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Il Programma

“Qualcuno più bravo di me, penso, è capace di tenere i ragazzi occupati e di farli progredire senza lavorare con alcun sistema speciale: io confesso di non saperlo fare. Il solo modo in cui personalmente arrivo a fare qualcosa è

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Programmare in dieci passi

Primo passo: il Campo Estivo Sappiamo bene che il Campo Estivo è il culmine di un anno di attività. Tutte le proposte dell’anno preparano a vivere al meglio il Campo, come occasione di crescita personale, di squadriglia e di Riparto. Ma è anche

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Programmare con le 5 W!

L’anno si è concluso, il Volo estivo è stato fatto ed il cruccio di ogni Capo Cerchio si profila all’orizzonte: il programma dell’anno! Questo grande rompicapo! Spesso non lo si vuole fare, altre volte lo si stende in modo sommario, a grandi linee;

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“Non esiste buono e cattivo tempo…”

La vita all’aperto, prevalentemente in ambienti naturali (ma anche alla scoperta delle città) è una delle pietre angolari su cui si fonda la formazione Scout. Essa ci offre, a tutte le età, la possibilità di scoprire le relazioni che legano

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Un testimone di speranza

” Giuseppe Puglisi, presbitero, martire, pastore secondo il cuore di Cristo, seminatore evangelico del perdono e della riconci- liazione, che si possa sin da ora chiamare Beato”. Con queste parole Papa Francesco ha dichiarato beato Padre Pino Puglisi,  lo scorso

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IL PROGRAMMA

“Il programma Scout è una serie di attività da UOMO adattate alla struttura del ragazzo.Il programma Scout non chiede nulla al ragazzo che non sia fatto anche dall’adulto ma passo per passo porta dallo stadio in cui si trova allo stadio

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Padre Pino Puglisi, BEATO!

Era una sera di settembre del 2010, quando Lia, la capo con cui già da un anno avevo iniziato a lavorare per la formazione di un nuovo gruppo, mi domanda: “Massimo, ma se riuscissimo ad aprirlo questo gruppo, hai già in mente un nome?”. Non

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Padre Pino Puglisi, BEATO!

Era una sera di settembre del 2010, quando Lia, la capo con cui già da un anno avevo iniziato a lavorare per la formazione di un nuovo gruppo, mi domanda: “Massimo, ma se riuscissimo ad aprirlo questo gruppo, hai già in mente un nome?”. Non

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Padre Pino Puglisi, BEATO!

Era una sera di settembre del 2010, quando Lia, la capo con cui già da un anno avevo iniziato a lavorare per la formazione di un nuovo gruppo, mi domanda: “Massimo, ma se riuscissimo ad aprirlo questo gruppo, hai già in mente un nome?”. Non

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Padre Pino Puglisi, BEATO!

Era una sera di settembre del 2010, quando Lia, la capo con cui già da un anno avevo iniziato a lavorare per la formazione di un nuovo gruppo, mi domanda: “Massimo, ma se riuscissimo ad aprirlo questo gruppo, hai già in mente un nome?”. Non

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