Cari followi,
per prima cosa, grazie per i vostri contributi per #SantitàCdM. Parlando di santità, l’immaginario collettivo passa, quasi istintivamente, alle immagini di statue di santi dalle espressioni sofferenti, alle processioni, e ai riti devozionali tipici delle nostre realtà. Ma allora che senso ha parlare di santità nell’ambiente digitale?
Sembrerebbe quasi un paradosso visto il contenuto di molti siti e molte chat dove l’unico riferimento alla santità è rappresentato dall’emoticon.
Con questa piccola provocazione vorrei farvi riflettere su una cosa. Santità non significa per forza sacrificare la propria vita, non significa promuovere opere missionarie o la costruzione di centri per poveri, non significa vivere a tutti costi una vita di rinunce. La santità è qualcosa di molto più intimo, di molto più personale, qualcosa di molto meno “epico” ma non per questo meno impegnativo. Nell’ambiente digitale più che in altri, è difficoltoso intraprendere questa strada, ma armati di buona volontà e con l’aiuto di Dio, nulla è impossibile!

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Curiosità dal web

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Se volete documentarvi sulle vite dei santi vi consiglio questo sito:
http://www.santiebeati.it

Scoprirete che i santi non sono “alieni” ma sono stati essere umani proprio come noi, ma con la forza di compiere delle scelte e di percorrere la Strada verso la santità.

Suggerimenti per la lettura

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Ci sono nella storia dello Scautismo Italiano eventi che rimangono nella memoria come pietre miliari, come esperienze uniche e irripetibili. La Freccia Rossa è sicuramente una di queste: la partecipazione di una trentina di Rover lombardi al World Rover Moot di Skjak, in Norvegia, nell’estate del 1949 assunse i toni eroici di un’impresa che oggi ha ancora tanto da dirci e da raccontarci. Twitter_4

L’argomento che tratteremo nel prossimo
numero è GIOIA.
Utilizza l’hashtag #GioiaCdM
e non dimenticare di menzionare
@CarnetdiMarcia nel tuo Tweet!

a cura di Valerio Abbonizio