Ti avverto. Se sei debole di stomaco quest’articolo non è per te. Passa avanti!
Perché tra pagine così profonde e “confortanti”, queste parole hanno più o meno l’effetto di un cazzotto sulla faccia… la tua! Chi cavolo lo ha detto che compassione non è anche dire “poveretto”…. soprattutto se quel poveretto sei TU?
La vita, si sa, è ingiusta, anzi… diciamola tutta: a volte fa proprio schifo!! E talvolta vittima di tali ingiustizie e schifezze sei tu, inerme e impotente a soccombere agli eventi…
…a quella str#### della tua ex che ha preferito quell’altro (che poi cosa ci avrà trovato…?)
…a quegli str#### dei professori che all’esame di maturità ti hanno dato un voto che non meritavi (quando quello str#### del tuo compagno di banco che ha poltrito per l’intero anno, si becca quei 3, dico 3, punti più di te che ti fanno andare in bestia!!!) …a quello str#### del capo unità che quest’anno non ti fa partire per il Campo Scuola…
Insomma: un’allegra, ricca, folta, famigliola di str####… contro di te!!editoriale_2

POVERETTO! POVERETTA!
E mentre ti porgo un bel fazzoletto per aiutarti ad asciugare le lacrime (tutte sacrosante, eh…) mi chiedo e ti chiedo: COSA TE NE FARAI DELLA MIA COMPASSIONE? Non è che “niente niente” ti piace fare un pochino il ruolo della vittima…??? Forse non sono la persona adatta per compatirti: potresti rivolgerti a Dio!!! Ma, sii sincero, cerchi un Dio della compassione o un Dio della “COMMISERAZIONE”?
OK, ti ho provocato abbastanza!

Sai… c’è un bellissimo valore che si chiama RESILIENZAEh? Cos’è? Si mangia? Si accompagna ad un mojito? No! È la capacità di resistere agli urti, di resistere nei momenti di prova, di trovare la forza di alzare il culo da quella sedia… e cercare una svolta! Gli americani la chiamano anche EMPOWERMENT, da POWER… potere…
Tu hai questo potere, cioè quello di non arrenderti!
Di trovare dentro di te la forza, che per noi Cristiani non è solo nostra… e tornare a lottare, a battagliare per qualcosa di migliore e più bello: LA VITA FELICE CHE TU MERITI!!!

Infine ricorda, anche quando perderai (…e perderai!!!) sentirai il botto, la caduta ti stordirà, le ginocchia si piegheranno e saranno livide…
In quel momento “aggrappati” a Dio, il Dio della Provvidenza e della Speranza; e non appena, con LUI, ti sarai rimesso sulle tue gambe, sarai più forte.
Questo lo so per certo…

Caro Rover, cara Scolta ti lascio due possibili unguenti per questo cazzotto: un libro e un film.
Il libro s’intitola “Come smettere di fare la vittima e non diventare carnefice” (di G. C. Giacobbe) che mi ha aiutata in momenti in cui anche io mi sono gongolata nel fare la vittima… Il film, invece, si intitola “Il sapore della vittoria”, tratto da una vicenda realmente accaduta…. perché lo sai pure tu: le vittorie più belle non sono quelle facili o quelle che ti regalano, ma quelle che costano sacrificio (tanto!) e che fino alla fine pensi di non riuscire ad “afferrare”!

Buona Strada,
Paola Giangreco
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