Il Bosco: una meraviglia da scoprire

Cristina Breda – Commissaria Nazionale Coccinelle

Il Dizionario della lingua italiana, alla voce simbolo, riporta tra i vari significati anche la seguente definizione:

Elemento concreto, oggetto, animale o persona, a cui si attribuisce la possibilità di evocare o significare un valore ulteriore, più ampio e astratto rispetto a quello che normalmente rappresenta“.

Il metodo della Branca Coccinelle utilizza svariati simboli proprio a tal scopo: attribuire a determinati elementi concreti un valore ed un significato per nulla casuali, ma educativi e formativi.

L’ambiente del Bosco, la Lanterna, la Grande Quercia, i sette punti neri, piuttosto che il Saluto e il Favore, sono stati pensati e scelti per coinvolgere le bambine, rendendole partecipi di un mondo che ha dei richiami alla realtà, ma allo stesso alla fantasia arricchita da un pizzico di magia, così da raggiungere il loro cuore ed educarle a valori ben individuati.

Uno dei simboli più importanti, in quanto struttura portante del metodo e della vita di una Coccinella in Cerchio, è l’ambiente Bosco. Spesso ai campi scuola viene chiesto perché le Coccinelle non seguano una storia fissa con personaggi e trama da ripetere nel tempo, ma preferiscano avere un unico ambiente di riferimento all’interno del quale vivere avventure e giochi.

La scelta di non avere una storia ma un ambiente viene dal desiderio di seguire la progressione delle bambine, di poter variare e adattare la proposta ai bisogni reali di chi si ha davanti utilizzando un contenitore, un luogo reale che permetta, però, anche di modificare, adattare e utilizzare la fantasia.

Il Bosco, infatti, è vero, vario e facilmente accessibile e mette in contatto la bambina con la natura.

Si presenta come ambiente affidabile, sicuro, che invoglia la bambina ad avvicinarsi alla natura e, attraverso di essa, al suo Creatore, ma allo stesso stimola la scoperta, la ricerca del perché delle cose, di risposte anche diverse dal proprio punto di vista.

I bambini di oggi sono sempre meno abituati a stare all’aperto e a prestare attenzione a quanto li circonda, più o meno visibile che sia. E’, quindi, indispensabile permettere loro di vivere l’ambiente bosco concretamente, facendo fare loro esperienza nel e del bosco, osservando, ascoltando, assaporando, toccando, sperimentando.

Solo in questo modo si darà loro la possibilità di vivere concretamente la vita all’aperto e, come diceva B.-P., in questo consisterà il nostro successo.

Il Bosco, inoltre, viene spesso associato dalle bambine all’ambiente delle storie e delle fiabe ed è, quindi, un luogo che fa pensare a qualcosa di affascinante e speciale. Il Bosco non è piano ed uniforme come il prato, ma con le sue variabili (cespugli, alberi, sentieri, frutti e fiori) aiuta a sviluppare lo spirito della scoperta, della ricerca, del mistero o della piccola difficoltà da superare.

E’ evidente che questo simbolo di per se’ racchiude infinite possibilità di applicazione ed è per tale motivo che diventa imprescindibile nel nostro metodo. Diventa fondamentale per una Capo conoscerlo e averlo vissuto, altrimenti, come tutte le cose, si rischia di non saperlo proporre e non riuscire a sfruttarlo come invece si potrebbe.

Una Capo Cerchio deve aver camminato in un bosco, deve sapere cosa significa scrutare tra i rami per individuare da dove viene il canto melodioso e saper cercare tra i cespugli e riconoscere i frutti che vi crescono; deve aver respirato il profumo del muschio o della corteccia per poter farlo scoprire e vivere alle Coccinelle come opera meravigliosa e unica del Signore.

Se tutto ciò non accade, diventa difficile attuare anche la rimanente parte del metodo e usare gli altri simboli che lo caratterizzano; molto probabilmente diventa preferibile avere una storia fissa da applicare oppure, al Volo Estivo, non si vede l’ora di cambiare ambientazione.

Il Bosco, invece, è un elemento costante di tutta la vita di Cerchio durante l’anno e al Volo estivo.

La storia che scegliamo per accompagnare il nostro Volo deve essere una storia ambientata nel bosco, nella sua natura meravigliosa.

Questo perché è la naturale prosecuzione di quanto vissuto durante l’anno, ma anche perché, se proponiamo il bosco come luogo ideale alle bambine, non possiamo poi sradicarle da lì solo perché a noi sembra poco affascinante o, peggio ancora, perché è più semplice seguire una storia già scritta!

Sarebbe come scegliere di cambiare il significato che attribuiamo alla Lanterna o a qualsiasi altro oggetto che costruiamo con loro: sarebbe una contraddizione dargli prima un certo valore e poi cambiarlo.

Di certo questo tipo di coerenza richiede impegno, preparazione e attenzione, ma in questo consiste la bellezza del metodo delle Coccinelle. Solo così facendo, infatti, si può trovare il collegamento con gli altri simboli: soprattutto si può trovare la via più adatta per rispondere alle esigenze di chi abbiamo di fronte, adattando, cambiando, aggiungendo o togliendo qualcosa perché ogni sentiero nel Bosco non è mai uguale ad un altro.

Posted in 4/2016, Giocare il Gioco