Dagli Incontri Regionali Capi ai Carrefours I quattro ambiti di discussione

Di seguito riportiamo una sintesi delle riflessioni emerse negli Incontri Regionali Capi sugli ambiti di discussione. Questi punti sono stati utilizzati per i lavori nei carrefour.

1. FAMIGLIA
Temi emersi

  • Genitori assenti
  • Immaturità genitoriale
  • Mancanza di uno dei due genitori e mancanza di coerenza nei valori proposti
  • Famiglie allargate
  • Ruolo di Internet come baby sitter dei figli
  • Sempre maggiore annacquamento dell’educazione alla fede da parte delle famiglie
  • Cambia il concetto di famiglia
  • Vita di coppia e scelte personali e morali

Lettura della realtà ed esigenze nella formazione dei Capi
Crisi della vita di coppia e del matrimonio. Necessità di educare alla famiglia malgrado, o forse proprio a causa di queste situazioni.

  • È possibile educare la famiglia attraverso i ragazzi? Come?
  • Come educare i Capi a ciò?
  • Quale la testimonianza che il gruppo può dare come Comunità/famiglia?
  • Come educare attraverso la continuità del metodo in gruppo sul senso della famiglia?
  • Come educare alla vita di coppia i giovani? Non è solo compito del singolo Capo unità, ma del gruppo.
  • Quale cammino di crescita proporre ai Capi? Come affrontare queste tematiche anche a livello personale?

I genitori ricorrono al Capo unità come tramite nella relazione con i figli

  • Attenzione però a non confondere i ruoli…
  • Il Capo unità è in grado di fare da tramite fra genitore e figlio? Come educarlo a questo ruolo?
  • Il Capo (e quindi il gruppo) deve farsi carico anche di “educare la famiglia”? Come?
  • L’educazione religiosa sempre più annacquata delle famiglie
  • È chiesta maggiore coerenze ed educazione alle unità scout? Al Capo viene chiesto di essere sempre più testimone, ma la sua proposta cozza contro quella dei genitori. Come porsi?
  • Quali le modalità di coinvolgimento delle famiglie nei momenti forti del percorso scout? È compito del Capo unità o di tutto il gruppo?

Necessità di tornare ad una proposta coerente fra le varie agenzie educative

  • Come dialogare con la famiglia? Gestione dei tempi… e ruolo dei vari mezzi di comunicazione
  • Come riuscire ad instaurare un dialogo fra varie agenzie educative? A chi spetta questo compito?

Educare i ragazzi a scelte morali sulla vita di coppia

  • Come creare un cammino in gruppo dalla prima alla terza branca?
  • Quale stile tenere nell’educare queste scelte?
  • Quali le nuove attenzioni che l’Associazione ad ampio respiro deve avere?

Difficoltà di vario genere nelle famiglie

  • Come esprimere in distretto e/o in Gruppo la vicinanza con famiglie in difficoltà

 

 

2. MISSIONARIETÀ
Temi emersi
Frontiera

  • Identità ed alterità
  • Linguaggi e relazioni
  • Relazioni deboli non sempre capaci di accoglienza
  • Le povertà: maggiori attenzioni alle povertà economiche.
  • Poca attenzione alle povertà spirituali
  • Esplorazione, apertura e avventura Missionarietà
  • Atteggiamenti di ricerca e di cammino
  • Accoglienza e attenzione alle nuove richieste
  • Cittadinanza attiva
  • Multiculturalità

Lettura della realtà ed esigenze nella formazione dei Capi
Necessità di riscoprire la propria identità, ma anche di apertura ad una fraternità mondiale

  • Problema della nuova evangelizzazione, sia nei confronti di un ateismo sempre più dilagante, sia nei confronti di altre proposte di fede. Come relazionarsi con le nuove religioni sempre più presenti? Necessità di una profonda riflessione associativa ad ampio raggio (accogliere o no ragazzi di altre religioni? Che cammino proporre? Come costruirlo?)
  • Ricerca di possibilità concrete di avvicinamento
  • Educare i ragazzi ad una nuova apertura al mondo (Valorizzazione nei gruppi della Pattuglia Europa. Come ?)
  • Civismo e intereducazione vissuti in un’apertura all’altro in senso ampio? Nascono nuovi modelli di “relazioni amorevoli”
  • Come crearle in gruppo e come educare i Capi a queste nuove relazioni?
  • Come scoprire nuovi stili comunicativi anche all’interno del gruppo, con le famiglie, la parrocchia, l’ambiente sociale

