Si avvicina l’estate… ed è tempo di Volo Estivo
Nella definizione delle varie giornate andranno preferite attività che in sede non si riescono a fare:
La fantasia stimola anche la creatività di noi Capo e ci trasporta in quel mondo fantastico che cerchiamo di ricreare, facendoci sempre più apprezzare la
semplicità e l’autenticità delle piccole cose. Ci dobbiamo mettere in atteggiamento di accoglienza delle bambine e delle ragazze che ci vengono affidate…
Si avvicina l’estate, iniziano le vacanze ed è tempo di Volo Estivo: ecco, quindi, una ricetta per realizzarne uno ad opera d’arte. Ho pensato di paragonarla a una ricetta per una torta, di quelle fatte con il pan di spagna farcito e varie decorazioni, applicate con impegno e attenzione, per ottenere un risultato piacevole per i sensi. Il Volo Estivo si presta a questa similitudine perché richiede delle basi alle quali si aggiungono vari dettagli per un risultato unico, in grado di attivare con pienezza tutti i nostri sensi: gli occhi per fissare i dei sorrisi delle coccinelle, l’olfatto per cogliere i profumi del bosco, il gusto buono della soddisfazione di accompagnare le bambine nella loro crescita e il cuore… ricolmo di gioia.
Come per una torta, anche per il Volo Estivo il primo passo consiste nel procurarsi tutti gli ingredienti, scegliendoli con cura perché se sono buoni la possibilità di successo è quasi garantita. E quali sono, dunque, gli ingredienti di un Volo Estivo?
- 1 pan di spagna di preparazione e organizzazione,
- 200 gr. di fantasia, 100 gr. di pazienza,
- 100 gr. di dolcezza, 1
- pizzico di pazzia e tanta, tanta gioia.
Una volta procurati gli ingredienti si procede a preparare la base: servono, dunque, organizzazione e adeguata preparazione. Si comincia all’inizio dell’anno, quando si stabilisce il programma dell’anno e si prevedono gli obiettivi di lunga durata, quelli che rappresentano la naturale prosecuzione del percorso ch e si
vuole svolgere e che, alla fine dell’anno, vengono corretti e adeguati in base a quanto è stato effettivamente realizzato. Con degli obiettivi chiari e definiti si procede alla scelta di una casa: sicura, adeguata alle esigenze e al numero di bambine, con almeno un bel prato e la possibilità di poter vedere e vivere il bosco.
Se obiettivi generali (spirituali e formativi) e il luogo prescelto sono gli ingredienti del nostro “pan di spagna”, si procede ad amalgamarli e a stendere il programma in dettaglio dei giorni di volo (almeno 5 e non più di 8): è un passaggio delicato che va fatto insieme allo staff e all’assistente di cerchio, proprio per individuare un tema e un motto che siano adatti al proprio cerchio e non siano presi dal programma di qualche altro cerchio o ripescati nella memoria del computer di qualche capo. Non che ci sia nulla di male nel sfruttare l’esperienza altrui, l’importante, però, è che la scelta sia motivata e compiuta sempre in ragione delle proprie bambine.
Attenzione: la traccia spirituale non è secondaria in questa fase ma ne è la colonna portante, il fondamento senza il quale tutto il resto non lievita. Data la delicatezza di questa preparazione, è importante coinvolgere le aiuto e l’assistente perché questo consente di confrontarsi, di formarsi vicendevolmente e di arrivare preparati a quanto si andrà a vivere. Nella definizione delle varie giornate andranno preferite attività che in sede non si riescono a fare: giochi all’aperto, uscite, particolari abilità manuali o attività natura (sfruttando il posto in cui si è), oltre a un momento riservato al Consiglio dell’arcobaleno.
La fase di preparazione, però, non coinvolge solo le capo ma anche le coccinelle e i genitori. Le prime, infatti, devono essere stimolate, durante le ultime attività dell’anno, a parteciparvi e a capire come viverlo adeguatamente. Nel caso, poi, in cui il Volo Estivo venga svolto dopo alcuni mesi dal termine delle attività, sarà utile mantenere un legame con le bambine: facendo preparare qualcosa o inviando un invito speciale, con qualche gioco o suggerimento per l’estate. I genitori devono essere informati fin dall’inizio dell’anno di questa attività e della data esatta; entro aprile, poi, verrà fatta un’apposita riunione durante la quale verranno date tutte le informazioni necessarie sia a voce che per iscritto, consegnando una circolare riassuntiva e le schede da compilare.
Questa prima fase è sicuramente impegnativa, ma come per la torta, una buona base garantisce un buon risultato!
…Una volta cotto il pan di spagna, non resta che farcirlo con gli altri ingredienti…
La fantasia aiuta a rendere accattivante il tema del Volo e a coinvolgere la bambine, ma permette anche di creare con materiale economico e semplice addobbi e cartelloni o attività di mani abili. La fantasia stimola anche la creatività di noi Capo e ci trasporta in quel mondo fantastico che cerchiamo di ricreare, facendoci sempre più apprezzare la semplicità e l’autenticità delle piccole cose . Serve, poi, un po’ di pazienza, per superare i piccoli ostacoli che si possono incontrare e i momenti di stanchezza, e un po’ di dolcezza, per riuscire a vivere il Volo Estivo come momento in cui ci mettiamo in atteggiamento di accoglienza delle bambine e delle ragazze che ci vengono affidate, quali persone uniche ed irrepetibili, figlie del Padre, come noi.
Infine, al tutto va unito un pizzico di pazzia (in senso positivo), per non farsi prendere dall’angoscia o dal timore che succeda qualcosa di negativo, e tanta, tanta gioia, che rende speciale la nostra ‘torta’: la gioia che viene dalle risate che si fanno al campo, da una corsa sul prato con le bambine, dai profumi del bosco e dal pregare insieme per rinnovare il proprio “Eccomi” a Gesù.
…Una volta decorata, la torta va servita ed assaggiata per capire se migliorarla o meno…
Per il Volo Estivo si tratta della verifica: una fase che inizia già durante il Volo Estivo ed è indispensabile fare una volta tornati a casa, perché da questa si riparte per un nuovo anno. Non rimane che provare la ricetta, ricordandosi che al Volo, come in cucina, servono ordine, pulizia e collaborazione…
Cristina Breda Commissaria Nazionale