Già quasi 1.000 Capo e Capi della nostra Associazione si sono riuniti negli incontri di marzo, abbracciando le 4 regioni ed i 4 punti cardinali. Ci siamo riuniti da Verona a Messina, dall’est all’ovest. L’obiettivo principale: confrontarsi sui temi assembleari e costruire un sentire comune, che sia capace di rendere la prossima Assemblea Generale un momento davvero propulsivo. Lo stesso programma, le stesse tematiche su cui confrontarsi, la stessa struttura, le stesse relazioni da conoscere…
Mi ha lasciato molta impressione la frase di un Capo, mentre lasciavo l’incontro di Soriano della Regione Ovest: “Poche volte ho visto l’Associazione così…”.
Era un capo giovane ma esperto: che avrà voluto dire con “così…”?
Si sa, i puntini di sospensione in italiano sono davvero micidiali ed anche poco “educati” ed ortodossi. E già, perché uno dice “così…” e l’altro può pensare di tutto. Però quello che le parole non dicono viene detto dagli occhi, e quelli di questo capo erano felici di aver vissuto un momento così comunitario. Certo che le verifiche successive e le riflessioni a freddo hanno generato molti spunti di miglioramento, certo che tutto si può fare meglio. Ma veramente unanime è stata la grande risposta che i Capi hanno dato soprattutto quando sono stati chiamati a ragionare e a confrontarsi sulle tematiche.
Non tutti avevano apprezzato le tracce, non tutti ne avevano colto l’opportunità o la stessa idoneità. Ma tutti, una volta in cerchio, hanno messo il proprio cuore e la propria mente negli occhi degli altri fratelli Capi, per trovare insieme condivisione, forza e capacità educativa. E tanti erano i fazzoletti colorati di gruppi diversi. Tante le comunità di Capi al gran completo, per tanti è stato proprio un bel momento di Gruppo oltre che associativo.
All’inizio tutti noi in Commissariato (ed anche in Direttivo) abbiamo faticato a mettere a fuoco questa attività. Era la prima volta per noi, sulla carta era in grado di coinvolgere quasi 1.600 persone, tra Capi brevettati censiti e Capi unità. Ci preoccupavano i numeri, i tempi, le modalità, la reazione dei Capi giovani, quella dei Capi esperti, …di tutto, di più!
Ancora una volta voi, Capi di questa magnifica Associazione, avete risposto oltre le aspettative. Ancora una volta ci avete dimostrato che occorre ricercare con forza e senza paura le occasioni di confronto e di vita associativa.
Ne sentiamo forte la necessità, specie in quelle realtà dove il Distretto o il Gruppo è isolato, dove il contesto sociale è quantomeno distonico, dove il panorama educativo appare complesso ed instabile. Lì l’associazione può e deve dare un respiro più grande ed appagante.
Nella Regione Ovest sono mancati quasi completamente tre gruppi al sabato, perché investiti davvero dalla tragedia di aver perso Alice Di Pietro, la Capo Cerchio del Roma 16, a seguito di un terribile incidente automobilistico. Di tutti i capi presenti pochi avevano conosciuto Alice, ma durante la Santa Messa finale, alla presentazione del fazzoletto di gruppo durante l’offertorio, tutti ne hanno sentito la vicinanza, tutti hanno visto l’aiuto che da lassù ha saputo mandarci.
Pietro Antonucci Commissario Generale