Fabio Sommacal – Commissario Nazionale Esploratori
Ogni tanto mi piace aprire un libro, fra quelli scritti da B.-P., per approfondire qualche argomento che mi sta a cuore, per capire dalle sue parole sempre molto semplici come sia possibile raggiungere il successo educativo con i nostri esploratori.
Il sistema delle Pattuglie è l’aspetto essenziale per il quale l’educazione scout differisce da quella di qualsiasi altra organizzazione. Quando il sistema è applicato correttamente deve assolutamente riuscire: non può essere diversamente!
La divisione dei ragazzi in Pattuglie di sei-otto ragazzi ciascuna e l’educazione che ciascuna riceve come unità separata sotto la guida del proprio capo sono il segreto del buon reparto.
La pattuglia è l’unita dello Scautismo sempre, si tratti di lavoro o di gioco, del buon ordine delle attività o di servizi da prestare.
Dando responsabilità alla persona si compie un passo di valore inestimabile per l’educazione del carattere, ed è ciò che si ottiene immediatamente affidando al capo pattuglia il comando responsabile della sua pattuglia. Spetta a lui comprendere e sviluppare le qualità di ciascun ragazzo nella sua Pattuglia. Sembra un compito troppo difficile, ma in pratica questo sistema funziona.
Poi, attraverso l’emulazione e la competizione tra pattuglie, si giunge a creare uno spirito di pattuglia, cosa assai positiva poiché tiene alto il livello tra i ragazzi e mantiene continuamente un più alto livello di rendimento scout. Ogni ragazzo della Pattuglia si rende conto di rappresentare egli stesso una unità responsabile, poiché sa che l’onore del suo gruppo dipende in una certa misura dalla sua abilità nel “giocare il gioco”.
Da questo brano de “Il Libro dei Capi” emerge in modo chiaro, ancora una volta, la figura del Capo Squadriglia, come perno di tutto il nostro metodo educativo, ma ancor più in questo momento ne colgo due aspetti significativi, che condivido con voi:
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ogni squadriglia, affidata a un Capo, è un ambiente educativo, e lo è sotto la guida e la responsabilità proprio di uno di loro, il Capo Squadriglia, che diventa responsabile dei propri esploratori…
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il Capo Riparto deve dare responsabilità vera al proprio Capo sq., per la formazione del suo carattere, per renderlo forte, per farne una guida autorevole.
E’ proprio qui il punto fondamentale del rapporto fra Capo Riparto e Capo Squadriglia: la fiducia, che non a caso è citata nel primo articolo della Legge Scout.
La relazione personale che fra i due deve sussistere, la fiducia reciproca, sono le basi non solo della reciproca stima e crescita personale, ma anche del successo educativo all’interno della Squadriglia stessa.
Ma come vivere questo rapporto fra Capo ed Esploratore?
E’ semplice, bisogna viverlo assolutamente in modo sincero, fianco a fianco, da fratello maggiore… sì, prima di tutto da fratello, che condivide nel bene e nel male una esperienza di vita quotidiana che ci accomuna, e… da fratello maggiore, perché il Capo Riparto deve sapersi prendere cura anche di coloro ai quali il Signore ha affidato una Squadriglia; essi sono persone in crescita, in formazione, che attraverso il nostro esempio di Capi sanno fare come noi, e spesso meglio di noi !
Il Capo Riparto, cercando di incarnare la Legge Scout nella propria vita, assume anche l’onere (oltre che l’onore) di trasmettere col proprio esempio la bellezza dell’essere Capo, dell’essere uomo di carattere, di essere persona che sta vivendo in modo equilibrato nel mondo – ma anche per il mondo – senza timori di dimostrare cosa vuol dire essere leale, sincero, di essere persona trasparente verso Dio e persona che, non dimentichiamolo in questo Anno Santo, sa anche fare esperienza della Misericordia del Signore, accostandosi alla Riconciliazione per chiedere perdono delle proprie mancanze.
E’ meglio passare per super-eroi, ma distanti dalla vita del ragazzo, o è meglio essere persone che, con i propri limiti e le proprie debolezze, sanno chiedere aiuto, e sanno pian piano guidare sempre di più gli esploratori più piccoli?
La domanda è retorica, lo so, e la risposta la conosciamo tutti.
Cari Capi Riparto,
non abbiate paura a vivere con gli esploratori un rapporto sereno e sincero, affinché guardando a voi sappiano trovare un fratello maggiore, che li sappia consigliare, che si metta al loro fianco, ma senza mai sostituirsi a loro (quello non sarebbe dare fiducia)!