Sicurezza nelle attività scout — iniziativa congiunta Scouts d'Europa – AGESCI

Nel luglio scorso il Comitato nazionale AGESCI e il Consiglio Direttivo della nostra Associazione hanno creato un gruppo di lavoro congiunto in un ambito di grande importanza per tutto lo scoutismo italiano qual è la sicurezza dei Capi e ragazzi in attività.

Sempre più spesso sulla stampa ma anche sulla rete (blog specializzati, facebook, ecc.) notizie che riguardano il mondo scout (non solo fatti gravi, ma anche solo notizie di uno scout che si è perso per alcune ore o di una ragazza che è stata trasportata con un eliambulanza perché impossibilitata a proseguire il cammino in montagna) sono all’origine di una sempre più virulenta campagna contro lo scoutismo e di critiche alla preparazione dei Capi.
Da qualche anno queste problematiche sono al centro di uno specifico percorso interno di sensibilizzazione nell’ambito della formazione capi della nostra associazione: incontri di formazione a livello di Distretto, riflessioni e confronti nel Commissariato e nelle Pattuglie nazionali, la pubblicazione di strumenti operativi per i Capi alla scorsa Assemblea ecc.
Ora si vuole iniziare, in sinergia con l’Agesci, un percorso che porti lo scoutismo italiano in caso di incidenti in attività scout, purtroppo qualche volta in caso di tragici incidenti, ad essere presente, in modo chiaro e univoco sui molteplici piani su cui è necessario esser presenti.
Sui media innanzitutto per intervenire in modo omogeneo ed efficace secondo protocolli predefiniti; ma anche nei rapporti con altri enti, ad esempio il C.A.I., poiché l’esperienza insegna che alcuni “esperti” locali rilasciano dichiarazioni alla stampa che denotano una totale assenza di conoscenza dei valori educativi dello scoutismo e dei percorsi di formazione che sono chiamati a vivere i Capi e le Capo.
Infine, il terzo piano su cui si vuole intervenire è quello delle forze di polizia e della magistratura cui dobbiamo esser in grado di rappresentare, in modo serio e fondato giuridicamente, le peculiarità di un metodo educativo che fa della autonomia dei ragazzi e dell’assunzione di rischi ragionevoli i mezzi tipici del metodo.
Mettere assieme le energie e le competenze migliori delle due associazioni ha l’obiettivo quindi di puntare a presentarci all’esterno del mondo scout in un modo che sia capace di coniugare cultura giuridica e motivazioni educative dello scoutismo. Lo scopo del gruppo di lavoro quindi è quello di mettere a fuoco i contenuti di iniziative concrete che possano quindi esser spendibili all’esterno del mondo scout per rappresentare lo scoutismo italiano sui media, con altri enti, con la magistratura.
Il programma di lavoro prevede di effettuare innanzitutto una ricognizione di quanto già fatto dalle due associazioni in termini di documenti, protocolli, linee operative per capi, e successivamente mettere a fuoco le pronunce della giurisprudenza di merito e di legittimità nonché gli scritti della dottrina giuridica in tema di sicurezza nelle attività.
Successivamente assumere iniziative congiunte con altri enti, come il C.A.I., ma soprattutto realizzare documenti e pubblicazioni tecnico-giuridiche sul rischio educativo in relazione alla valenza pedagogica propria della proposta scout, da diffondere sui media ma anche su riviste giuridiche specializzate.
Il risultato finale cui mira questa nuova iniziativa è quindi quello di contribuire a far vivere serenamente ai Capi il loro ruolo di educatori e dall’altro quello di presentarsi in modo unitario sia nell’azione con altri enti sia nel mondo giuridico.

Sergio Colaiocco

Posted in 4/2013, Lavori in corso