Si-                                  mi-                    fa#
Danzerò per te Signore, Dio della mia vita,
danzerò per te Signore, Dio della mia lode.
Re                                 mi-                  fa#
Tutto il mio corpo oggi canterà per te,
si-                      mi-                  fa# si
gioia piena tu mi doni alla tua presenza.
Re             la            sol                la
Così danzerò, davanti a te Signore,
re            la                 fa#
figlio tuo nella libertà.
Si-          la         sol           fa#
Io vivrò la tua misericordia
mi-             fa#
e ti benedirò.

Hai mutato il mio lamento in danza,
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa.
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
[Sal. 30(29)]

A tutti credo sia capitato di passare da uno stato di apatia, di tristezza a uno stato di gioia e di euforia, grazie ad un evento, un incontro che ti cambia la
giornata e spesso la vita. E allora, quando questo avviene, ti rivesti di luce, sei alle stelle, canticchi melodie e spesso danzi di gioia. Quando sei toccato da qualcosa di bello, dall’amore, sei un fuoco che divampa e come fiammelle danzanti comunichi gioia, calore, vita. Come coniugare una grande passione per la musica, la danza, la vita e un amore infinito per Gesù? Canti, balli, e recitazione possono annunciare l’amore fedele di Dio? Se la fede è gioia possiamo anche ballare?
Ultimamente stiamo assistendo ad una riscoperta di questo linguaggio come strumento di evangelizzazione anche da parte di frati e suore che si cimentano in danze e addirittura flashmob nelle piazze per attirare l’attenzione di decine di passanti , per uscire dalle chiese e ravvivare le strade delle nostre città.
La gioia di chi ama e si sente amato si esprime ancor meglio con la musica e la danza.
Qualche mese fa cercando idee, con delle Capo Fuoco ci siamo imbattute in una figura quanto mai singolare: suor Anna Nobili, giovane quarantenne della Congregazione delle Suore Operaie della Casa di Nazareth, una delle ‘religiose’ più famose d’Italia per il modo alternativo e insolito di esprimere la sua fede nel Signore. Già… perché suor Anna era una giovane ventenne ballerina di professione: discoteche, locali, trasmissioni televisive Rai e Mediaset, con tutto quello che è il mondo che gira attorno, fatto di passioni, perdizioni, invidie, arrivismo, gelosie, ma soprattutto mancanza di rispetto verso sé e verso gli altri. Lei, dopo la meditazione e la preghiera davanti al poverello di Assisi, “si lacera le vesti”, sposa la povertà e la semplicità e a 28 anni, nel settembre 2008 prende i voti.
Semplicemente una forza della natura, attuale, vera, così carica di gioia, di fede e di passione per Dio e l’uomo da lasciarci a bocca aperta. Questo “nuovo linguaggio del corpo” cattura e coinvolge.
Sempre più incuriosite andiamo a informarci e scopriamo una ragazza col sacro fuoco dell’arte (danza, suona il flauto traverso, dipinge) che, spinta dalle sue consorelle e da mons. Domenico Sigalini, Vescovo di Palestrina, ha voluto mettere a disposizione di Dio il suo talento, la danza, la “Holydance”, come la chiama lei, una danza sacra: la ricerca della fede in Dio e l’amore per Gesù Cristo con musica e movimento.
Un nuovo modo di evangelizzare nel mondo, con lezioni di danza riferite alla Parola di Dio, ritiri spirituali, stage di danza, incontri di preghiera e catechetici.
La “Holydance” diventa una scuola, presso il convento dei Padri Carmelitani a Palestrina, che conta oggi circa un centinaio di ragazzi. Esistono anche
altre sedi a Foggia, Morlupo e Putigliano.
Qual è il suo stile? Eccolo: “Gesù tu sei la nostra danza! Tu sei il nostro incanto! Tu sei meraviglioso! Senza posa danzeremo con te per dare al mondo la tua gioia! Ma che dico? Per essere la tua gioia!”
Per lodare il Signore comunicando la fede nella risurrezione, risultano così preziose anche la grazia del movimento e la “preghiera fatta col corpo”.
Importante poi è sì annunciare ma tornare sempre alla fonte vera e quindi usando le sue parole “poggeremo i nostri piedi danzanti solo sulla Tua Parola e solo nutrendoci di Te Eucarestia danzeremo nell’Autenticità”!
Con un fuoco nell’anima di questa portata, quindi, infiammi tutti, non solo ragazze (cose da Scolte direte voi) ma anche ragazzi e uomini e donne.
Il canto “Danzerò per te Signor” è un canto/danza che si può fare come canto finale o iniziale di qualche veglia o liturgia della parola particolare sempre con il consenso del sacerdote. È un canto del Rinnovamento dello Spirito. Nel link trovate il video di youtube con suor Anna.

 

a cura di Marisa Licursi – Francesco de Col