Campo Timonieri

Guidare una squadriglia

Marco Sebastiani – Incaricato Branca Esploratori Distretto Roma Ovest

Con il termine “timonieri” si vuole fare riferimento a quei ragazzi che, essendosi contraddistinti per spirito di servizio, capacità tecniche ed entusiasmo, sono pronti a prendersi l’impegno di guidare una squadriglia.

Per aiutare questi ragazzi a capire fino in fondo l’importanza di questo ruolo di responsabilità, il Distretto ha a disposizione il Campo Timonieri, strumento potentissimo che segna l’inizio di tutte le attività della branca esploratori.

Prendete 1 Incaricato di Distretto, 11 gruppi scout, 7 quartieri di Roma, 11 Capi Riparto e 27 esploratori che non si conoscono tra loro; programmare un’attività con questi numeri sembrava impossibile, ma non ci siamo persi d’animo.

La programmazione del campo Timonieri permette a noi incaricati di conoscere un po’ meglio come nei vari Riparti venga applicato il metodo di branca esploratori e poter consigliare diversamente dove serva.

In più, la presenza dei Capi Riparto in uscita garantisce una consapevolezza maggiore rispetto a ciò che viene detto ai ragazzi.

In tanti anni di servizio ho raccolto libri sussidi e manuali, ma una cosa ho imparato; ti saranno tutti inutili se non conosci i ragazzi a cui devi proporre le attività.

Con molta umiltà e pazienza abbiamo ragionato sui ragazzi che avrebbero preso parte all’uscita per delineare gli obiettivi comuni, obiettivi su cui impostare anche il programma dell’anno di Distretto.

La riscoperta dell’avventura e delle tecniche meno conosciute, la vita di Distretto vista come un supporto e come possibilità di confronto fraterno e non solo competitivo, l’intereducazione tra branca esploratori e branca guide pensata come educazione all’altro e come confronto costruttivo tra coetanei: questi gli obiettivi dell’uscita.

Anche se le previsioni meteo non promettevano bene, siamo rimasti fermi sull’idea iniziale di proporre ai ragazzi un’istruzione su come realizzare vari tipi di rifugi di fortuna solo con i teli cerati e pochi cordini, per poterci passare la notte; per molti capi squadriglia è stata una novità.

Ho potuto dare loro molti consigli pratici sulla pionieristica, grazie al supporto ricevuto dalla Pattuglia Nazionale Tecnica durante l’incontro con tutti gli altri Incaricati di Distretto, tenuto alla Base Brownsea di Soriano il fine settimana precedente.

Garantito il rifugio per la notte e assicurato che zaini e materiale non si sarebbero bagnati con l’eventuale pioggia, l’uscita è proseguita con un alternarsi di chiacchierate sul metodo esploratori, giochi tecnici e di movimento.

Con tanta curiosità da parte dei ragazzi siamo andati nello specifico delle responsabilità del ruolo del Capo Squadriglia, verso i ragazzi più piccoli a lui affidati e verso il Capo Riparto.

Insieme agli altri Capo Riparto abbiamo levato ogni dubbio sugli incarichi di squadriglia e sui posti d’azione, abbiamo dato i fondamenti ai Capi squadriglia per partecipare in maniera cotruttiva ad una Corte d’Onore, ad una riunione di Alta squadriglia e ad un Consiglio capi.

Per l’attività di intereducazione è stata Cristina, l’incaricata di Distretto della Branca Guide, a venirci incontro e con lei le trenta capo squadriglia del nostro Distretto.

Erano anni che nel nostro Distretto, per i molti impegni, non si era più riuscito ad organizzare un’attività di questo genere.

Dobbiamo dire che l’esperimento fortunatamente è riuscito molto bene.

Una prima parte dell’attività è stata dedicata al metodo di branca, con la dovuta attenzione alle diversità tra esploratori e guide; un secondo momento invece, più tecnico, ha visto i ragazzi cimentarsi nella realizzazione di un segnalatore luminoso e con questo a seguire un gioco di trasmissione e ricezione a squadriglie abbinate.

I nostri capo squadriglia, anche per fare bella figura con il gentil sesso 😉 si sono impegnati e sono rimasti concentrati per la miglior riuscita dell’attività.

Baden Pawell diceva sempre che, se fosse potuto tornare indietro per poter scegliere una tra le figure dello scautismo da lui inventate, sicuro avrebbe scelto di fare il Capo squadriglia… tanta responsabilità, ma mai quanta la soddisfazione di veder crescere grazie al tuo contributo un ragazzo a te affidato!

Posted in 4/2016, Regionando