Carissimi follower, come sempre inizio ringraziandovi per i vostri preziosi contributi per questo numero #DonoCdM. “Un dono di Dio”. Con queste parole Papa Francesco ha definito, durante l’ultima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Internet.
Ma cosa rende Internet un dono del Signore? Proviamo ad immaginare il web, e specialmente i Social Network come una grande realtà in cui milioni di persone entrano in contatto tra di loro, creando così una sorta di unione. Ecco quindi che la rete diventa un’esperienza d’incontro, un luogo di condivisione. Immagino che la stragrande maggioranza di voi condivida quotidianamente su Twitter o su Facebook i propri pensieri, i propri “stati”, ed immagino anche che, parecchie volte, subito dopo aver cliccato sul tasto “condividi”, abbiate pensato che forse non era proprio il caso di condividere certi messaggi. Questo accade perché la frenesia del dover trasmettere subito le informazioni, supera la nostra capacità di giudizio, e ciò trasforma la rete in un luogo in cui la condivisione si distorce in divisione ed esaltazione di sé.
Internet é quindi un dono di Dio solamente se unisce davvero le persone. Deve essere utilizzato con la consapevolezza che, nel momento in cui condividiamo qualcosa, noi stiamo donando alla community, che sia un pensiero o una foto, una parte di noi stessi, e che la stiamo donando non per avere qualcosa in cambio (penso allo sfrenato bisogno di ricevere i “mi piace”), ma per arricchire il web dello spirito di comunità, come quella che viviamo nei nostri clan e nei nostri fuochi!

Curiosità dal web

Un’iniziativa che fonde il gesto del donare con il mondo del web è sicuramente l’#IceBucketChallenge. Evitando le futili polemiche riguardo alcuni episodi a riguardo, cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. L’#IceBucketChallenge consiste nel rovesciarsi addosso un secchio d’acqua ghiacciata in modo da provare sulla propria pelle, per qualche istante, ciò che prova un malato di #SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Questa malattia provoca, in chi ne è afflitto, la paralisi dei muscoli del corpo mentre la mente resta lucida. Una volta “fatta la doccia”, si
provvede a fare una donazione all’associazione principale che si occupa della ricerca per curare la SLA. Ancora non si conoscono esattamente le cause di questa malattia e anche le cure sono piuttosto limitate. Per questo motivo, le donazioni raccolte con l’#IceBucketChallenge sono davvero molto utili, al di là di ogni sterile polemica.

Per chiunque voglia approfondire l’argomento, potete farlo visitando il sito ufficiale dell’#ASLAssociation www.asl.org

Microsoft Word - Senza titolo

L’argomento che tratteremo nel prossimo numero è LAVORO.
Utilizza l’hashtag #LavoroCdM e non dimenticare di menzionare @CarnetdiMarcia nel tuo Tweet!

Valerio Abbonizio