Il Capo e la famiglia… la relazione continua!

foto 05Fabio Sommacal – Commissario Nazionale Esploratori

Il titolo di questo articolo assomiglia quasi alla frase dove, al posto di relazione, c’è scritto avventura… già, forse non sarebbe nemmeno male poter dire: Il Capo e la famiglia… e l’avventura continua!”.

Nel nostro servizio di Capi, molte sono le relazioni che intratteniamo: verso gli esploratori, verso le famiglie, verso gli altri capi e tante altre ancora.

Preferisco dire relazione “verso”, e non “con”, perché lo vedo di più come un atteggiamento di azione, andare incontro all’altro, per relazionarmi, e vuole essere uno stare fermo accanto all’altro mentre il tempo scorre.

Fra le definizioni letterali del termine relazione si trovano:

  • rapporto, connessione che intercorre tra due o più elementi,

  • legame tra due o più persone o cose,

e proprio così deve essere anche la relazione che lega il Capo Riparto con le famiglie dei propri esploratori: una connessione, un qualcosa di stretto, di forte, di intenso; è poi un legame tra due o più persone, e in questo caso direi almeno tre: Capo, papà e mamma del nostro esploratore (magari anche con i fratelli e altre persone, ma questo dipende poi dal singolo caso).

Potrebbero sembrare tutte cose scontate, queste appena esposte, e spero lo siano, ma mi fanno fare (e lo dico prima di tutto a me stesso) anche qualche riflessione più profonda che desidero condividere su queste pagine:

  • conosco davvero la famiglia alla quale appartiene ogni mio esploratore?

  • conosco sia il padre che la madre? o mi limito a sentire (magari tramite un gruppo whatsapp dei genitori del riparto, o una mailing list) solo uno dei due?

Cosa cambia? cambia, fidatevi! Cambia il fatto che ciascuno dei genitori vive il proprio rapporto col figlio in modo diverso, suo, personale, e compito nostro è anche quello di far sì che in questo rapporto l’esperienza di vita che il figlio fa nello scoutismo non sia un riempitivo del suo tempo, ma un vero momento di crescita, e ogni genitore ha il diritto (e da genitore dico anche il dovere) di sapere cosa vive suo figlio, per comprenderlo appieno in tutte le sue fasi della vita.

Relazione è anche legame, un legame fra il Capo e i genitori, per il bene di quel bambino o ragazzo che aiutiamo a crescere, senza per forza sempre proteggerlo, ma permettendogli di fare quelle esperienze di vita che sono fondamentali per la sua personalità.

Ecco il perché da Capi non possiamo non essere in relazione con la famiglia, perché necessitiamo di dedicare loro del tempo, importante tanto quanto quello che passiamo in attività all’aperto col nostro esploratore.

Un genitore va prima di tutto ascoltato, e non è scontato nemmeno questo.

Ascoltato, da Capo, con l’umiltà di uno che cerca di capire come può essere utile davvero a quell’esploratore che il Signore, attraverso quella famiglia, gli ha affidato, e come può essere anche utile a quella famiglia, aiutando quell’esploratore a riportare a casa, ai suoi genitori, quanto vive nello scoutismo; questo aspetto, quello del racconto del figlio che racconta al genitore quanto ha vissuto, è molto importante nella crescita del ragazzo, e anche nel suo rapporto con i genitori.

Ecco perché talvolta, aiutati anche dai social network che in realtà perseguono altri fini, sbagliamo a pubblicare in tempo reale le avventure dei nostri esploratori: ma perché a casa non possono raccontarle loro, a fine campo o fine uscita? perché devono viverle in tempo reale i genitori, che poi al racconto dei figli diranno “ho già visto“, deludendo così le aspettative di quel ragazzo che voleva raccontare a mamma e papà quanto era bravo a fare anche senza di loro?

Pensiamoci, mettersi in relazione è anche questo…

Una bacheca di facebook non è una relazione, parlare e raccontare è una relazione, vedere uno sguardo felice è una relazione, abbracciare un ragazzo al rientro da un campo o da una uscita è una relazione, permettere che un genitore gli dica “bravo, sei davvero forte e sono orgoglioso di quanto sai fare” è permettere la crescita di una relazione, anche per quella famiglia… è far vivere fino in fondo l’avventura della vita.

Pensiamoci, e Buona Strada!

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