Carissimi navigatori, in questo numero ci viene proposto un tema assai delicato, che può essere sviscerato sotto svariati aspetti.
Infatti, rispetto alla salute ed alla forza fisica, sul web si può trovare qualunque cosa: descrizione di malattie, informazioni sui medicinali, rimedi della nonna, diete di ogni tipo, esercizi fisici consigliati, preparazioni atletiche e chi più ne ha più ne metta.
Ma siccome, come cantava Alberto Sordi in una famosissima canzone, “Io so’ salmone e nun me importa niente, a me mi piace andà controcorrente”, mi piacerebbe uscire dal banale e riflettere sull’argomento capovolgendolo.
Il verbo evangelizzare, infatti, mi ha ispirato in tal senso. Allora mi domando e dico: sarà mica possibile testimoniare ed evangelizzare attraverso un uso più equilibrato degli strumenti che ci portano a navigare sul web?
Ovvero: per evangelizzare con la nostra salute e la nostra forza fisica non potrebbe essere un bene, invece che andare sul web per informarci a riguardo, “uscire” dal web?
Eh sì… perché parlare di salute e forza fisica navigando sul web potrebbe effettivamente risultare paradossale.

Andiamo a vedere perché:
Lo sapevate, per esempio, che a forza di stare seduti per tempi troppo prolungati davanti ad un pc possiamo arrecare danno al nostro corpo?
Specialmente a occhi, schiena, mani e polsi? Senza tralasciare il problema dell’obesità, che viene ovviamente favorita dalla sedentarietà.
Lo sapevate che l’uso eccessivo di smartphone, tablet e computer influenza anche la salute della nostra mente (cervello) e può contribuire all’insorgenza di sintomi depressivi, di stress, di disturbi del sonno? Dobbiamo fare molta attenzione! Pensate che l’American Psychiatric Association inserirà nel prossimo aggiornamento del manuale di diagnosi e cura delle malattie mentali, anche i comportamenti distorti legati all’utilizzo del web. Il fenomeno colpisce in modo particolare giovani dagli 11 ai 23 anni… vi dice qualcosa?
Al giorno d’oggi si arriva a parlare di “dipendenza da internet” e di “demenza digitale”, addirittura di FOMO (Fear Of Missing Out) ovvero la paura di
essere tagliati fuori, per quanto riguarda i social network! Alcuni studi stanno dimostrando come l’utilizzo del computer impedisce di imparare a superare difficoltà ed errori commessi. Bisogna considerare che tra i principali fruitori del computer ci sono anche i bambini, nei quali il continuo servirsi dei mezzi informatici impedirebbe un adeguato sviluppo della corteccia pre-frontale.
Ecco allora che ci si chiarisce immediatamente come, per testimoniare ed evangelizzare attraverso la nostra salute e la nostra forza fisica, sia necessario ogni tanto spegnere qualsiasi tipo di device. Forse qualche amica/o a scuola o all’università si chiederà come mai lo facciamo e potremo spiegarglielo.
Forse, attraverso il nostro esempio, qualche vecchietta in Parrocchia capirà che non succede nulla se durante la Messa dovesse spegnere il cellulare (quello che squilla sempre puntualmente al momento della consacrazione), ma che anzi ne guadagnerebbe in salute. Forse in questo modo potremo evangelizzare…
Ecco allora che abbiamo un sostegno in più per capire e testimoniare il perché durante le attività scout è necessario spegnere il cellulare, non usare il pc; educarci ed educare a questo. Perché in questo modo “stacchiamo” e lo facciamo anche per la nostra salute e per la salute dei ragazzi che ci sono affidati!
Ovviamente non voglio demonizzare la tecnologia che è utilissima ed in alcuni casi fondamentale, ma è bene riflettere sull’uso EQUILIBRATO degli strumenti che abbiamo a disposizione.
Ora, se voleste approfondire il tema, sul web troverete moltissime informazioni… ma ricordatevi di non starci troppo tempo! ;-)

CURIOSITÀ
Lo utilizziamo ogni giorno, pensiamo di non poterne fare a meno… ma forse non conosciamo tutte le curiosità legate al nostro smartphone.
1. È più potente dei computer utilizzati per le missioni spaziali
Gli smartphone di oggi sono molto più potenti dei computer utilizzati per inviare gli uomini sulla Luna con la missione Apollo 11. Per esempio, l’orologio dell’iPhone 6 è 32.600 volte più veloce dei PC utilizzati per le missioni Apollo.
2. Lo guardiamo 110 volte al giorno
Uno studio rivela che controlliamo lo smartphone 9 volte all’ora. I momenti più attivi sono quelli tra le 5 e le 8 di sera.
3. Contiene migliaia di brevetti
La tecnologia di uno smartphone si basa su tantissimi brevetti: 250.000 secondo l’ufficio legale di Google.
4. Ricaricarlo costa poco più di 6 euro
In un anno, l’energia elettrica necessaria a ricaricare uno smartphone costa 6,50 euro.
5. Le fobie
È stata battezzata nomofobia la paura di non essere connessi alla rete con il proprio smartphone. No Mo significa “No Mobile”, nessun cellulare.
6. I primi apparecchi
I primi modelli di cellulare entrarono in commercio negli Stati Uniti il 13 marzo del 1984, a un costo di 3.995 dollari (circa 9.000 dollari odierni), equivalente di un quarto del salario medio annuo di un lavoratore.
7. Il modello più venduto
Il record è del Nokia 1100: messo in commercio a partire dal 2003 e fino al 2009, ha venduto 250 milioni di esemplari.
8. Toilette o cellulari?
Uno studio delle Nazioni Unite, condotto nel 2013, rivela che nel mondo sono più i cellulari che le toilette: 6 miliardi di persone hanno infatti accesso ai cellulari, 4,5 ai servizi igienici. 

Emanuele Porcacchia