Parlando di Relazione

IMG_8054Lorenzo Cacciani – Commissario Nazionale Rover

Quante volte ci siamo sentiti in difficoltà in una relazione? Quante volte abbiamo pensato che un nostro atteggiamento o una nostra reazione non ci hanno aiutato nello spiegare ciò che intendevamo dire? Quante volte, in una discussione, abbiamo pensato solo a portare avanti il nostro punto di vista, quante volte abbiamo ascoltato l’altro, quante volte ci siamo chiesti se avevamo ragione?

Il tema portante dell’anno ha portato la Pattuglia Nazionale ad un confronto ed ha fatto nascere in tutti noi il desiderio di dare profondità a tutto questo, facendoci anche aiutare da un esperto, al fine di essere ancor più preparati nel nostro servizio (ed anche nella vita!).

A questo punto dipendeva da me trovare la persona giusta, uno che sa dove mettere le mani, quali corde toccare per stimolare la curiosità ma al tempo stesso non incrinare troppo la nostre certezze, uno che conosca il mondo scout, e perché no, una persona di fede.

Così ho pensato a Marco (il dott. Marco Ceppi) a cui avevo già spiegato il contesto (la Pattuglia Nazionale, che per l’occasione si riuniva in contemporanea con la pattuglia Scolte). Marco, oltre ad essere Psicologo, Psicoterapeuta, Logoterapeuta, consulente della Procura della Repubblica dei Minorenni di Ancona per le audizioni delle vittime di violenza ed altro ancora, è anche marito, padre, cristiano cattolico in cammino proprio come noi.

Tanti sono i concetti che insieme a Marco abbiamo ripreso, rimasticato, osservazioni che ci permettono di leggere meglio la ricchezza e anche talvolta la fragilità dei nostri ragazzi e perché no, anche nostra. Vi lascio solo alcuni stralci di quell’incontro, per farvi immaginare quanto ricco è stato quel momento per tutti noi. Marco si è augurato che alla fine dell’incontro, ognuno dei partecipanti, avesse nell’animo quella serena inquietudine idonea a poter smuovere la propria coscienza, per vivere in maniera responsabile la propria relazione con se stesso e gli altri. Credo proprio che ci sia riuscito.

Per capire come ci relazioniamo agli altri, o meglio con quale parte di noi lo facciamo, si può usare la metafora della cipolla e dei suoi strati: partendo dall’esterno e procedendo sino al cuore:

  • Clichè: il primo strato che noi condividiamo è quello esteriore. Il semplice ciao..

  • Fatti: presentazioni, io sono Tizio, Caio, sono nato a… ecc. Ma ancora non abbiamo detto nulla di noi stessi.

  • Opinioni: Un passo in avanti lo facciamo esprimendo “opinioni”, ovvero effettuando deduzioni, inferenze, valutazioni, rispetto a noi stessi e/o agli altri.

  • Credenze: ovvero idee che possiamo apprendere dagli altri, diventano quasi valori. Possiamo ancora parlare di credenze – come ad esempio “il vino rosso fa buon sangue”, senza comunque disvelare nulla di noi stessi.

  • Emozioni e Sentimenti: quando ci apriamo è quello in cui noi esprimiamo le nostre “emozioni” ed i nostri “sentimenti”. Non possiamo prescindere dall’aprirci per instaurare un’autentica relazione e, quindi, non possiamo esimerci dall’aiutare i nostri ragazzi a disvelare le loro emozioni ed i loro sentimenti, per creare relazioni autentiche.

Il centro è la nostra parte autentica e vera ed esprime realmente come siamo.

L’auto-distanziamento è la capacità di porci al di la di noi stessi, di auto-distanziarci dal nostro ego e di prendere una determinata posizione rispetto agli altri: questa capacità ci consente di “cambiare”. Se l’auto-distanziamento è il mezzo, l’auto-trascendenza è il fine dell’essere umano, ovvero la capacità di uscire da noi stessi per contribuire a cambiare in positivo la nostra vita e quella degli altri. L’amore è un atto di auto-trascendenza “(…) l’amore è quella relazione in cui l’“io” si realizza nel “tu” (…)” – V.E. Frankl.

Le emozioni sono reazioni di tipo fisiologico ad uno stimolo ambientale, e sono:

  • PAURA: è la reazione ad una minaccia, ad un pericolo esterno. In tal senso la paura ci salva. L’energia è in gola e nelle gambe.

  • RABBIA: è un’autodifesa che nasce in risposta ad un’infinita gamma di sentimenti (delusione, non considerazione, umiliazione). L’energia è nel collo, nelle braccia.

  • AMORE: E’ la base della relazione, l’amore come emozione è l’elemento indispensabile del vivere. L’energia è diffusa in tutto il corpo.

  • DOLORE: esistendo il negativo della vita, anche il dolore è un’emozione imprescindibile. Lo stomaco è quello che fa male..

  • PIACERE: è la reazione naturale al desiderio (sono coinvolti l’apparato sessuale e quello gustativo).

I sentimenti sono il moto soggettivo dell’animo (non anima) inteso come animus, comportamento. Uno studio recente ne ha individuati circa 180 nelle diverse culture del mondo.

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