Nicola Bessegato, Capo Clan Treviso 9° – Sara Urio, Capo Fuoco Paese 2°
Due mesi di preparazione.
Molte sere passate a ripetere le stesse strofe e a intonare le stesse canzoni.
Più di quindici ore di corriera in tre giorni.
Un’esperienza completamente nuova, culture e provenienze diverse.
Una sola famiglia: quella scout.
Ecco gli ingredienti principali che hanno caratterizzato l’esperienza vissuta a Neu-Ulm, in Germania, dai rover del Clan dell’Arco Teso del Treviso 9 e dalle scolte del Fuoco Rosa del Deserto del Paese 2.
Gli obiettivi che ci eravamo posti erano quelli di scoprire come vivono lo scoutismo i giovani tedeschi, condividere con loro la nostra esperienza scout, scoprire le diversità del canto nelle scolte e nei rover e la bellezza di accordarle insieme per diventare un coro, una sola voce.
Durante questo percorso i nostri ragazzi hanno scoperto che l’esercizio, anche se ripetitivo, aiuta a migliorare, ma anche a conoscere i propri limiti e a diventare confidenti nelle proprie capacità.
Quando siamo saliti sul palco sapevamo di non poter competere con gli altri perché non avevamo la stessa esperienza, ma allo stesso tempo eravamo orgogliosi del nostro sforzo e del nostro stile. Siamo ritornati a casa felici di essere noi stessi, di essere scout e di essere italiani.
Siamo partiti da Treviso la sera del 27 febbraio 2015 e nelle poche ore passate in Germania abbiamo partecipato al Singewettstreit, la gara di canto che ogni anno riunisce nel teatro dell’Edwin-Scharff-Haus di Neu-Ulm centinaia di scout e guide tedeschi dell’associazione K.P.E. (Katholischen Pfadfinderschaft Europas), ma anche di altre associazioni e nazioni appartenenti alla grande famiglia degli Scouts d’Europa.
Grazie a questo incontro, abbiamo trascorso dei bei momenti insieme ai nostri compagni di strada che vivono la nostra stessa promessa in altre città, regioni e paesi.
La nostra interazione si è basata su un pilastro del metodo scout, ovvero l’espressione, ed in maniera particolare sulla musica e sul canto, lingue universali.
La gara svoltasi nel pomeriggio di sabato ci ha anche fatto riflettere sulle differenze fra la cultura musicale del nostro paese e quella tedesca e ci ha fornito un importante punto di partenza per migliorare.
Più che una competizione, però, è stata una condivisione della propria cultura e della propria personalità attraverso note e voce che ci hanno regalato uno spazio sano dove esprimerci e divertirci.
Questo aspetto è stato percepito dai nostri ragazzi soprattutto la sera del sabato, quando, dopo la gara, ci siamo riuniti in una grande stanza avvolta da un’atmosfera suggestiva, quasi improvvisata, creata da qualche canzone e da un filo di luce ad illuminare i nostri volti stanchi, ma contenti.
Nell’occasione siamo riusciti anche a scambiare, non senza difficoltà, qualche parola con ragazzi e ragazze di altri paesi.
Il mattino successivo, dopo la Messa, siamo ripartiti con lo zaino in spalla, come dopo un’uscita; solo che questa volta abbiamo portato a casa pochi passi, ma molta strada, nuovi volti, nuove canzoni, stimoli diversi e più forti per continuare a miglioraci e a proseguire al meglio la nostra Strada.