritualità come strumenti educativi, Servire come motto e Squilla (il canto medioevale di Assisi) come inno della Branca. Il nome Scolta, invece, indica la “sentinella che ascolta”, “che vigila nella notte”, che è quindi pronta a servire. Nasce così lo Scoltismo!

La spiritualità della Strada e il cammino di Route,
inteso come attività compiuta avanzando a tappe,
con lo zaino sulle spalle e vivendo tutte le occasioni
di scoperta e d’incontro che l’itinerario presenta,
erano stati da tempo adottati dallo Scoutismo
francese e belga di matrice cattolica. Per l’AGI
(Associazione Guide Italiane) pervenire ad una scelta
analoga fu del tutto normale.1
1. Da “Norme Direttive e Cerimoniale Branca Scolte”.

Il 3° Fuoco di Roma, nello stesso anno, visse per la prima volta una Route Estiva, in Val Chisone (Piemonte), ispirandosi al libro “La Spiritualità della Strada” di Folliet.
È di 100 anni fa, invece, un primo progetto di Baden Powell sul Roverismo: spinto dalla volontà di incuriosire anche i ragazzi più grandi, dopo qualche
anno di tentativi (1922), esce il manuale “Rovering to Success” per la formazione della terza branca scout, che BP amava chiamare “una fraternità dell’aria aperta e del servizio”.
In Italia, la Branca Rover e la Branca Scolte non restano indietro rispetto ai grandi passi in avanti che la nostra Associazione fa dalla sua nascita (1976) per lo sviluppo e la crescita.
Il 1977 è l’anno del primo Campo Mobile Nazionale in provincia di Belluno e della prima Route Nazionale ad Assisi: tappe memorabili che hanno spinto in alto Rover e Scolte di allora e che hanno incoraggiato tutti i momenti successivi che le branche hanno vissuto.

A giugno dello stesso anno esce il primo numero di “Carnet di Marcia”. Sì, proprio la nostra rivista compie 40 anni: dai primi numeri a oggi cambiano sicuramente la veste grafica, le rubriche e i contributi ma restano invariati l’entusiasmo e la tenacia necessari a unire tutte le Scolte e i Rover, a condividere esperienze e riflessioni e a portare quel supporto fondamentale per la crescita personale dei giovani, facendogli gustare l’unicità dell’esperienza scout senza dimenticare di essere un giorno donne e uomini di carattere nella società.

Buon Compleanno Carnet!

Barbara Orioni