Alla Camera dei Deputati

Lezioni di Costituzione

Stefano Bertoni (stefano.bertoni1970@gmail.com)

È il 2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana, e gli scranni dei deputati vengono occupati da oltre seicento giovani invitati speciali: oltre a quattrocento studenti che hanno partecipato al concorso «Dalle aule parlamentari alle aule di scuola – Lezioni di Costituzione» e a volontari del Servizio Civile, sono presenti anche ottanta tra scolte, rovers e Capi della nostra Associazione, guidati dalla Vice Presidente Laura Casiccio.

La Presidente del Senato, Laura Boldrini, ringrazia i giovani presenti e li sprona. «Serve la vostra capacità di indignarvi per ciò che non va, ma più ancora serve il vostro coinvolgimento. Se la politica così com’è non vi piace, a volte non piace neanche a noi, cambiatela. Ma occupatevene. Altrimenti qualcun altro lo farà al posto vostro».

Grazie, prosegue la Boldrini, per la scelta del Servizio Civile e per l’azione nel Movimento Scout, «antidoto prezioso alle manifestazioni di individualismo, di indifferenza e cinismo… Magari non fate notizia, ma fate da collante necessario a tenere insieme una comunità, soprattutto nel servizio reso a chi vive ai margini, a chi non ha voce».

Dopo il rappresentante per il Servizio Civile, prende la parola Flavia Ori, Scolta del Roma 5 Regina Pacis di Ostia. Emozionata ma convinta, Flavia legge il suo discorso, circondata dalle altre scolte e dai rover presenti.

Signora Presidente della Camera dei Deputati,

Signor Presidente del Senato della Repubblica,

l’Associazione Italiana Guide e Scout d’Europa Cattolici, che qui rappresento, vi ringrazia del gradito invito.

La nostra presenza qui, oggi 2 giugno 2016, ci è particolarmente gradita perché, nello stesso momento in cui celebriamo il 70esimo anniversario della nascita della Repubblica, ricorrono anche i 40 anni di vita dell’Associazione e i 100 anni di presenza dello Scautismo cattolico in Italia.

Baden-Powell, fondatore dello Scautismo, lo pensò come strumento educativo per la crescita della persona, protagonista di una cittadinanza attiva e responsabile nella comunità in cui vive. E così è stato per molti italiani, che hanno vissuto l’esperienza scout come luogo di crescita, di libertà, di impegno e di momenti felici.

Noi abbiamo scelto di vivere nello Scautismo perché in esso troviamo una strada che ci aiuta a diventare cittadini migliori ed essere, quindi, partecipi della crescita del nostro Paese.

Vivere l’Avventura nella natura, condividere con altri il cibo cucinato insieme, superare le difficoltà dei rapporti interpersonali, camminare e dormire fianco a fianco: è questa l’esperienza che viviamo nelle nostre Unità con l’aiuto dei Capi; un vissuto quotidiano che ci introduce ad assumere impegni nella vita adulta come membri partecipi della vita sociale, locale e nazionale.

Essere cittadini è per noi prima di tutto essere pronti ad aiutare chi ha bisogno, perché possa essere parte di una comunità, soprattutto chi fa più fatica: è questo l’aspetto educativo della Buona Azione che gli scout cercano di fare ogni giorno.

Essere cittadini è rispettare le leggi, anche quando costa fatica: è questo l’insegnamento che riceviamo dalla Legge scout e dalla Promessa.

Essere cittadini è vivere con uno stile che non spreca le risorse naturali e ambientali: lo Scautismo abitua all’essenzialità, perché uno zaino pesante rende duro il cammino.

Essere cittadini è dare testimonianza di onestà, di rapporti leali con tutti, di rispetto per ogni persona: nello Scautismo viviamo in piccoli gruppi perché ciascuno impari a convivere con gli altri, in fraternità e prendendosi cura del più piccolo.

Come le generazioni che ci hanno preceduto, noi giovani Guide e Scout d’Europa italiani vogliamo contribuire affinché il nostro Paese rimanga una repubblica libera, accogliente ed un esempio di civiltà.

Come tutti i giovani sogniamo un futuro pieno di felicità e di opportunità: perché questo sia possibile ciascuno deve portare il proprio contributo per il bene comune.

Noi scout lo faremo con il sorriso sulle labbra e con la speranza nel cuore.

Concludo con i tradizionali saluti scout: Buona Caccia e Buona Strada.

Grazie a tutti.

Dopo l’intervento del Sottosegretario di Stato al Ministero per il Lavoro e le Politiche Sociali, Luigi Bobba, che ha ricordato come anche le sue due figlie abbiano percorso il cammino scout, è il momento del Presidente della Camera, Piero Grasso, che conclude la cerimonia.

«Il Parlamento è vostro. Abbiamo bisogno della vostra passione e dei vostri sogni», dice Grasso, citando le parole del Mahatma Gandhi: «Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo».

«Ciascun articolo della Carta – ha proseguito il Presidente, rivolgendosi ai giovani presenti in Aula – è ancora oggi, dopo così tanti anni, una fonte pura di ispirazione perché contiene in sé una bellezza e una forza che possono aiutarvi nelle vostre scelte, presenti e future».

Dopo la cerimonia, i ragazzi si scatenano, cercando di immortalare l’incontro con gli smartphone e attorniando allegri i due Presidenti.

I rover e le scolte tornano a casa “orgogliosi di essere scout e cittadini italiani”, come racconta Nicolò, rover del Roma 5. “In questo momento di incertezze per l’Italia ci sentiamo ancora più motivati a compiere il nostro servizio in maniera attiva, al fine di coinvolgere altri giovani come noi ad apprezzare la vita all’aperto e in comunità. Speriamo – conclude Nicolò – che tutti i cittadini italiani, insieme a noi, si impegnino a migliorare questo piccolo pezzo di mondo che è la nostra nazione”.

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