Highlights della Chiesa sul nostro servizio

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Nicoletta Orzes – Presidente Federale

 

Per la prossima riunione di Direzione di Gruppo: piccolo esame di coscienza per prepararci alla Pasqua, dall’omelia di S.E. Card. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, all’incontro di valutazione dell’EJ 2014, Roma 6 dicembre 2014

 

La Chiesa ci ringrazia per il nostro costante e fruttuoso impegno a favore della formazione umana e cristiana delle giovani generazioni, in tempi caratterizzati da una diffusa crisi educativa

  • “costante” e “fruttuoso” sono aggettivi impegnativi che richiamano la continuità del servizio e la continua verifica personale , all’interno delle Direzioni di Gruppo e delle pattuglie di unità del nostro accompagnare i ragazzi e le ragazze nella crescita
  • crescita e formazione… cristiana e umana: la meta del “buon cristiano e buon cittadino” è sempre davanti a noi come sintesi completa di chi ci è affidato/a fino alla partenza?
  • siamo coscienti della grande forza dello scoutismo come segno di speranza nel clima della crisi educativa del nostro tempo?

 

I ragazzi e le ragazze delle nostre unità sono un sismografo sensibile del mondo, una finestra attraverso la quale il futuro si fa presente

  • sono un capo che sta “alla finestra”?

O mi piace e mi impegno ad aprirla, spaziare lo sguardo su tutto quanto i miei ragazzi mi fanno vedere, respirare con loro i sogni e le mete più alte, guardare con loro…. ancora più lontano per far sì che amino la loro vita e il loro essere creature e non la disperdano?

  • “ask the boy” è il mio stile di capo, quando mi avvicino alla “finestra” dei miei ragazzi/e?

 

Trasmettere valori, punti di riferimento su cui  poter costruire la vita, è la vera sfida educativa

  • ho il coraggio di proporre alti traguardi, “il gusto delle cose ben fatte” e delle imprese che si raggiungono con l’entusiasmo, la preparazione e la fatica dell’impegno e della crescita?
  • i miei programmi educativi, le mie scelte per e con la mia unità e il mio modo di rapportarmi con i miei ragazzi prendono l’esempio dallo stile di “compassione” che Gesù aveva per i suoi?

 

“Guardare il futuro con speranza” 

(Papa Francesco: Discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo (25.11.2014)

 

  • la speranza tocca i cuori, muove le menti, si esplica nel fare qualcosa di concreto per gli altri, per la loro vita e per il futuro dell’uomo, che sia uno o molti
  • “buttare il cuore oltre l’ostacolo”: dell’esito deciderà il Signore, decideranno i nostri ragazzi con loro scelte, decideranno i nostri Gruppi che godranno anche in futuro di quanto seminiamo oggi con il nostro servizio
  • sono umile nel mio stile di servizio? Come vivo nelle mia vita il senso dell’essenzialità e della Provvidenza?
  • Papa Francesco ci esorta ad essere “custodi e non padroni della terra” per migliorarla e custodirla per il futuro, nel segno di Dio iscritto nella natura e in ogni uomo e a custodire noi stessi “con bontà e tenerezza” (Messaggio all’Expo delle Idee – 7.2.2015): è anche mio questo stile di “guardare il futuro con speranza”?

 

I ragazzi hanno bisogno di formatori animati da uno slancio e da un coraggio educativo nuovo.

Ma di quali educatori si tratta in concreto?

 

EDUCATORI… INQUIETI

Vale a dire essere un capo che:

  • non si accontenta del “dovuto”;
  • non si chiude;
  • guarda oltre;
  • cerca vie, modi e linguaggi sempre nuovi ed efficaci nella grande ricchezza del metodo scout;
  • comunica e vive con i ragazzi la bellezza del Vangelo

 

EDUCATORI…  CHE IRRADIANO SPERANZA E GIOIA

Vale a dire essere un capo che:

  • si fida dei ragazzi;
  • si fida della Provvidenza;
  • sa essere umile;
  • sa cogliere tutto il senso della gioia che danno le persone ed è per gli altri una fonte di gioia e felicità;
  • sa cogliere di ogni persona e situazione il “germe autentico” (anche se fosse solo il 5% !!!) da cui si può sempre ricominciare

 

EDUCATORI ………… TESTIMONI

Vale a dire essere un capo che:

  • coltiva in sé un’umanità matura e bella;
  • testimonia una Fede vissuta fino in fondo nelle scelte, anche di fronte alle difficoltà;
  • vive il servizio come una chiamata (vocazione) concreta e personale nella propria vita e per questa chiamata è disposto/a a una “permanente conversione del cuore”.

 

“L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri (….) o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni” (Beato Paolo VI).

Posted in 2/2015, 2015, Nelle sue mani