Eurojamboree 2014

Pietro Antonucci e Maria Sanchez

Si sono da poco spente le luci su questo evento che per tre anni ha riempito le nostre speranze, le nostre paure ed anche i nostri sogni. È difficile e prematuro tracciare un bilancio, però è giusto condividere con tutta l’Associazione la grande opportunità educativa che questo momento ha rappresentato.

Il Campo è stato un vero campo Scout, in un bosco selvaggio e all’inizio ostile, 12.000 ragazzi si sono tirati su le maniche e trasportando tronchi, disboscando felci, hanno costruito la propria “casa”, il proprio angolo di squadriglia.È stato davvero impressionante vedere come in poco più di due giorni quel bosco sia diventato così amico. Sentieri che battuti tracciavano i percorsi di collegamento, angoli di squadriglia davvero belli, essenzialmente belli, costruiti con poco, ma con tanta perizia. Profumi nell’aria generati da tanti piccoli cuochi laboriosi e soprattutto tanti volti di ragazzi e ragazze sorridenti.

Abbiamo seguito questi due giorni davvero con grande entusiasmo, due giorni che sono bastati a far dimenticare tutte le paure, tutti gli sforzi.
I ragazzi come leggerete hanno giocato insieme, pregato insieme, cantato, cucinato… preso tanta tanta acqua insieme, creando quella che si può definire la magia di un campo, magia che per quanto conosciuta riesce sempre a stupirci, magia che costituisce davvero lo spirito della nostra proposta.
Ci sarà il tempo ed il modo per ragionare a mente fredda di tutto quello che meglio si poteva fare, per ora crediamo sia giusto dire solo una parola: Grazie.

Grazie al Buon Dio, e vi proponiamo di farlo tutti insieme nella prima domenica di attività di ciascun gruppo. Ringraziare con il cuore Nostro Signore per il grande dono che ci ha fatto.

Grazie alle famiglie di questi meravigliosi ragazzi e ragazze che ci hanno dato fiducia e forza e hanno accompagnato i loro figli verso questa avventura, senza spaventarsi nemmeno quando li hanno visti ritornare, stanchi e zuppi, infangati fino alle orecchie, ma felici.

Grazie a tutti i capi, alle scolte e ai Rover che alacremente hanno messo il loro tempo al servizio dei più piccoli.

Grazie a tutti gli esploratori e le guide che con il loro entusiasmo , con i loro sorrisi ,ci hanno dato davvero la forza.

Il giorno dell’inaugurazione tante foto per tanti sorrisi, passando tra le guide, si vedevano volti raggianti, nonostante il caldo e la cerimonia un po’ lunga, si percepiva il loro entusiasmo e la loro voglia di correre a giocare la bella avventura. Anche la guida che vedete nella foto è stata ascoltata.

Il primo giorno un giovane esploratore era intento a fabbricare l’argilla per costruire la cucina, e felice creava fango, bagnando una buca con l’acqua. Abbiamo provato ad aiutarlo con l’acqua ma lui sorridente ci ha detto: «non vi preoccupate, ce la faccio, certo sarebbe meglio piovesse un po’».

Anche lui è stato ascoltato!

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Posted in 4/2014, Editoriale