Laborioso ed economo

Da una parte la crisi economica … dall’altra il richiamo dell’Europa a limitare gli sprechi…
Come dire: la crisi economica e quella ambientale vanno a braccetto.

Laborioso è una persona che prima di tutto ha delle idee che possono migliorare il mondo

Economo … perché sa dare valore alle cose

Lo scout “è laborioso ed economo”. Certo, oggi a sentir queste due parole viene spontaneo ricondurle alla crisi economica che sta interessando ognuno di noi. Quel “laborioso ed economo” suonerebbe come uno stato di necessità di cui non si può far a meno. Al contrario, queste sono due parole che possono essere viste come una buona notizia ed una vera e propria opportunità per vivere a pieno la vita, non solo in un periodo come questo. Ad esempio: rileggendo più volte questo punto della Legge Scout, mi è venuto spontaneo associarlo all’iniziativa “2013: un anno contro lo spreco” promossa dal Parlamento Europeo e dal “Last Minute Market”, lo spin off dell’Università di Bologna-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari che è divenuto un’eccellenza internazionale nel recupero delle eccedenze alimentari dei supermercati e nella loro ridistribuzione a chi ne ha bisogno.
Oppure, per fare un altro esempio, pensiamo alle parole di Papa Francesco, che nella sua prima Messa pontificale ha parlato di “custodire la bellezza del creato e prendersi cura gli uni degli altri”. Oggi siamo di fronte ad una situazione paradossale. Da una parte la crisi economica, che mette in ginocchio non solo il nostro paese, e costringe le famiglie ad arrancare per arrivare a fine mese. Dall’altra, il richiamo dell’Europa e di molti istituti di ricerca a livello internazionale, a limitare gli sprechi di risorse naturali, in primis nell’ambito produttivo e industriale, ma anche nella vita di ogni giorno. Come dire: la crisi economica e quella ambientale vanno a braccetto.
Il 2014 sarà dedicato alla lotta allo spreco alimentare. Secondo uno studio dell’istituto britannico Mechanical Engineers, metà dei generi alimentari prodotti nel mondo (pari a due miliardi di tonnellate) viene gettato via. Sotto inchiesta sono il mondo della grande distribuzione, mense scolastiche e di grandi aziende, ristoranti e fast food, ma anche il consumo domestico! Pari passo un’altra emergenza è quella dell’acqua. Quella potabile scarseggia, ed è pari solo a circa l’1% del volume idrico mondiale. Se noi ne abbiamo in abbondanza e arriva direttamente a casa nostra (anche se magari preferiamo quella in bottiglia), in  altri parti del globo si sta ancora lottando per dare da bere a più di un miliardo di persone che non ha accesso all’acqua potabile. Si può estendere il ragionamento all’uso dell’energia per i nostri edifici e per i trasporti (che significa consumo indiretto, ma massiccio, di risorse naturali) e all’attenzione da dare alla pratica della raccolta differenziata, che vuol dire recuperare risorse preziose (ad esempio dal riciclaggio di lattina di alluminio risparmiamo il 90% di energia per fabbricarne un’altra nuova). Lo spreco delle risorse naturali si manifesta quindi in più dimensioni, pesando, e come, sul Pianeta e sulle nostre tasche anche perché, come è evidente,crisi economica e ambientale sono solo capo e coda dello stesso problema. Papa Francesco sembra abbia parlato direttamente a noi scout quando ci ha invitato a “vivere come san Francesco d’Assisi: è avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo”. Ci ha richiamato alla “vocazione del custodire” ricordando che quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce. E allora: che significato assume “lo scout è laborioso ed economo”? Laborioso, come una persona che prima di tutto ha delle idee che possono migliorare il mondo, e si spende, anche a fatica, per realizzarle. Laborioso, perché con l’inventiva lo scout può costruire da sé gli oggetti di cui ha bisogno, evitando lo spreco di risorse, ma sa anche pianificare le proprie azioni come le attività scout (e quelle della vita quotidiana) riducendo gli sprechi (penso ad esempio alla gestione dei rifiuti e lo spreco del cibo che purtroppo in molti casi è ancora presente). Economo, perché sa dare valore alle cose, non solo in senso strettamente economico, ma anche in un’ottica di “economia globale” dove le risorse naturali vanno considerate Beni Comuni, creati per soddisfare le esigenze di tutti. E se noi siamo i più fortunati a vivere tra quelli che hanno di più, a maggior ragione siamo chiamati a “prenderci cura” di problematiche che in apparenza possono sembrare troppo lontane dai problemi di ogni giorno. Ma cosa potremmo fare concretamente?
Ecco qualche idea:
• ragioniamo con i Rover su cosa significa spreco, e in quali contesti si manifesta;
• cerchiamo di capire quali possono essere la cause e in particolare quali sono le principali leve del nostro stile di consumo (pubblicità, TV, web etc);
• sviluppiamo il tema delle risorse naturali come “Beni Comuni”, e come questi dovrebbero essere gestiti;
• approfondiamo il tema, attraverso testimonianze di chi se ne occupa direttamente: associazioni di consumatori, progetti come Last Minute Market, istituzioni, enti di ricerca e altro ancora;
• individuiamo azioni da realizzare concretamente nella nostra “impresa”: fare un bilancio degli sprechi nelle varie attività di gruppo e di clan; limitare gli sprechi in uscita (rifiuti,trasporti, cibo); dove possibile partecipare ad attività di recupero cibo in avanzo; organizzare delle serate informative rivolte al gruppo, alla parrocchia e al contesto cittadino, e tanto altro ancora;
• seguiamo questo Papa: chiamandosi Francesco, su questi temi ci tornerà più di una volta.
Per concludere, l’invito è che lavoriamo prima di tutto su di noi stessi, sulla nostra informazione e sulla nostra consapevolezza di questi temi e di queste problematiche. Allora saremo pronti a discuterne ed a lavorarci con i nostri Rover. Utilizziamo questo punto della Legge, per far maturare un’idea nuova, quella che combatte il “me ne frego”, l’egoismo e di conseguenza lo spreco. Puntiamo sul perché, sulle motivazioni che devono spingerci a impegnarci nel quotidiano, come fare la raccolta differenziata, risparmiare l’acqua o spegnere la luce quando non serve, tutti quei gesti che possono essere fatti durante la giornata, senza che nessuno ci veda. La tutela del bene comune diventerà così un esercizio quotidiano di “laboriosità ed economicità”, un’occasione unica di crescita per la comunità, dove la piccola azione che faccio, può portare in realtà beneficio anche agli altri ed è quindi, prima di tutto, un gesto d’amore e di servizio rivolto al prossimo. È così che si può davvero cambiare il mondo.

Paolo Fedrigo Pattuglia Nazionale Rover

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Posted in 2013, 3/2013, Giocare il Gioco