Il cammino della FSE nella Chiesa italiana

Don Stefano Caprio – Assistente Generale

La nostra Assemblea generale dell’1-3 maggio 2015 si inserisce, per un disegno provvidenziale, nel cammino di preparazione di tutta la Chiesa italiana al Convegno Ecclesiale Nazionale, che si svolgerà dal 9 al 13 novembre 2015 a Firenze, sul tema In Gesù Cristo il nuovo umanesimo.
Grati di questa opportunità, vogliamo interrogarci a nostra volta sulla missione educativa che ci è stata affidata, che ha come scopo la formazione integrale della persona alla luce del Vangelo di Cristo.

Il Convegno Ecclesiale, come era avvenuto anche per quelli precedenti, si incrocia con gli Orientamenti Pastorali del decennio in corso (2010-2020), che invitano proprio a Educare alla vita buona del Vangelo.
Nell’invito rivolto dai vescovi a tutte le componenti della comunità ecclesiale, si sottolineano le dimensioni a cui la Chiesa italiana rivolge costantemente la sua attenzione in questo cammino.
Si tratta della evangelizzazione, attuata in spirito di dialogo con il contesto sociale italiano; della promozione umana, chiamata insistentemente in causa dai grandi cambiamenti sociali, etici e scientifici; dell’orizzonte comunitario nella convivenza e nel rispetto di regole condivise, e infine delle sfide esistenziali degli affetti, del lavoro e della fragilità umana. In tutto questo, affermano i vescovi, “Il Vangelo annunciato dalla Chiesa illumina di senso il volto dell’uomo e permette di intuire le risposte meno scontate ai suoi interrogativi” (cf. Gaudium et Spes 41).

Il grande compito che ci attende nasce dalla consapevolezza del bisogno delle persone nel tempo in cui viviamo, ci ricordano i nostri pastori: “E’ tempo di affrontare l’attuale crisi antropologica con la proposta di un umanesimo profondamente radicato nell’orizzonte di una visione cristiana dell’uomo”.
Crediamo che proprio questa definizione del “nuovo umanesimo” descriva in modo efficace quanto a noi è stato tramandato, nel metodo educativo scout.

Vediamo anzitutto l’annuncio della Buona Novella nei passaggi di continuità del nostro metodo, che di tappa in tappa rilancia la grande speranza di diventare pienamente uomini, buoni cristiani e buoni cittadini.
Nell’esperienza della piccola comunità della Squadriglia e delle sue articolazioni nelle varie Branche, troviamo l’immagine della vera fraternità apostolica.
In ogni applicazione metodologica troviamo infine una grande profondità spirituale, che ci spalanca all’incontro con Cristo e ci incoraggia ad affrontare l’esistenza senza smarrirsi di fronte alle domande e alle esigenze della realtà in cui siamo chiamati a vivere.

La nostra Assemblea quindi sarà un’occasione privilegiata, per riscoprire il tesoro di grazia che ci è stato donato: “Dalla Sua pienezza tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Gv 1,16).
Come affermano i vescovi, dobbiamo “fare i conti con l’esperienza dei nostri limiti, da intendere non come dei rassicuranti confini cui rassegnarci, ma come una soglia da valicare continuamente… può compiersi così il riscatto della verità dell’uomo”. Secondo l’invito più volte ripetuto da papa Francesco, vogliamo camminare insieme per formare persone nuove.

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