“L’amore fa schifo! Non è come pensavo. Le cose non vanno come avevo immaginato. Tutto va storto”.
Spesso si sentono dire in giro frasi come queste. Chi le dice ha proprio ragione: non è assolutamente come pensava. È meglio.
C’è dell’altro ed è molto ma molto meglio. Anche tu sei un tipo che non si accontenta mai? Fai bene! Cerca le cose grandi. Non accontentarti delle gioie passeggere. Ricerca quelle durature.
La strada ci insegna che per arrivare in cima bisogna prima sudare, stancarsi. La gioia che si ottiene davanti a quel tipo di panorama è di gran lunga più grande delle piccole soste che ci avevano rinfrancato lungo la salita.
Diceva B.-P.: «Nessun profumo vale l’odore di quel fuoco»1.

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Proviamo insieme, per un attimo, a ricordare quali sono le cose indimenticabili, che ti hanno segnato profondamente e ti hanno fatto crescere. Non continuare a leggere. Fermati un attimo e pensaci seriamente. Probabilmente saranno poche ma certamente saranno quelle in cui hai creduto ed hai speso tutto te stesso. Sono proprio quelle cose che hai fatto con sacrificio, spendendo tanto del tuo tempo e della tua passione. Del resto il significato stesso della parola sacrificio (sacrum facere) ce lo dice; vuol dire “rendere sacro”, cioè rendere importante quello che stai facendo. Mi rendo conto di non avere le capacità, nè la cultura adatta per definire l’amore con tante belle parole, ma posso dirti quello che l’amore è per me. Se proprio devo fare una sintesi per rientrare dentro questa pagina, senza scrivere per sei mesi di seguito, forse lo tradurrei con due parole: “dono” e “abbandono”.

Dono: perché non riesco a ricordare nessuna persona che abbia compiuto dei gesti di amore nei miei confronti, senza farmi regalo, gratuitamente, del suo tempo e delle sue cure e attenzioni. Senza volere nulla in cambio! Abbandono: proprio perché, per aver fatto davvero esperienza di un amore ricevuto, ho capito che bisogna spessissimo anche imparare a riceverlo; senza alzare muri che gridano: “Ce la posso fare da solo! Non ho bisogno di te!”. Insomma, a volte è più difficile accettare i regali che farli. Ti è mai capitato?
Recentemente il nostro caro Papa Francesco, nel suo messaggio per la 48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali2, ci ha dato degli spunti stupendi sull’amore, riferendosi ad internet.

Ha scritto che «non basta passare lungo le “strade” digitali, cioè semplicemente essere connessi: occorre che la connessione sia accompagnata dall’ incontro vero. Non possiamo vivere da soli, rinchiusi in noi stessi. Abbiamo bisogno di amare ed essere amati».
Ed inoltre ci dice che «la nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza. Non abbiate timore di farvi cittadini dell’ambiente digitale».
Insomma, per noi vuol dire stile scout con il fazzolettone al collo, ma anche quando non lo abbiamo; quando siamo in presenza degli amici, ma anche quando siamo in rete. Certo, sono cose un po’ fuori da quello che si sente in giro o che la maggior parte della gente dice o fa. Del resto noi scout siamo già famosi per essere un po’ fuori dalle righe e fare cose strane agli occhi di molti. Ma… nessun problema: se vuoi omologarti al gregge, c’è anche la parte mielosa e portatrice dei più alti livelli di glicemia. Se ti interessa
puoi leggerla nelle frasi che trovi nei cioccolatini.
Ma sono certo che saprai puntare più in alto!

1 Famosa citazione tratta da “Scoutismo per Ragazzi”.

2 Puoi trovare il testo del messaggio qui: http://www.pccs.va/index.php/it/giornate-mondiali-delle-comunicazioni-sociali/2014

Gipo Montesanto – Commissario Nazionale Rover