Lo spirito di B.-P. Il sorriso scout: è possibile?

Giuliano Furlanetto – Vice Commissario Generale Scout

“Il nostro scopo è di fare dei nostri ragazzi cittadini sorridenti” (Il libro dei Capi)

Sorriso e Scoutismo
Il nostro Capo si preoccupa di ricordarci in ogni occasione che sorridere è fondamentale per essere dei buoni Scout. Sembrerà forse una cosa da nulla, ma perché B.-P. si dedica tanto a dire che dobbiamo fare dei nostri ragazzi dei cittadini e come primo attributo dice sorridenti?

Il sorriso è d’oro
Vi è mai capitato, per strada, in autobus, di osservare le espressioni delle persone che incrociate? Il più delle volte si tratta di volti assorti nei propri pensieri/occupazioni, caratterizzati da smorfie in cui i muscoli del viso assumono le conformazioni più strane. Cambiamo prospettiva ed entriamo nei nostri Gruppi: affrontiamo le difficoltà e i problemi con il sorriso sulle labbra o viene più facile lamentarci? Ancora di più: in unità come ci comportiamo? Il sorriso è più frequente di altre espressioni? Più ancora: come viviamo la nostra vita quotidiana? Più sorridenti o più imbronciati?

Sorriso e risata Lupetto
Nel Manuale dei Lupetti: “Se un forestiero ha bisogno di un’indicazione, certamente cercherà di trovare … un Lupetto, perché è sicuro che [saprà] dargliela; sa anche che gli risponderà prontamente ed educatamente … sorridendo”. L’essere di utilità lo si farà di cuore, non per averne un ritorno immediato, ma in una maniera che ci rende felici e l’immagine di questa contentezza è il sorriso del Lupetto. B.-P. nella terza parte del Manuale sottolinea che “Il riso è essenziale. Abbiamo sostenuto che nella formazione Scout lo sviluppo del sorriso Scout è un complemento necessario; nei Lupetti il sorriso dev’essere una risata. Ridere controbatte la massima parte dei mali del bambino e spinge all’allegra fraternità e ad ampia mentalità. Il bambino che ride molto, mentisce poco”.

Sorriso e Avventura
Su Scouting B.-P. mette in relazione l’ambiente tipico degli Esploratori, l’avventura all’aria aperta, alla modalità di saperla vivere in maniera positiva con il sorriso sulle labbra: “Anche l’hike è una splendida avventura … Vi fortifica e vi indurisce in modo tale che poi non temerete più ne vento ne pioggia, ne caldo ne freddo. Li prenderete come verranno, provando quel senso di forma fisica che vi metterà in grado di affrontare ogni fastidioso inconveniente con un sorriso”. La Legge Scout coniuga il sorriso allo zufolare. Quando l’Esploratore si troverà, anche nelle difficoltà, sarà in grado di superarle perché lo farà sorridendo e fischiettando. E gli esempi che il Capo ci mette dinnanzi sono sempre molto simpatici: “Quando un treno vi scappa sotto il naso o qualcuno vi pesta il callo favorito … dovreste sforzarvi di sorridere immediatamente, e quindi fischiettare un motivo, e tutto andrà a posto”. Il sorridere infine è una questione di salute, e soprattutto è un modo per far star bene gli altri, ancora una volta con un occhio verso l’educazione attiva di attenzione a chi ti è vicino: “Mancanza di allegria significa mancanza di salute. Ridete più che potete, perché questo vi farà bene: quindi ogni volta che avete occasione di farvi una buona risata, fatevela. E  quando vi è possibile, fate anche ridere il prossimo, perché questo gli fa bene. Se siete turbati o nei guai, cercate almeno di sorridere: se ve ne ricordate e vi sforzate di farlo, vi accorgerete che davvero è tutta un’altra cosa”.

Sorriso e Strada
Su Rovering un’immagine di felicità vera, reale e virile il Fondatore ce la tratteggia molto bene con il ritratto di un Rover che arriva per campeggiare, presso la sua dimora. “È un solido Rover, di circa diciotto anni … È venuto a piedi da lontano con lo zaino sulle spalle”. Con se il Rover porta molto poco, il necessario per vivere. Ora arriva la parte fondamentale: “Oltre a questo carico porta con sé qualche cosa di più importante, un sorriso gioioso sul suo volto abbronzato”. La vita all’aria aperta, a contatto con le cose reali ed essenziali dell’esistenza porta questo giovane uomo ad essere felice e a palesarlo con un sorriso gioioso incastonato in un volto che ha goduto del sole. In tal maniera la Natura e le cose della vita sono vissute nella giusta dimensione e accolte con un sorriso tra le labbra anche nel caso di difficoltà. “La notte scorsa ha dormito all’aperto sotto la pioggia e con un vento violento, benché io gli avessi offerto di coricarsi sotto un tetto. Fece semplicemente notare, con una risata, che l’estate era stata molto calda e che un po’ di vento freddo era un cambiamento che gli avrebbe fatto bene”.

Sorriso e carattere
La formazione della personalità forte in grado di cavarsela in ogni situazione, è una delle finalità fondamentali nello Scoutismo. B.-P. si basa essenzialmente sulla costruzione del carattere che avviene tramite attività che si fanno corpo (salute e forza fisica) e si concretizzano nel saper fare (abilità manuale) con il fine di essere utili (servizio del prossimo). Con lo Scoutismo facciamo sì che i giovani si autoeduchino a vivere bene, felici, dando le corrette proporzioni a tutte le cose e questo passa anche attraverso il vero sorriso che aiuta a superare i problemi e ad accogliere pienamente il prossimo.

Posted in 2011, 6/2011, Annualità, Giocare il Gioco