L'alluvione di Genova

Andrea Macco e i Capi dei Gruppi FSE di Genova

Genova la superba: bandiera a mezz’asta
Genova vive giornate drammatiche. Ma è proprio nel dramma più profondo che spesso si sperimenta la solidarietà più autentica. Tantissimi i Capi e gli amici Scout che nelle giornate dell’alluvione (4-7 novembre 2011) ci hanno telefonato da tutta Italia per sapere come stavamo. Tranquillizziamo tutti: stiamo bene. Qualche famiglia ha avuto allagati gli scantinati o il negozio e la Parrocchia di Santa Zita, dove ha sede il Ge III FSE, è stata colpita da una frangia dell’alluvione. Le sedi Scout non hanno subito però alcun danno in quanto si trovano in alto, attorno alla cupola della Chiesa. Si sono allagati diversi locali parrocchiali, compresa la “sala giochi” e il teatrino che spesso anche noi Scout usiamo per le attività.

La situazione di Santa Zita
La Chiesa di Santa Zita, appartiene al quartiere della Foce (in quanto vi è la foce del torrente Bisagno), si trova in un’area che è sotti il livello del mare. Appena il Bisagno esonda tutta la zona della Focee si allaga, stazione Breegnole compresa come testimonia la foto (si notino il torrente Bisagno in piena in alto a sinistra – passa sotto la ferrovia e quindi allaga l’intera zona; appena oltre i grattacieli in alto a destra c’è la Parrocchia di Santa Zita).

La parola del parroco-assistente
Don Franco Pedemonte, li nostro Assistente e Parroco di Santa Zita spiega così l’accaduto: “Abbiamo avuto il piano terra allagato ma la Chiesa per fortuna è rialzata quel tanto che basta da evitare l’allagamento. In ogni caso noi stiamo tutti bene. Perché accadono queste cose? Per l’inesperienza passata e l’incapacità di prevedere nel presente… Chi dà la colpa a Dio dimentica l’intelligenza dell’uomo!”. E aggiunge a proposito della catena di solidarietà che Genova ha vissuto nei giorni immediatamente successivi all’alluvione: “I parrocchiani si sono dati subito da fare… anche i nostri ragazzi Scout. Appena li ho chiamati sono subito venuti con grande generosità, approfittando anche delle scuole chiuse. E poi devo testimoniare l’ottimo servizio dei Vigili Urbani e dei Vigili del Fuoco. Tutti si sono fatti in quattro. Anche il nostro Arcivescovo Angelo Bagnasco, che è passato personalmente a piedi in tutte le parrocchie colpite dall’alluvione. Da noi è passato sabato sera (5 novembre) mentre celebravamo la Messa. Così l’ho invitato sull’altare e ha detto due parole di incoraggiamento che ci hanno fatto molto piacere. Era dalla mattina che girava ad incontrare la gente e le famiglie più disagiate… questo è quello che fa un vero Pastore!”.

Il servizio degli Scout
Le attività Scout programmate per il weekend dell’alluvione sono state ovviamente sospese per motivi di sicurezza, ma nella giornata di lunedì 7 novembre i ragazzi delle Alte Squadriglie Guide ed Esploratori dei Riparti “San Francesco” e “Impeesa” del Genova 3 FSE con i relativi Capi Riparto e le loro Staff, insieme con la Pattuglia Novizi, il Capo Pattuglia Novizi e alcuni Rover del Clan “La Lanterna” si sono dati da fare per ripulire i locali alluvionati della Parrocchia.
Il Capo Gruppo del Genova 3 Valerio Gasparini ha invece prestato Servizio ininterrottamente in una delle sedi più centrali della Croce Rossa (Corso Gastaldi), dove per tre notti e quattro giorni sono stati coordinati i servizi di soccorso per l’alluvione.
Altri Capi hanno poi prestato servizio a titolo personale in diversi punti della città, aiutando a spalare il fango nelle strade e nelle piazze.

Un appello a chi legge
A Genova si respira ancora un clima surreale. Ma la bandiera della “Superba”, seppure a mezz’asta, ci ricorda che Genova ha un cuore grande. La bandiera di Genova è la bandiera di San Giorgio e per noi Scout ciò ha un significato ancora più profondo: quello di mai arrendersi per una buona causa come fece il nostro Santo protettore. Per questo ringraziamo di vivo cuore chi, a titolo personale o a nome del suo Gruppo o dell’intera Associazione, ha fatto sentire la sua vicinanza in questi giorni a tutti noi.
Infine un appello: in questi casi è facile farsi prendere dal panico, o il voler “agire” a tutti i costi. Ma spesso non si può fare molto e bisogna ricordarsi allora che prima di agitarsi c’è qualcosa di molto importante che si può sempre fare: affidarsi a Dio e ricordargli di stare vicino ai nostri amici. Fatelo, con l’intercessione della Madonna degli Scout. Per altre info e testimonianze potete visitare il blog di gruppo: http://fsegenova.wordpress.com/

Posted in 2011, 6/2011, Annualità