Il Campo Carpegna 2013 in un live-tweet Raccontare l’esperienza scout

di Alessandro Cuttin @afcuttin

Ai nostri lettori e follower più attenti non sarà sfuggito un piccolo esperimento che la redazione di Azimuth ha condotto in occasione dell’ultimo Campo Carpegna. Dopo aver mosso i primi passi su Twitter in occasione del Campo Nazionale, grazie allo spirito innovativo delle pattuglie nazionali Scolte e Rover, abbiamo provato a rendere più sistematico e coordinato il racconto di un’esperienza associativa in tempo reale.

Ci siamo così cimentati in un live-tweet: non è solo una cronaca fatta sul momento, ma è uno strumento che consente un coinvolgimento più ampio sulla base di una successione di tweet mirati.
L’importante è farlo in modo continuo: per una ventina di minuti, qualche ora o, come nel nostro caso, alcuni giorni.
È un modo di usare Twitter che si presta a diverse occasioni: uno o più partecipanti ad un convegno possono raccontare i punti salienti delle relazioni, oppure è l’occasione per interagire con un personaggio noto e porgli delle domande. È possibile anche condividere consigli o esperienze su un particolare argomento, o arricchire la propria fruizione di un programma televisivo o radiofonico interagendo con il programma o con gli altri utenti che lo stanno seguendo. Si può così partecipare ad un grande evento anche senza presenziare. A qualcuno non sarà sfuggito come, prima della GMG, alcuni giornali titolassero impropriamente Francesco concede l’indulgenza via Twitter. Il punto è che la Chiesa, prima di altri, ha già capito la presenza di nuovi modi e nuovi mezzi per essere coinvolti.

Il Campo Carpegna è stato un ottimo banco di prova: la durata limitata, la presenza al campo di alcuni capi che usano quotidianamente i social network (Marco @bertoldimarco, Gipo @gipomontesanto, Silvia @biancospi, Marco @ucavaler e padre Claudio @mioriko93) e un accordo veloce sull’hashtag da usare sono stati i presupposti che ci hanno permesso di raccontare il campo anche a chi è rimasto a casa. Spontaneamente sono stati ricoperti diversi posti d’azione: c’è stato chi ha diffuso notizie e istantanee in presa diretta da Milo, e chi le ha curate da casa. Il risultato lo potete leggere qui: storify.com/FSE_Azimuth/campo-carpegna-2013.
È certamente un’operazione impegnativa, soprattutto in termini di tempo: quello necessario a mandare tweet (in questo senso, più si è, meglio è) e quello che serve a retwittarli o raccoglierli e organizzarli.
Ecco perché essa va intesa come un mezzo in vista di uno scopo: pensiamo che la possibilità di tradurre lo spirito che anima la nostra vita associativa in modo leggibile anche a chi è profano, o la potenzialità di trasmettere quello che c’è di buono nello Scautismo attraverso questi nuovi mezzi non debbano essere sottovalutate.

Al tempo stesso, è opportuno che determinati argomenti oggetto di riflessione tra i capi responsabili siano tenuti riservati: la riflessione e la meditazione non vanno d’accordo con la telecronaca.
In un’ottica formativa e informativa, un live-tweet si può dire riuscito se, oltre a raccontare gli accadimenti, comunica dei contenuti. Sono questi infatti che ci differenziano: un fine settimana in tenda lo possono fare tutti, ma noi sappiamo renderlo un forte momento educativo: bisogna farlo intendere.

In modo spontaneo, anche se concordato con i responsabili associativi, quest’estate sono stati raccontati anche alcuni nostri campi di formazione capi, a partire dai campi scuola di branca Lupetti sino a quelli di branca Rover e di branca Guide.
Dunque, è difficile negare che la fratellanza scout trovi una naturale estensione nelle relazioni sui social network, rinforzandole e dando loro una continuità che va oltre l’evento speciale; anche a livello internazionale. Detto questo, se in futuro vi vorrete cimentare nel raccontare qualche altro evento importante per voi, il vostro gruppo o l’Associazione, vi lasciamo con cinque semplici consigli nel riquadro a fianco. Fatecelo sapere su @FSE_Azimuth!

CINQUE REGOLE PER UN LIVE-TWEET EFFICACE

  • Concordare un hashtag unico, che non sia già usato altrimenti. Da evitare quelli troppo generici (ad esempio #FSE) o troppo lunghi (#CampoScuolaEsploratoriSoriano). Nel nostro caso #Carpegna2013 è stata una scelta semplice ed efficace.
  • Stabilire i posti d’azione Suddividere gli incaricati in diffusori di informazione (testo, foto, video) e in curatori di informazione.
  • Garantire continuità Il coinvolgimento è maggiore se il flusso di notizie è costante (ma non eccessivo); è più semplice se si è almeno in due.
  • Non serve essere presenti! L’interazione è possibile anche se si è lontani: è questo il bello!
  • Non essere troppo gergali Twittare Oggi gli  #RS si ritrovano per la #DaG dice qualcosa solo agli addetti ai lavori. Gli altri cosa capiscono?
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Posted in 5/2013, Giocare il Gioco