Cammino di Pasqua 2014
Cecilia Caretti – Capo Fuoco Roma 4
“Quando il desiderio di uscire pervade totalmente le nostre membra e d’un tratto, rannicchiati nella nostra tana, sentiamo un richiamo verso spazi aperti e luminosi, è allora che la voglia di evasione diventa sete di rinascita, invito ad andare più lontano. Siete in marcia per andare in qualche direzione e camminando qualcosa di simile all’infinito vi libera dal vincolo di sterili domande; troverete l’esatta misura delle cose e il combattimento tumultuoso delle vostre notti scioglierà le sue chiome di sogno, per lasciarle libere nel vento e il vento sposerà il ritmo dei vostri passi e li condurrà lassù. Lassù dove sarete spogliati e completamente disponibili. E allora sentirete il Soffio della Sua Presenza”
(Mylène Vachette).
La Sua Presenza…ecco cosa ricerco partecipando al Cammino di Pasqua, e cosa vorrei trasmettere alle mie Scolte invitandole a prendervi parte: quella presenza così difficile da percepire nella vita di tutti i giorni, piena di impegni, problemi, stress; una pace così bella e profonda, a cui la mia anima anela come non ne potesse fare a meno. Sono immagini a noi molto conosciute, il cammino, la riflessione, ma c’è dell’altro: è vivere con Gesù la sua passione, le sue preoccupazioni, le sue paure, in un clima di condivisione e raccoglimento che non fanno altro che indirizzarci naturalmente verso la Gioia che la Risurrezione di Gesù viene a portarci!
Ho vissuto il mio primo Cammino di Pasqua da Scolta ma quest’anno, benché siano passati vari anni ormai, ho ritrovato esattamente lo stesso spirito di comunione e condivisione che avevo trovato anni fa.
Partire, lasciare tutto (preoccupazioni, pensieri, impegni…) per decidere di vivere a pieno il Triduo Pasquale: ecco il grande dono che fa il Cammino di Pasqua, cammino organizzato ormai da vari anni dai Capi del gruppo Grosseto 1, che con impegno, amore e dedizione, e nonostante le numerose problematiche, mettono a disposizione il loro tempo e le loro energie per tutti coloro che vogliono partecipare a questo momento di fraternità. A Dio va sicuramente il primo ringraziamento per la possibilità di vivere questi giorni di Grazia, ma il secondo va a loro e alla loro generosità.
Logisticamente, il cammino ha inizio il mercoledì sera, per concludersi il sabato a pranzo e permettere a tutti di vivere la Veglia Pasquale nelle loro parrocchie e con il loro Gruppo.
Tutta la giornata del giovedì è guidata da delle chiacchierate improntate sull’esame di coscienza, mentre nel tardo pomeriggio si partecipa alla lavanda dei piedi presso la Chiesa del paese, dove avrà luogo anche l’Adorazione Eucaristica.
Se si riesce, come quest’anno, l’Adorazione dura tutta la notte, grazie alla disponibilità dei Fuochi e dei Clan a vegliare, dandosi il cambio, fino alla mattina successiva… perché un po’ di Servizio non fa mai male!
Il venerdì invece, in un clima di raccoglimento e “digiuno”, si accompagna Gesù sulla croce, vivendo con lui la sofferenza della Passione attraverso una profonda riflessione sulle sue ultime Sette Parole.
Scrivendo questo articolo mi sono resa conto che sono quattro i termini più frequentemente usati per descrivere questo evento: Fratellanza, Condivisione, Raccoglimento e Pace. Ma visto che questo è solo il mio pensiero, ho voluto chiedere a delle Scolte di esprimere il loro, e ve le voglio riportare, poiché penso che solo le loro parole possano realmente spiegare cosa questa esperienza dà:
“Ogni anno per me è una gioia partecipare al Cammino di Pasqua. Da 3 anni la voglia di vivere a pieno il triduo pasquale mi spinge a partire, a staccare la testa per tre giorni dalla vita frenetica dell’università e della città. I momenti di riflessione mi permettono di ragionare sulla mia vita personale e scout e soprattutto sulla mia Fede”.
“Quest’anno, come gli altri anni, c’è stato proposto di partecipare al cammino di Pasqua. Sentite le belle esperienze di quelle che già avevano partecipato a quelli precedenti, ho deciso di partire anche io. Per me è stato il primo, volevo vivere il triduo Pasquale in modo diverso da come l’avrei vissuto a casa. Questo cammino è stato molto più bello di come io me lo aspettassi, è stato bello condividere questo momento con persone coetanee (e non) che vivono le tue stesse esperienze. Mi sono piaciute molto le condivisioni ed è stato molto bello anche il percorso. Le condivisioni mi hanno aiutato a riflettere su molte cose nella mia vita. Camminare con lo zaino sulle spalle al fianco delle persone a cui voglio bene mi ha aiutato a sentirle sempre più vicine, specialmente in quell’atmosfera di riflessione”.
Auguro ad ognuno di voi di poter fare esperienza di questa pace, di questa fratellanza, di questa condivisione, perché la Pasqua ha bisogno di questo per essere vissuta a pieno, per cogliere la grandezza di quello che sta avvenendo, per sentire la presenza di Gesù tra noi, la sua sofferenza, ma al contempo l’amore che lo spinge a vivere questo ultimo grande sacrificio per noi e la nostra salvezza…e per tornare a casa con una gioia infinita nel cuore, data dalla certezza che “Cristo è Risorto, è veramente Risorto!”