di Stefano Ziggiotti
Un ago di sicurezza è utile in caso di emergenza per uno strappo del vestito, per fissare una fasciatura, e nella cassetta di primo soccorso non dovrebbe mancare. Nel kit di emergenza, che portiamo con noi durante le uscite, da qualche parte ne troviamo uno sicuramente.
Ci sono altri momenti in cui non può mancare nel servizio scout di un capo unità: nelle cerimonie scout. Si! Un momento importante per i ragazzi che hanno lavorato e si sono impegnati per avere un distintivo da sfoggiare, da mostrare a tutti, fin dal primo momento in cui lo ricevono.
Sono felici di esibire il frutto del loro impegno ed esibire la loro nuova conquista raggiunta. Consegnare e far esibire un distintivo ai ragazzi, per noi educatori, è un mezzo su cui far leva.
A volte però, il distintivo viene consegnato nella mano di chi lo riceve. Successivamente ed inevitabilmente, finisce direttamente in una tasca scura dei pantaloni, magari con la preoccupazione di poterlo perdere. Il distintivo della Promessa si dovrebbe appuntare direttamente nel petto, vicino al cuore, suo posto naturale.
Il ragazzo che pronuncia la Promessa è contento e felice. Sente in quel giorno di avere qualcosa di importante da mostrare, e quel simbolo di stoffa sarà stimolo per nuove conquiste. Un giorno da ricordare. Sì, è nel cuore, il posto dove la Promessa deve essere posta fin dall’inizio: «Questo distintivo della promessa lo metto vicino al tuo cuore perché ti ricorderai le parole che hai pronunciato […] perché dal cuore dovranno, d’ ora in poi, nascere i tuoi pensieri, le parole e le tue azioni».
Credo che il posto dove collocare il distintivo della promessa non sia stato deciso per caso, ma con un senso e con una motivazione.
Prima delle cerimonie uso rileggere le norme direttive. Nella Branca Esploratori leggo: “il Capo Riparto gli appunta il distintivo sulla tasca sinistra” e in quelle della Branca Lupetti leggo: “Gli appunta sul petto e sul berretto la testa di lupo”.
Appuntare significa “fermare qualcosa ad altro mediante un oggetto a punta”. Appuntare vuol dire fermare, e fermarsi significa avere il tempo di riflettere, e quindi dare importanza. Devo dire che le norme direttive in mio possesso sono piuttosto vecchie, rispettivamente del 1982 e 1983. Mi date una mano a controllare su testi più recenti? E per la consegna di prima e seconda classe? Stelle e mughetti? Si usa sempre appuntare? Dietro a piccoli e semplici gesti si nascondono grandi valori, i valori in cui crediamo.
Affidiamo anche a un ago di sicurezza il nostro messaggio: la sicurezza-speranza che quelle parole venute dal cuore e deposte nel cuore siano terreno fertile dove lo Spirito possa compiere la sua opera.