Don Carlo Lauri. Un grande sacerdote, un grande uomo

77ø comleanno di don CarloRosanna Schimmenti

Il 26 gennaio 2016 il Gruppo scout Misilmeri I° “Stella polaris” e tutta la comunità parrocchiale della Chiesa Madre, hanno ricordato con una toccante celebrazione eucaristica don Carlo Lauri, fondatore del Gruppo ed Assistente scout, nel giorno in cui avrebbe compiuto il suo centesimo compleanno.

Una serie di “fortunate coincidenze” hanno permesso che celebrasse don Pino Vitrano, sacerdote salesiano misilmerese, in passato A.E. del Catania 1°, che attualmente svolge il suo servizio pastorale al servizio degli “ultimi” presso la missione “Speranza e carità” fondata da Biagio Conte a Palermo. Proprio don Carlo nel 1984 aveva concelebrato nella Chiesa Madre di Misilmeri durante l’ordinazione presbiteriale di Don Pino.

Altra “coincidenza”: don Pino era stato accanto a don Carlo per i festeggiamenti del suo 50° di Sacerdozio nel 1988, concelebrando insieme ad un altro grande sacerdote, don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, poco dopo il ritorno alla Casa del Padre di don Carlo (3 agosto 1993).

Don Puglisi era molto amico di don Carlo e veniva spesso a trovarlo. Ricordo che un giorno in sacrestia me lo presentò: di lui don Carlo, veneto di origine (nato nel 1916 a Trebaseleghe, Padova) diceva: “Mi aiuta a capire i siciliani!”.

Un grande uomo, un grande sacerdote: don Carlo è stato parroco e Arciprete della Chiesa Madre dal 1964 al 1991, lunghi e proficui anni durante i quali con entusiasmo, amore e genialità ha fatto nascere nell’ambito parrocchiale diverse importanti realtà giovanili: dalla squadra di calcio al complesso musicale, dai catechisti all’Associazione Regina Mundi, dal giornalino “Il ponte” alla stamperia “Aster” (con la quale stampava anche le riviste scout “Insieme“, “Nodo scout” ed altre innumerevoli pubblicazioni scout per tutte le attività del Gruppo e della Regione), dalla compagnia teatrale fino Gruppo Scout ed alla TSE, Emittente televisiva cattolica tutt’ora visibile a Palermo e provincia ed in streaming in tutto il mondo. Insomma, se fosse vissuto ancora Internet forse lo avrebbe inventato lui!

Don Carlo era stato ordinato sacerdote nel 1938 a Torino, missionario della Consolata in Africa e,dopo aver contratto la malaria, era stato mandato in Sicilia per motivi di salute e vi rimase per tutta la vita diventando, di fatto, più siciliano di noi!

Ci capiva, ci amava, ci prendeva in giro… Indimenticabili i suoi giochi di parole. Ci diceva: Voi siciliani siete proprio strani, quando arrivate dite ”mi ni staiu iennu” (me ne sto andando) e quando ve ne andate dite ”staiu vinennu” (sto venendo)!

Dall’allora Cardinale di Palermo Ernesto Ruffini ricevette nel 1956 l’incarico di occuparsi dello scoutismo e, in virtù di santa obbedienza, accettò.

Fu Assistente Ecclesiastico nel Palermo XXII ASCI e poi AGESCI; nel 1975 fondò il Misilmeri 1°, di cui è ricorso da poco il 40° Anniversario, ma subito decise di aderire alla FSE di cui era orgoglioso per le scelte pulite e chiaramente cattoliche da questa Associazione fatte e per la fedeltà al metodo Scout basato sullo spirito del fondatore.

Venne brevettato Capo della nostra Associazione il 23 gennaio 1978; fu Assistente Regionale degli Scout d’Europa della Sicilia, collaborando con diversi Commissari Regionali e si spese, instancabile, per la crescita spirituale dello scautismo nella nostra regione.

Per gli scouts ha avuto un amore ed una dedizione incommensurabili: definiva i suoi ragazzi il “fior che amai come si ama un tesoro“.

Don Carlo è stato educatore, esempio, testimone… credeva tantissimo nel metodo scout e diceva che un giorno avrebbe voluto scrivere il quinto Vangelo secondo B.-P.!

Sempre infatti sottolineava il profondo legame fra la scelta scout e la scelta cristiana.

Durante la celebrazione, a sorpresa, due belle testimonianze su don Carlo, la prima arrivava dal Madagascar scritta da un Sacerdote Missionario misilmerese, don Angelo Vitrano che ha voluto donarci un suo ricordo lungo e denso di belle parole che sintetizzo: “Il giorno della mia partenza per il Madagascar, il 12 ottobre 1986, alla celebrazione di invio don Carlo mi rivolse queste parole, che non ho mai più dimenticato…ricordo che giocando sul mio nome mi disse: carissimo Angelo tu vai ad annunciare il Vangelo, potrai portare con te tutti i libri che vuoi, tutto il sapere che vuoi, ma essi leggeranno solo una cosa: se tu sei buono, il tuo Dio sarà buono, se sei cattivo il tuo Dio sarà cattivo”.

Quanta verità in queste semplici parole: don Carlo aveva il dono della chiarezza, dell’immediatezza, era semplice con gli umili, sapiente con i dotti, saggio e caritatevole con i bisognosi, disponibile con tutti.

L’altro intervento, con cui concludo il mio racconto, proviene da un giovane, l’attuale Capo Clan al quale Francesco, il Capo Gruppo, ha chiesto di scrivere su don Carlo proprio perche il suo ricordo non fosse solo legato e rivolto a chi lo ha conosciuto nel passato ma anche ai ragazzi ed alle famiglie di oggi che, dopo più di vent’anni dalla sua morte ne sentono ancora parlare con affetto.

Nella lettera Enrico ha scritto, tra l’altro, rivolto a don Carlo: “non smettere mai di vegliare su di noi, sul nostro gruppo e su tutta la comunità misilmerese, perché i frutti del tuo grande lavoro li stai vedendo proprio adesso! Spero di riuscire a raccontare ai miei figli di te pur non avendoti mai conosciuto, perché se mi sento cosi tanto debitore nei tuoi confronti non posso non continuare a tramandare la vita di un uomo che ritengo fortemente responsabile di tutte le emozioni che in questi 22 anni di scoutismo ho avuto la fortuna di provare“.

Posted in 2/2016, Compagni di Viaggio