Si apre lo sguardo su nuove povertà e “diversità” che ci interpellano

  • Possiamo chiudere occhi e orecchi a tali richieste?
  • possibilità di nuovi “spazi” di servizio e di accoglienza: come gestirli?
  • Che relazione avere con altre strutture di accoglienza (scuola, caritas, parrocchie…)

3. LAVORO
temi emersi

  • Relazioni fra persone (colleghi e/o famiglia)
  • Flessibilità e precarietà
  • Giustizia nell’ambito lavorativo
  • Gestione del tempo
  • Educazione al lavoro
  • Responsabilità e coerenza

Lettura della realtà ed esigenze nella formazione dei Capi
Sono sempre più presenti nuove “fatiche” in ambito lavorativo

  • Come educare i Capi ad un nuovo rapporto con il lavoro?
  • Come essere di guida in gruppo per Capi, e ragazzi nella ricerca del posto di lavoro? È pensabile creare opportunità di lavoro attraverso il gruppo o il distretto?

Lavoro come “assoluto”: Tutto il tempo dato al lavoro, eccessivo attaccamento al lavoro e scarsa attenzione alle vere “passioni”

  • Come può il gruppo educare ad una scelta vocazionale mirata ad un futuro rispondente ai propri talenti? È possibile aiutare i ragazzi a mettere a frutto le competenze acquisite in ambito scout?
  • Il metodo scout (percorsi, specialità) può ancora educare a ciò? È necessario ripensare e riattualizzare alcune scelte di B.-P.?
  • Come educare ai valori che dovrebbero essere alla base di una relazione di lavoro: passione, responsabilità, collaborazione, vocazione, creatività, valore del tempo, progettualità e sobrietà? Relazioni lavorative spesso basate solo sulla competitività e sulla mancanza di rispetto
  • Lo Scautismo può educare a scelte diverse?
  • Come educare ad una coerenza fra vita scout e quotidianità, anche nelle relazioni fra persone? Sempre più nel lavoro i giovani cercano il “tutto e subito”
  • Lo Scautismo può insegnare loro ancora ad affrontare senza paura le fatiche, gli insuccessi e a non demordere? Come il gruppo può costruire percorsi educativi volti a ciò?

4. EDUCAZIONE
temi emersi

  • Disorientamento i fronte ad una crisi di valori, manca l’idea di un sentire comune e del senso di rispetto diffusa superficialità
  • Nichilismo imperante ed eccesso di valore all’aspetto economico
  • Crisi del concetto di famiglia e scarsità di famiglie capaci di educare
  • Eccesso di informazioni ma crisi nel discernimento di ciò che davvero “vale”
  • Molte agenzie educative che propongono valori diversi

Lettura della realtà ed esigenze nella formazione dei Capi
Il concetto del tutto e subito, il valore del successo e dell’aspetto fisico, la perdita del senso della fatica portano i ragazzi a non accettare di non riuscire

  • Come lo Scautismo può aiutare i giovani a riscoprire il senso del limite?

Necessità di punti chiari di riferimento anche a livello valoriale

  • I Capi devono essere sempre più capaci di testimoniare valori chiari. Ma i Capi sono i ragazzi che escono dalle nostre unità! Come proporre una formazione più pregnante nelle branche e come continuare una formazione significativa nelle direzioni di gruppo?
  • Come creare “rete” fra le agenzie educative almeno in campo ecclesiale?
  • Come riuscire uniformare le proposte educative con la famiglia e come valorizzare le famiglie che “sentono” come noi?

Necessità di riscoprire e riproporre in modo pregnante priorità nell’educazione:

  • Come lo Scautismo può riproporre nei gruppi l’educazione a:
    • Progettualità e speranza
    • Valore della persona e della sua identità, ma anche accettazione del limite
    • Responsabilità
    • Corretto uso dei nuovi linguaggi e delle nuove tecnologie
    • Fiducia in se stessi
    • Rispetto
    • Uso del tempo
  • Come i Capi possono essere formati ad educare a tutto ciò? A chi spetta tale tipo di formazione?
Tagged with: , ,
Posted in 3/2012, Approfondimenti, Assemblea-2012