Ciao a tutti,
mi presento, sono Lorenzo Cacciani, da qualche mese sono diventato Commissario Nazionale di branca Rover, da poco ho iniziato questo cammino che sembra già essere bello tosto ma come ogni volta che ci si mette in strada, i primi passi sono sempre quelli decisivi. Il triennio che ci apprestiamo ad affrontare è pieno di iniziative e momenti significativi per la nostra formazione, ma prima di scendere su questi dettagli, vi voglio raccontare quando mi è stato proposto di fare questo servizio.
Aleggiava nell’aria che a giorni avrei ricevuto una telefonata dal Commissario Generale, dal canto mio attendevo questo appuntamento senza sapere con precisione quando sarebbe arrivato, poi una sera giunge uno squillo di un numero che non avevo in memoria al telefono… “Chi sarà a quest’ora?”, mi chiedo, e dall’altra parte sento una voce dirmi: “Marco sono, il tuo Commissario, memorizzati questo numero che in futuro potrebbe esserti utile..”. Vi giuro che nella testa mi è passato un film, ma il bello è che la prima domanda che mi è stata rivolta è stata “come stai?”. Le sensazioni che avevo qualche secondo prima in testa, le sentivo già verbalizzate dal mio interlocutore… avrei voluto rispondere che di certo mi sentivo un po’ meglio prima della telefonata, ma poi il dialogo è scivolato via in tutta tranquillità. Ora mi ritrovo qui a scrivervi ma spero mi crediate se vi dico che ciò che mi sta capitando è travolgente. Gipo me lo aveva detto, mi aveva avvertito che sarebbe capitato. Mi sembra di rivivere il film del ritorno al futuro, quando Martin sapeva che operare quella determinata scelta avrebbe potuto generare quel risultato ma non curante, va avanti. Chiaramente mi piace un po’ romanzare il tutto ma la cosa che mi piace da impazzire è sapere che ci sono in Italia un mucchio di giovani che fanno scoutismo, e che cercano di farlo per mille motivi. Chi seriamente, chi per fare una cosa un po’ diversa, chi per seguire quella ragazza che gli piace, chi per vivere delle belle esperienze all’aria aperta, insomma quando ci si rende conto di una realtà come questa, e ora che ci sono dentro con tutto me stesso, mi accorgo di quanto articolato è il nostro scoutismo.

Treppiedi_2E noi della terza branca? Noi di branca Rover?
Quando si arriva in questa parte di educazione, oramai abbiamo lasciato alle spalle davvero tanta esperienza scoutistica, e si approda nell’età del confronto con noi stessi e la vita. Il senso di familiarità vissuta in branco, l’esperienza delle tecniche e della vita all’aria aperta del riparto, sono fondamenta che ci permettono di vivere un sano roverismo. Paragonerei queste fasi educative con il nostro “treppiede”: COMUNITÀ vista nell’ottica della famiglia felice, dell’imparare giocando, il senso di familiarità con le figure importanti del Branco, STRADA l’esperienza nell’apprendere le tecniche, la vita all’aria aperta, il saper badare a se stessi, il senso di responsabilità del proprio incarico nella squadriglia, SERVIZIO la conoscenza di se, dei propri limiti e delle proprie potenzialità, saper rendere servizio e avere il riscontro che ciò che abbiamo appreso fino ad ora possiamo metterlo al servizio del prossimo.
Devo dire che questo ultimo step dell’educazione scout è davvero importante, ma non è tutto. Non dimentichiamo la SPIRITUALITÀ. È sovente riscontrare, durante i campi scuola e non solo, lo spirito Divino che aleggia intorno a noi ed è bello quando i nostri assistenti ce lo fanno notare. Come? Si capisce molto bene quando parlando di Dio e pregando e soprattutto quando prima di un momento solenne o importante s’invoca lo Spirito Santo, i nostri cuori s’incendiano di amore e si avverte quel calore che ti avvolge e ti fa capire che quello che stai facendo non è tanto per te ma per i fratelli che Lui ti ha inviato. Bello ragazzi, quello che facciamo è davvero bello e il senso che attribuiamo a tutto ciò è il frutto di tanti anni in cammino, di sudore, di gioia e di condivisioni con se stessi e con i fratelli con cui abbiamo condiviso tutto questo.
Per ciò che ci attende in questo triennio, spendo alcune parole sul programma che i nostri Commissari Generali ci hanno voluto porre alla nostra attenzione.
Quest’anno siamo chiamati a confrontarci sulla Relazione, tema importante per capire quanto fondamentale è sapersi relazionare con se stessi e con gli altri e che prende forma negli ambiti della nostra vita familiare, lavorativa, associativa. Considero utile farci un ciclo di inchiesta-capitolo-impresa per inquadrare bene la questione. Il prossimo anno affronteremo il tema sull’Evangelizzazione e il terzo anno parleremo del Servizio. Volutamente non scrivo altro sul programma triennale perché nel corso di quest’anno avremo il modo e il tempo per affrontarlo ed approfondirlo, ma considerate che il fine ultimo di questi tre anni sarà l’Uomo e la Donna della Partenza.
Vi saluto augurandovi di fare tanto e buon roverismo, perché solo in questo modo avrete la possibilità di capire chi siete e cosa vuole Dio da voi. Non dimenticate di chiedere aiuto alla Madonna, che ci guida e ci sorregge sempre in tutti i nostri momenti della vita.

Buona strada

Lorenzo Cacciani
Commissario Nazionale Rover