Una storia d’amore delle più classiche: Romeo e Juliette, questi i nomi dei due protagonisti, si incontrano in discoteca e si innamorano. La storia prosegue veloce, come fosse un bellissimo sogno: dalla loro relazione nasce il piccolo Adam, che porta ancora più gioia nella vita dei due. Fino a quando qualcosa di sconvolgente si presenta alla finestra della loro vita felice: Romeo e Juliette non sono medici, e non si accorgono che i ritardi mostrati dal piccolo Adam sono troppo accentuati per un bambino della sua età. A circa 18 mesi dalla nascita del piccolo, i medici annunciano una dura diagnosi: tumore al cervello.

Titolo originale: La guerre est déclarée
Paese: Francia
Anno: 2011
Durata: 100 minuti
Regia: Valérie Donzelli

LA MALATTIA..

Julie: “La guerra è dichiarata!”

Inizia per la piccola famiglia di Romeo e Juliette una vera e propria lotta. Il viaggio della malattia durerà sei anni, e alla fine nessuno sarà più come prima… “La guerra al destino è dichiarata!” La protagonista pronuncia questa frase, da cui il titolo del film, prendendo spunto da una notizia sulla guerra irachena sentita alla radio. All’improvviso, ogni prospettiva di vita e ogni sogno vengono bruscamente cambiati: Juliette è costretta a rivedere il proprio ruolo di moglie e di mamma sotto un’altra luce. La prospettiva si allarga: chiunque, di fronte a una notizia di malattia così grave, si sentirebbe sconfortato e perderebbe la fiducia nel futuro… Juliette e Romeo, insieme, affrontano questa fase della loro vita. Ma come si può credere in qualcosa? Perché continuare a sperare, quando la diagnosi dei medici è così inappellabile?

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LA LOTTA..

Romeo: “Perché è capitato proprio a noi?”
Juliette: “Perché noi possiamo farcela”

La malattia c’è, nessuno lo nega. Aleggia nei corridoi dell’ospedale dove Adam è ricoverato, nella casa dove Romeo e Juliette risiedono (ancora per poco: dovranno venderla per far fronte alle spese per le cure). I due saranno costretti a trasferirsi presso l’ospedale, per stare ancora più vicini a Adam. Anche i momenti peggiori tuttavia sono accompagnati da attimi di gioia e spensieratezza, cui la coppia si aggrappa per resistere: momenti di festa e di vita semplice insieme, come la corsa nel parco tutte le mattine. Ma come fanno Romeo e Juliette? Chiunque di noi, di fronte alla notizia della malattia, si chiederebbe: “Perché sta capitando proprio a me?” Abbiamo bisogno di trovare un senso alla nostra vita, sia nel bene che nel male. A volte siamo talmente concentrati sul nostro piccolo quotidiano, che ci dimentichiamo di chi ci sta intorno: e soprattutto, di chi sta sopra. Di quel Dio che, con la sua visione dall’alto, disegna un percorso che a noi non appare poi così chiaro. La forza di un cristiano è questa: non di poter governare ogni momento della propria vita secondo la propria volontà, ma di sapersi affidare a Dio, nelle gioie e nei dolori. Fidarsi di Dio: non lo vedo, ma lo sento vicino e mi sta accompagnando mano per mano in questa vita. Allora sì, posso farcela!

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E TUTTO ACQUISTA SENSO

Romeo: “Vieni, andiamo a prendere una boccata d’aria sul mare, chiedo io il permesso!”

Adam, all’età di otto anni, guarisce definitivamente: è l’inizio di una nuova stagione per la famiglia. La scena finale riprende i tre protagonisti, sulle sponde del mare, come proiettati ad affrontare nuovi orizzonti. Le difficoltà sono state superate, grazie alla fiducia nel futuro e ai sacrifici che questa ha imposto a Romeo e Juliette. Il film racconta una storia vera: anzi, i due attori (Juliette è interpretata dalla regista stessa) sono i veri protagonisti delle vicende. Questo dà ancora più forza al messaggio del film: una lotta portata avanti con tutte le forze, che davvero si è conclusa bene. Qualcuno potrebbe obiettare che nella realtà non tutte le storie vanno a finire bene, molte volte la malattia o le difficoltà prevalgono. Anche Cristo sulla croce, ferito e sanguinante, ha invocato il Padre ed è morto dopo poco. Ma la sua Risurrezione.. quella ancora oggi ci porta gioia, fiducia in Dio e speranza nel futuro.

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Link del trailer italiano www.youtube.com/watch?v=vwFwK0psNKg

Massimo Pirola (massimo_pirola@hotmail.com)