Venerdì ore 20:48.
Muretto della Parrocchia di Santa… Tommaso è appena arrivato, è sempre il primo anche se non abita proprio lì vicino. Ha già cenato, con un po’ di fastidio per le continue lamentele della mamma e per i rimproveri della sorella maggiore. Veramente odiose…! Ha voglia di uscire, di stare da solo. Dallo smartphone scorrono veloci alcuni frammenti delle ultime hit… neanche le cuffiette riescono ad assorbirlo e farlo fuggire. Spegne tutto. Non entra in sede perché non ha voglia di cercare le chiavi. Si siede sul muretto là fuori.
Silenzio.
Stasera c’è riunione di Clan. Pensa, pensa a quanto è più facile la vita degli altri Rover.

Ore 20.58.
Arriva il Capo (nessuno più lo chiama Nicolas) ed entriamo in Sede. Ci parla di un nuovo impegno che il Distretto ha lanciato per la prossima Pasqua: il Cammino di Pasqua.

– Scusa Capo, ma che roba è ‘sto Cammino di Pasqua?

Sempre la solita fretta! Cerchiamo di stabilire se e perché vi propongo un CdP: Il Cammino di Pasqua permette a Clan, Fuochi e Comunità RS di celebrare il Triduo Pasquale nella sua completezza e nella maniera scout che meglio ci rappresenta e ci piace.
Direi di più è nella natura escatologica che accompagna il Triduo che il roverismo e lo scoltismo possono esprimersi in forma più propria e limpida.

– Vabbè stasera parli difficile… Ahò con noi devi parlà STAMPATELLO (… il solito Marco).

No. È molto più facile di quanto tu credi. Al CdP ti sorge naturalmente (direi ti si impone) una dura riflessione in verità sull’Uomo e sul suo destino soprannaturale. Il CdP consente, quasi obbliga, ad un’analisi del proprio quotidiano vissuto di fronte a Colui che, da Re si fa nudo e Muore. La Morte, vista forse come liberazione dalla fatica e dal dolore umano, ma che viene sconfitta definitivamente. Il Figlio dell’Uomo Risorge e ci lascia il Dono dell’Eucarestia.
Non abbandona i suoi figli, li salva.

– Si, si ho già capito Capo che te hai già fatto lo zaino…. Ma io devo capire perché devo buttare le mie vacanze di Pasqua in un ritiro spirituale. Andrò in Parrocchia e va bene lo stesso, no?

Innanzitutto comincerei con il dire che CdP non è un ritiro spirituale. Non ci sono esercizi spirituali da svolgere né tappe ascetiche da raggiungere. Il CdP è la possibilità di mettersi nelle mani del Signore, di camminare con Lui al fianco, di distendersi a ricevere la sua luminosità.

Il CdP è prendersi il tempo di scrollarsi dalle spalle le cose che gravano e così, finalmente, poter alzare il capo e guardare verso l’Alto. Permettere alla Luce di piombarci addosso e avere il coraggio di farsi abbagliare.

Il CdP è decontratturarsi, mettersi in gioco. Cioè allontanarsi da rumori, tensioni, discussioni, idee, dal buonismo, dalla fede sensoriale, dal soggettivismo.

– Ho capito e direi non male, ma sai che fatica il CdP: stare quattro giorni fermi ad aspettare… già ma che cosa si aspetta e cosa si fa?

Al CdP non si sta e non si fa, si vive. Si vive e si rivivono le ultime ore di Gesù della sua vita terrena e lo faremo camminando lungo la strada. La Strada
che esige sudore oppure freddo, fatica e impone la riflessione. Ma che manifesta anche l’esigenza di avvicinarsi all’altro, alla confidenza, al dialogo che mai diventa dialettica. Campo di esercizio di ascolto, conoscenza, apertura e condivisione.

Il CdP è si fatica, ma mai abbastanza e mai troppa. Come un campo mobile si articola lungo la strada. Ma deve essere necessariamente una strada che porta lontano da chiasso e distrazioni che attraversi luoghi ameni e immersi nel Creato. Noi non andiamo alla ricerca della Natura, noi ricerchiamo il Creatore là dove si manifesta. Non deve essere lungo e faticoso: ciò distoglie la finalità dallo spirituale al fisico. Si fa il passo del più debole, si cammina sfilacciati con compagni di passo con cui condividere un sorso d’acqua dall’unica borraccia.

– Ma dove si fa?

Nelle creste senesi, da Sinalunga a Buonconvento passando dall’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

– Ganzo!

Noi ci pensiamo e voi??

Buona Strada, Enzo Ruggiero

vita_2Info sul cammino

Chi: Fuochi, Clan e RS che con il beneplacito delle parrocchie necessitino di dare profondità a  questo tempo speciale.

Dove: Crete Senesi da Sinalunga (SI) a Buonconvento (SI).

Quando: da Mercoledì Santo 23 Marzo 2016, ore 18.00, a Sabato Santo 26 Marzo 2016 ore 12:30.

Come: in stile Campo Mobile, in tenda, indipen- denti per i pasti ed essendosi preparati prima  secondo le istruzioni che si riceveranno al momento delle iscrizioni.

Per informazioni:
Enzo Ruggiero, 347/8315582 – enzogr1@yahoo.it

a cura di David Giovannoli