Lo spirito del pellegrinaggio

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Alessandro Cuttin

Dando seguito alla disposizione speciale del santo padre Francesco, per cui in ogni diocesi è presente una Porta della Misericordia, il gruppo Trieste 1 Giulio Rella, dell’Associazione Italiana delle Guide e Scout d’Europa Cattolici, ha aderito all’invito del Papa, e si è messo in cammino verso la Porta Santa, aperta dal nostro Vescovo a San Giusto.

Il pellegrinaggio è iniziato al santuario di Monrupino, snodandosi per le chiese che sono legate alla vita del gruppo: oltre ai santuari della Beata Maria Vergine Assunta e Monte Grisa, che spesso ci accolgono, il cammino ha toccato le parrocchie di Maria Regina del Mondo e quella dei Santi Ermacora e Fortunato, che ci ospitano stabilmente, per concludersi in cattedrale con il passaggio della Porta Santa e la celebrazione eucaristica.

Ogni unità, nei mesi precedenti, ha seguito un itinerario di preparazione per accogliere la grazia sovrabbondante del perdono di Gesù Cristo, e meditare sullo spirito del pellegrinaggio, icona del cammino che ogni persona compie nella sua vita.

Questo spirito è stato richiamato per mezzo di alcuni gesti simbolici. Gli adulti e i giovani hanno percorso il cammino più lungo, circa venti chilometri a piedi partendo di prima mattina.

Anche per il pranzo è stato consumato un pasto volutamente semplice e frugale: pane, olive, formaggio, acqua e vino.

Poi, seguendo l’uso delle principali vie di pellegrinaggio, ognuno aveva la sua credenziale del pellegrino, su cui è stato apposto dai parroci il timbro di ogni chiesa, promemoria tangibile dell’unica carta di identità del cristiano che, come ha ricordato il Santo Padre nel recente giubileo dei ragazzi, rimane la misericordia.

Nelle tappe intermedie, ogni fascia di età ha proposto agli altri pellegrini una pausa di riflessione, momento di sintesi dell’itinerario di preparazione dei mesi precedenti e occasione di condivisione del senso del pellegrinaggio.

In particolare i più piccoli, lupetti e le coccinelle hanno spiegato, con una semplice ma efficace recitazione, quali sono i simboli del pellegrino, ed il loro significato: la bisaccia, il bastone e la conchiglia.

Lungo il cammino, il gruppo è stato accompagnato da numerosi assistenti ecclesiastici: don Andrea Russi, don Fabio Gollinucci, don Sergio Frausin, don Karol Boltryk, don Lorenzo Magarelli.

A loro e ai parroci delle chiese visitate va la gratitudine del gruppo intero per la loro disponibilità e presenza continua.

In particolare, don Karol ha coronato il suo pellegrinaggio pronunciando la promessa scout, entrando così a far parte della nostra grande famiglia.

Posted in 3/2016, Regionando