L’esploratore, uomo di frontiera…

“La vita di un uomo di frontiera è una magnifica vita, ma non può essere intrapresa di punto in bianco da chiunque abbia a un certo momento desiderio di farla; essa richiede una certa preparazione. Quelli che meglio vi sono riusciti sono coloro che da ragazzi hanno praticato lo Scautismo.”

Sentir parlare di uomini di frontiera, di questi tempi, sembra quasi strano, perché molte frontiere sono abbattute (anche se qualcuno vorrebbe innalzarne di nuove) e praticamente tutte le zone del monto sono conosciute (e se desideriamo vederle con i nostri occhi basta una qualche app del nostro telefonino, e in pochi secondi possiamo esplorare quasi ogni angolo della Terra).

Ma, nonostante tutto questo, mi affascina ancora sentir parlare B.P. di uomini di frontiera… e mi immagino i nostri esploratori che si stanno preparando a diventarlo, sì… in fondo desiderano essere, un domani, dei veri uomini di frontiera!

Ma cos’è la frontiera, nel 2017?

Frontiera, da definizione di vocabolario, è “linea di confine di uno stato”, ma, matematicamente, è anche così definita: “punto di frontiera, di un insieme, quello che appartiene alla chiusura dell’insieme ma non ne è punto interno”.

La frontiera quindi è una linea che racchiude, ma non è punto interno, perché è rivolta verso l’esterno, è il limite…; il limite pronto a essere superato, proprio come, in fondo, lo intendeva B.P.; ecco perché dice che la vita dell’uomo di frontiera è magnifica, ma non può essere intrapresa di punto in bianco da chiunque abbia a un certo momento desiderio di farla. Per la vita di frontiera, per andare oltre, oltre il limite, oltre i propri limiti, serve essere preparati.

Superare i limiti non significa andare al di fuori delle regole, o cercare lo “sballo”, come qualcuno magari potrebbe pensare; intendo invece dire che ogni esploratore deve conoscere i propri limiti personali, e deve saper andare oltre, deve saper osare, deve saper guardare al di fuori dei propri confini, non si deve fermare sulla linea, e guardarsi indietro, deve essere capace di guardare avanti, sempre avanti, col sorriso sulle labbra… ma deve prepararsi a farlo!

Oltre il confine, oltre il conosciuto, oltre la nostra consueta quotidianità, esiste un mondo che non conosciamo bene, ma che possiamo affrontare bene solo se ci siamo preparati; sì, solo se siamo preparati alla vita!

Capo, ricordalo: il tuo compito è preparare questi esploratori alla vita, ad essere uomini di frontiera, ad essere uomini preparati che sapranno varcare le frontiere della vita.

Compito di noi Capi, è di accompagnarli per un piccolo periodo della loro lunga vita, ma è una bella sfida la nostra, una bella responsabilità, perché siamo loro accanto proprio mentre scoprono le prime frontiere: quelle della scuola, della famiglia, del gruppo di amici, di qualche tenera amicizia…; e proprio per quelle frontiere dobbiamo prepararli al meglio!

Qual è l’errore più facile da fare come educatore? Sostituirsi a loro, proteggerli, non far vedere loro le frontiere, abbassare il loro sguardo ad ambienti piccoli e sicuri… invece di sostenerli nell’osare di più, di più di quello che abbiamo fatto noi, di più di quello che sapremmo fare noi.

Ma come fare tutto questo? Dai, ormai lo hai capito, e poi ce lo ha detto anche B.P.: “quelli che meglio vi sono riusciti sono coloro che da ragazzi hanno praticato lo Scautismo”, ma lo scoutismo vero, quello del Sistema delle Squadriglie, quello dove il protagonista è l’esploratore, la vita di Squadriglia, lo Spirito di Squadriglia… quello in cui le piccole difficoltà diventano palestra di vita, difficoltà che ai nostri scout non fanno paura, perché, comunque, sanno che saremo sempre al loro fianco; certo, non davanti a loro… e nemmeno indietro, ma di fianco… con discrezione, rispetto, e tanto amore verso di loro, per farne dei veri uomini di frontiera!

Buona Strada!

Fabio – commissario nazionale esploratori

FRASI PER IL BOX

Sentir parlare di uomini di frontiera, di questi tempi, sembra quasi strano, perché molte frontiere sono abbattute … e praticamente tutte le zone del monto sono conosciute …

La frontiera quindi è una linea che racchiude, ma non è punto interno, perché è rivolta verso l’esterno, è il limite… il limite pronto ad essere superato…

è bello saper guardare oltre, ma oltre il confine, oltre il conosciuto, oltre la nostra consueta quotidianità, esiste un mondo che non conosciamo bene, ma che possiamo affrontare bene solo se ci siamo preparat;, sì, solo se siamo preparati alla vita!

Posted in 2/2017, Giocare il Gioco