Giuliano Furlanetto – Akela d’Italia
All’inizio di ogni avventura ci sono dei desideri. Così all’inizio del triennio abbiamo cominciato a pensare ad una priorità da realizzare, uno “sogno” da condividere come Pattuglia nazionale Lupetti. Ma qual è il sogno? Avere un giorno tutti gli Akela, Capi Brevettati.
Sappiamo che i sogni sono sogni, ma con un po’ di buona volontà, un pizzico di audacia ed affidandoci allo Spirito Santo, possiamo provare a realizzarli.
Perché tutti gli Akela brevettati?
Perché il capo branco che ha conseguito il brevetto al termine del percorso formativo (primo e secondo tempo e studio teorico) è quello che potrà meglio realizzare il suo rapporto educativo con il singolo Lupetto e condurre un Branco con maggiore entusiasmo.
A nessun Lupetto, soprattutto a nessun genitore, interessa avere un Akela che affigge in bella cornice l’attestato di Brevetto a Capo della nostra Associazione su di una parete della Tana.
È probabile che ad ogni Lupetto interesserà potersi divertire e conquistare tante Prede perché il suo capo branco è un Akela che sa dare il meglio di sé con maggior competenza e consapevolezza nell’utilizzo del Metodo Lupetto.
Così ai genitori interessa che l’azione svolta in Branco sia sicura e veramente educativa perché alle spalle di Akela c’è un solido percorso di preparazione e di formazione.
La nostra Associazione conta oltre duecento Branchi sul territorio nazionale: la formazione capi è variegata: solo una quarantina di Akela è brevettato, molti il primo tempo e la gran parte però non ha nessuna formazione.
Come arrivare a tutti i Branchi?
La geografia associativa è molto diversificata per densità di gruppi vicini o realtà che restano penalizzate dalle distanze. La Pattuglia Nazionale Lupetti ha deciso di sfruttare al meglio l’organizzazione che la nostra Associazione si è data: Regione, Distretto, Gruppo per offrire ad ogni Akela e alla sua pattuglia tempi adeguati per un confronto personalizzato.
Abbiamo individuato così nella persona dell’Incaricato di Distretto, il capo che per “vicinanza” e per la specificità del suo servizio può affiancare il Capo Branco nel trovare sempre nuovi spunti e modalità per migliorare la sua azione educativa, approfondendo la conoscenza metodologica.
Esortiamo ogni Akela ad invitare ed accogliere come un Vecchio Lupo al suo fianco, il proprio Akela di Distretto. Partecipando ad una riunione di Branco, ad un Consiglio di Branco, ad un incontro del Consiglio d’Akela, l’Incaricato potrà dare nuovi stimoli e condividere un cammino di formazione che aiuti i singoli capi unità a superare ogni difficoltà.
Akela è colui che non è solo. L’Incaricato è quindi colui che si sa mettere in marcia per avvicinarsi e conoscere ogni singola realtà tramite l’ascolto, il rispetto e lo spirito di Fraternità Scout . Per l’incaricato di Distretto la strada da percorrere non è poca perché i Vecchi Lupi da incontrare sono tanti. Per questo vi sarà il Consiglio di Branco di Distretto, con le sue varie caratteristiche, che coadiuverà l’Incaricato nel suo Servizio.
Come in ogni Branco che si rispetti Akela vivrà la sua proposta metodologica all’interno di una Pattuglia, parimenti anche per Akela di Distretto. Ci sarà bisogno di chi ha maggiore esperienza, di chi ha disponibilità di tempo, di chi facilità nello spostarsi, di chi ha energia e slancio giovanile.
La melagrana
Abbiamo immaginato la Pattuglia Nazionale Lupetti come una melagrana. I semi, quando il frutto è maturo e si spacca, si staccano e spargono intorno ben fornendo un’immagine di fecondità. La ricchezza della Pattuglia, sia numerica che di esperienza, conoscenza metodologica e umana deve trovare la sua completezza uscendo da sé, riuscendo ad essere utile dove c’è bisogno ossia vicino a chi segna la Pista nei Distretti e nelle Regioni.
Abbiamo così chiesto ai Vecchi Lupi color del Tasso, gli esperti, di mettersi al servizio nei Distretti a fianco degli Incaricati perché le loro competenze possano dare frutto nella concretezza.
Rupi regionali
La pattuglia nazionale, convocata due volte l’anno, in forma plenaria difficilmente riesce nel compito di formazione degli incaricati: essa resta luogo di condivisione, di ascolto e di lancio di attività nazionali. La vera forza è stata individuata negli incontri regionali dove è possibile conoscere e fare sintesi di ogni situazione locale.
In questo triennio Akela e Baloo d’Italia viaggiando tre volte nelle quattro regioni, hanno potuto incontrare un bel numero di Vecchi Lupi color del tasso e altrettanti giovani in gamba: molti di più di quanti si sarebbe potuto incontrare con una normale riunione della Pattuglia Nazionale.
Ne è riuscito un coinvolgimento ampio, fatto di un mix di trapasso generazionale e forza giovane che potrà portare i suoi frutti dando energia a livello locale e portando portare una maggiore consapevolezza metodologica: che ogni Akela sia brevettato!