Carrefour Branca Esploratori – La squadriglia, il sentiero, la legge

Tanti, davvero tanti, gli stimoli emersi nel confronto fra i Capi della Branca Esploratori sui temi assembleari in quel di Soriano, tanto da poterli mettere alla base non solo del prossimo triennio, ma anche di quelli futuri. Del resto, si è visto – partendo dal tema delle famiglia – come sia importante che il Capo Riparto faccia funzionare davvero il “sistema delle Squadriglie” nel suo Riparto, in modo
tale che vi sia fin da subito una responsabilizzazione del ragazzo. Quest’ultimo, conscio del suo ruolo, deve saper mettere tutto
sé stesso in quello che fa, per partecipare attivamente alla vita di quella piccola cellula di società che può essere la sua squadriglia,
la sua famiglia, etc. Legato anche a questo argomento, in vista della crescita del giovane, ecco le riflessioni sul “lavoro”, che in età esploratori di fatto non tocca direttamente il ragazzo (se non magari proprio alla fine della sua vita da esploratore con qualche esperienza estiva); grande la necessità per famiglia, Capi, società, di trasmettere un’etica del lavoro, che sia vissuta da chi si sente
di fare qualcosa, dal panettiere al professore, dal medico all’imbianchino, dall’architetto al commesso, per rispondere a quella vocazione che ci porta a cercare un posto nella società ove ci sentiamo di poter dare qualcosa e di sentirci realizzati, per dirla alla B.-P., perché quello che facciamo “migliora il nostro mondo”. Ecco quindi che specialità, incarichi, posti d’azione, sono di nuovo tutti possibili mezzi che il metodo ci offre per aiutare i nostri ragazzi a crescere nella società ove – è innegabile – in questo momento specifico avvertono più che mai il senso di precarietà del lavoro che, se non li interessa direttamente di persona, interessa i loro genitori, le loro famiglie… per cui anche loro! Insegnare il gusto della “cosa ben fatta” aiuterà certamente a preparare nuove persone che nel mondo del lavoro potranno trovare la giusta soddisfazione personale, assumendosi responsabilità perché fin da piccoli sono stati abituati a farlo, nonostante la crescita educativa di ciascuno sia sempre contraddistinta da fragilità, incertezza nelle scelte. Ecco perché di fronte a questa terza sfida, quella appunto dell’educazione, il nostro metodo ci offre la vita di squadriglia, il Sentiero, il Consiglio di squadriglia. E anche qui l’esempio del Capo riparto diviene importante, fondamentale, per dare fiducia al ragazzo, insegnarli la coerenza dimostrandosi una persona sempre credibile, che sa vivere con gioia la Legge Scout, i Comandamenti, la propria scelta dei valori cristiani. L’attenzione all’altro – tipica della vita di sq. – è poi il perno fondamentale che cerchiamo di sviluppare negli esploratori per educarli alla missionarietà, con uno Spirito sempre nuovo di voglia di mettersi in ascolto, di conoscere anche quanto è nuovo, diverso, ma che al tempo stesso permette di crescere nelle proprie scelte, che le fa approfondire, come ad esempio le proprie innegabili radici cristiane, che per vivere una Fede consapevole vanno conosciute, condivise, vissute. Tanti, molti, moltissimi gli stimoli, certo… ma questo è il bello! Alla bravura di ogni nostro Capo ora non resta che mettere in pratica il tutto con i propri ragazzi, secondo le loro necessità e specificità, conscio che il nostro educare è solo una collaborazione al Dio educatore che fa crescere i nostri giovani, nella speranza di un mondo sempre migliore!

Fabio Sommacal

Tagged with: , ,
Posted in 3/2012, Approfondimenti, Assemblea-2012