Non chi comincia ma quel che persevera…

Sono ancora vivi e forti i ricordi dell’assemblea in tutti noi, per chi c’era e anche per chi non ha potuto esserci. Siamo alle porte di un nuovo anno Scout, e ci sembrava giusto rilanciare insieme la riflessione che ci ha guidato in questo ultimo anno.

Il lavoro svolto dai gruppi sulle 4 tematiche (Famiglia, Lavoro, Missionarietà ed Educazione) e stato notevole, e dopo la riflessione assembleare e corretto ritornare a voi Capo e Capi di tutti i gruppi con il materiale raccolto, proprio per rilanciare con forza questi tre anni che ci aspettano.

La Chiesa Italiana ha definito il decennio 2010-2020 il decennio dell’educazione: dieci anni per riflettere ed interiorizzare il valore umano e sociale dell’educazione. Don Niccolò Anselmi, responsabile nazionale della Pastorale Giovanile, nel salutare al termine del suo mandato rilancia proprio questi temi in una proposta con 4 schede, rimettendo al centro i luoghi dell’educazione, la famiglia in primis e tutte le altre agenzie educative, con i consigli pastorali e gli organismi di partecipazione, gli operatori dell’educazione, insegnanti, educatori e formatori, la vita e la vocazione dei giovani, il motore interiore dell’Eucarestia. La cosa che colpisce e anche il titolo di queste schede, indicate come spunti per l’avvio della riflessione.

Ci sentiamo molto vicini a questa sensibilità e le nostre tematiche traguardano proprio l’obiettivo di rileggere con spirito costruttivo la nostra azione educativa. Dobbiamo continuare a riflettere su questi temi, avendo la capacita di fare rete, di mutuare esperienze e buone pratiche tra Gruppi, tra Distretti, tra Regioni: in una parola creare su questi temi una forte connessione associativa. Non ci sembra infatti opportuno fermarci ed aspettare che la prossima assemblea ci sproni in tal senso.

E’ importante in questo momento proprio mettersi in ascolto e osservare il mondo intorno a noi. B.-P. sviluppò l’idea Scout proprio da una attenta analisi delle condizioni sociali, culturali ed economiche dell’Inghilterra, osservò i ragazzi e cercò di comprenderne i bisogni dichiarati e latenti. Sono le molle primordiali che ci hanno spinto in questo anno a promuovere questa riflessione, senza mai lasciare la nostra specificità educativa, anzi facendone ora il nostro primario obiettivo, come risposta concreta alle esigenze e sfide educative, riscoprendola, dando maggiore spinta e migliore cultura metodologica.

Consapevoli anche, citando sempre don Niccolò, “che ciò che rende eternamente nuova l’opera evangelizzatrice della Chiesa e l’azione dello Spirito Santo; è necessario oggi mettersi in ascolto della volontà di Dio, fare ad ogni livello un discernimento comunitario per capire, guidati dai nostri pastori, quali strade pastorali percorrere”.

Utilizziamo questi tre anni, allora, proprio per incrementare la nostra cultura educativa con programmi di formazione che rispondano alle esigenze locali, ma sempre con una attenzione a queste tematiche quanto mai necessarie nel contesto sociale in cui operiamo.

Ciascuna Regione/Distretto/Gruppo avrà la possibilità di definire il percorso di avvicinamento, ma tutti ci ritroveremo ancora per tornare a rifare il nostro punto nave e definire la rotta.

Sulla nave scuola più bella, l’Amerigo Vespucci, vige da decenni un motto che da il titolo a questo articolo. Crediamo che questo ben esprima lo spirito che in questi tre anni vi invitiamo ad avere: perseverare e continuare nella ricerca e nella riflessione educativa, guidati dal nostro motto “Preparati a Servire”.

E l’augurio a tutti voi, a tutti noi, e di riuscirci davvero.

Buona strada

Maria Sachez e Pietro Antonucci   Commissari Generali

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Posted in 2012, 4/2012, Editoriale