Viaggio al centro del metodo scout

guide-3Marusca Tenaglia – Vice Commissaria Nazionale Guide

Il sistema delle Squadriglie è l’aspetto essenziale per il quale l’educazione scout differisce da quella di qualsiasi altra organizzazione. Quando il sistema è applicato correttamente deve assolutamente riuscire: non può essere diversamente”.

Con una delle molte citazioni del nostro fondatore B.-P. infiliamo gli scarponi per iniziare un importante viaggio che ci porti all’origine e alla genialità del Metodo scout, un viaggio che ci porterà nel cuore dello Scoutismo: la Squadriglia!

Ancora B.-P. ci aiuta in prossimità del primo bivio: “Ogni Riparto Scout si compone di due o più Squadriglie, di sei fino a otto ragazzi”. Ecco che davanti a queste parole, oggi il nostro Guidismo comincia a scricchiolare un po’: dai nostri quadrati, all’inizio dei nostri giochi, in risposta alle nostre chiamate, quali suoni ci giungono? Gridi di una o più Squadriglie in gamba? O campanelli di allarme?

Può capitare di essere distratte e considerare un successo avere un Riparto numeroso, con tanti premi in bacheca, per giunta con una Direzione di Riparto attivissima. Dobbiamo però sforzarci di osservare in maniera profonda, attenta e ragionata il nostro Guidismo e, andando a scomporne tutti i pezzi, chiederci se al centro della nostra azione educativa si trova la realtà delle squadriglie.

Poniamoci qualche domanda in merito:

  • il trapasso delle nozioni: viene applicato all’interno delle Riunioni di Squadriglia, o ricorriamo alla Riunione di Riparto per trasmettere nuove tecniche?

  • la Capo Squadriglia: è la ragazza chiave, scelta per merito, che sappiamo stimolare per condurre fraternamente le altre squadrigliere e far loro vivere il gioco del Guidismo? O è “semplicemente” la Guida più anziana?

  • la Vice Capo Squadriglia: è quella guida sulla quale, in complicità con la Capo Squadriglia, poniamo il seme e la continuità per il futuro della Squadriglia?

  • il Consiglio di Squadriglia: ha per le guide quel gusto di maturità e clima positivo per ideare sempre attività nuove?

  • le attività di Squadriglia: sono momenti di identità della Squadriglia, caratterizzate dallo stile e spirito scout? Si svolgono sulla base di un programma pensato e condiviso o sono improvvisate?

  • gli Incarichi di Squadriglia: sono realmente i primi passi verso le responsabilità e lo sviluppo della personalità delle ragazze che ci sono affidate?

  • i Posti d’azione: sono prontamente pensati e condotti in maniera tale da spingere le ragazze a scoprirsi persone ricche e talentuose?

  • lo spirito e le tradizioni di Squadriglia: sono alimentati da storie di avventure, sfide e passioni sempre nuove? O sono solo storia antica trascritta in un vecchio Albo d’oro?

  • l’Angolo di Squadriglia: accoglie una realtà di Squadriglia unita e con un bel senso di appartenenza e identità?

Il sistema di Squadriglia, dunque, è quell’insieme di elementi che se applicati fedelmente, portano al successo ed alla crescita delle ragazze, laddove di Squadriglie ce ne siano una, due o più!

Proviamo pertanto a porre la nostra attenzione su alcuni aspetti che vengono ultimamente spesso “snaturati” a causa di un eccessivo “ripartismo”:

  • la figura della Capo Squadriglia non è più al centro del nostro Guidismo: troppo spesso la Capo Riparto si sostituisce in quello che è il ruolo, proprio della Capo Squadriglia, di amicizia personale e solidarietà attiva con le guide;

  • la Squadriglia deve avere il tempo per conoscersi, affiatarsi e stare insieme negli anni: all’interno di un Riparto è fin troppo facile spostare squadrigliere per riequilibrarne i numeri (segnale peraltro di “guasto” al motore), mantenendo in vita Squadriglie che con meno di sei componenti faticheranno sempre a trovare identità propria e autonomia e quindi a “decollare”;

  • la Squadriglia spesso non ha un programma proprio e, laddove esiste, è costruito in conseguenza di quello di Riparto, tenendo a freno la spinta che potrebbe generare invece Imprese, Uscite e Riunioni, momenti di attrattiva per una Squadriglia;

  • la voglia e il bisogno di misurarsi con se stesse, insita nelle ragazze, sembra troppo spesso trovare luogo solo nella sana competizione tra Squadriglie, mentre può vedere la sua massima espressione proprio all’interno della vita di Squadriglia grazie agli Incarichi, ai Posti d’azione, al trapasso delle nozioni, alle Specialità e a tutti quei mezzi che soddisfano la fisiologica ricerca di riconoscimento e auto-realizzazione.

Dopo le riflessioni degli ultimi mesi affrontate in Pattuglia Nazionale Guide, immediato il pensiero va alla realtà delle Squadriglie Libere che alla luce di questo viaggio, diventano terreno e occasione autentica per riscoprire il sistema di Squadriglia, fatto di autonomia e responsabilità.

Non un’eccezione che esce dalla regola o una forma embrionale in attesa solo di sviluppo, ma l’ambito privilegiato del nostro “gioco” come concepito da B-P, ovvero:

“…il sistema delle pattuglie. Il principio si può riassumere così: ogni individuo nella pattuglia è reso responsabile, sia in sede che al campo, di un suo contributo ben preciso al buon funzionamento dell’insieme. Il sistema mette tra l’altro in rilievo la posizione e la responsabilità di un capo pattuglia, e accresce l’interesse personale e le qualità di civismo di ciascun membro, mentre fa sorgere un più forte spirito di comunità del gruppo.”

Riprendiamo dunque il nostro cammino, ripartendo dalla centralità della Squadriglia, con lo stile della Capo capace di offrire una “tempestiva vicinanza” e allo stesso tempo in grado di mantenere una “paziente distanza” dalle ragazze che il Signore le ha affidato, forti e consapevoli degli strumenti che il Metodo ci offre e animate dalla piena speranza e dall’amore cristiano.

Posted in 3/2016, Giocare il Gioco